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Popolazione longeva, nuovi bisogni: Generali lancia polizza LTC

di TMNews martedì 27 giugno 2023
2' di lettura

Milano, 29 giu. (askanews) - Invecchiamento della popolazione, crisi sanitarie, aumento delle persone non autosufficienti. Tanti elementi che fanno cambiare lo scenario dei bisogni della popolazione e, di conseguenza, anche quello delle risposte che le assicurazioni possono dare.

"L'esperienza che tutti abbiamo vissuto della pandemia - ha detto ad askanews Arianna Nardi, responsabile Marketing di Generali Italia - ci restituisce una priorità per le persone decisamente cambiata: per l'82% degli italiani la priorità è la salute. Quindi anche il PNRR ha un elemento fondativo proprio sul tema dell'investimento sul servizio sanitario nazionale, più di 20 miliardi a disposizione, secondo tre direttrici che sono estremamente importanti. Il primo è la collaborazione tra pubblico e privato. Il secondo è certamente l'elemento del focus sulla territorialità, cioè portare servizi sul territorio e il terzo è il digitale. Ecco, Generali Italia vuole svolgere un ruolo da partner di vita nei momenti rilevanti delle persone, quindi sicuramente accompagnarli. nella verso la longevità e anche assicurando protezione alla loro autonomia. Ma c'è anche un ruolo sociale che possiamo svolgere con responsabilità proprio assicurando protezione agli italiani".

Il contesto è in evoluzione e i numeri fotografano la portata e la rilevanza economica del fenomeno: "Sono 4 milioni le persone non autosufficienti oggi in Italia - ha aggiunto la manager - e noi abbiamo 14 milioni di persone over 65. entro il 2045 diventeranno più o meno 20 milioni. La spesa nel 2021 per la non autosufficienza in Italia in generale è stata di 21 miliardi e lo Stato ha contribuito per il 7,2%".

Per provare a rispondere a questi bisogni, Generali Italia ha lanciato una polizza LTC (Long Term Care): "Scegli per una Lungavita", soluzione flessibile che si articola su due possibilità: la formula a premio annuo che copre l'intera vita del contraente e già dai tre anni di versamenti permette di ottenere una rendita ridotta e la formula a premio unico. Inoltre, è possibile integrare due garanzie: "Stop LTC", che prevede la possibilità di interrompere la copertura e richiedere la restituzione di parte dei premi versati e "Proteggo LTC", che garantisce un'assicurazione complementare temporanea caso morte (TCM) che, in caso di decesso dell'assicurato entro i termini contrattuali previsti, restituisce ai beneficiari i premi versati.

"La novità grande - ha concluso Arianna Nardi - è proprio la soluzione a premio unico. È ovvio che se abbiamo la possibilità e davanti l'età per avere un piano di versamenti, questo va bene, ma se ci troviamo di fronte a un cliente un po' avanti con l'età, allora ecco il premio unico, che permette di garantirsi una rendita nel caso di non autosufficienza. Con la soluzione a premio unico abbiamo aperto un nuovo mercato, perché persone che prima non potevano fare l'LTC adesso lo possono fare, l'età media è 63 anni, quindi interessante. E' anche interessante il fatto che sia un prodotto molto scelto dalle donne".

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Roma, delle donne lanciano la "fumata rosa" mentre inizia il Conclave

Roma, 7 mag. (askanews) - Mentre in Vaticano inizia il Conclave e si attende con trepidazione la fumata bianca che indicherà la scelta del nuovo Pontefice, un gruppo di donne si è riunito a Roma non lontano da San Pietro e ha lanciato una "fumata rosa" simbolica per chiedere un ruolo maggiore per le donne nella chiesa cattolica.

"Mentre il mondo aspetta la fumata bianca o nera, noi mandiamo fumo rosa come segno di speranza che la chiesa possa un giorno accogliere le donne in modo paritario. Il fumo può anche essere usato come un segnale di pericolo, e così usiamo anche questo... la chiesa è in crisi. L'ingiustizia delle donne, la loro esclusione dal ministero ordinato e dagli alti livelli decisionali rappresenta una crisi. Quindi il nostro fumo è anche un appello alla chiesa affinché cambi rapidamente e apra le porte alle donne" ha detto Kate McElwee, direttrice esecutiva della "Women's Ordination Conference".

E Miriam Duignan, direttrice esecutiva dell'Istituto Wijngaards per la ricerca cattolica ha aggiunto: "Stiamo dicendo ai cardinali: non potete continuare a ignorare il cinquanta per cento della popolazione cattolica. Non potete entrare in una stanza chiusa e discutere del futuro della chiesa senza la metà della Chiesa. Quindi il messaggio molto importante che stiamo inviando è che devono ascoltare le donne e includere le donne in modo più significativo, e chiunque eleggano deve essere abbastanza coraggioso da affrontare adeguatamente la questione dell'inclusione delle donne, perché finora non è stato fatto, nemmeno da parte di Papa Francesco".

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Nicoletta Romanoff: "Ci vuole coraggio a dire chi siamo veramente"

Roma, 7 mag. (askanews) - É un racconto intimo del suo percorso personale, tra cadute, momenti difficili ma anche gioie e conquiste. Nicoletta Romanoff si è messa a nudo nel suo libro, "Come il tralcio alla vite - La sfida di rimanere in cammino con Dio", uscito in libreria (con Rizzoli) con la prefazione di Erri De Luca.

L'attrice racconta il suo percorso di fede e parla del tragico suicidio del fratello Enzo Manfredi quando lei aveva solo 18 anni. "È stato difficile mettermi a nudo però penso che insomma a 45 anni con quattro figli ho potuto farlo, credo di avere la maturità e la consapevolezza per poter raccontare le cose in maniera autentica e ponderata. Credo che a volte sia anche giusto mettersi a nudo, perché ci dà la possibilità di raccontare veramente chi siamo. Noi attori, attrici, viviamo dietro i nostri personaggi, siamo sempre ammirati o meno a seconda del personaggio meraviglioso, incredibile, sexy o simpatico che interpretiamo, in fondo ci vuole anche coraggio per far sapere chi siamo veramente".

Parlando del suo rapporto con la fede e Dio, Nicoletta Romanoff, lanciata al cinema da Gabriele Muccino con "Ricordati di me", racconta che la fede è cresciuta dentro di lei nei momenti più importanti della sua vita, da quando era bambina. "Nel primo capitolo racconto di questa maestra della prima elementare che ci parlava di Dio come del suo migliore amico. e quindi io l'ho sempre percepito così, come una persona meravigliosa, una persona proprio con cui dialogare, con cui parlare e questa cosa mi ha sempre accompagnato però era qualcosa di distante, lo vedevo come un'entità molto distante e invece crescendo mi sono proprio avvicinata a lui per conoscerlo, per diventare sua amica, per dialogare con lui, per camminargli a fianco e questo mi ha accompagnato sempre ed è qualcosa che cresce ogni giorno, veramente io lo paragono ad un'amicizia".

Nel libro si parla dei figli, di gravidanze difficili, di lutti, di cinema, e si percepisce il piacere di scrivere. "Intanto ho scritto questo libro, sono sicura che scriverò altro, non so se pubblicherò altro, però di sicuro scriverò e ho già scritto tanto altro".

TMNews

Onu: a Gaza solo più distruzione e disumanizzazione

Copenaghen, 7 mag. (askanews) - A Gaza "quello che vediamo è solo più distruzione, più odio, più disumanizzazione. Spero solo che i responsabili si rendano conto che questo non è nell'interesse di nessuno", ha detto Volker Turk, alto commissario per i diritti umani dell'Onu in una intervista ad Afp, commentando la situazione nella Striscia di Gaza, colpita quotidianamente dai raid israeliani.

"Con quello che sta accadendo al momento, in questo momento geopolitico, è ancora più importante tornare ai principi, ai valori, alle norme, alle istituzioni, perché hanno servito bene l'umanità in 80 anni - ha aggiunto - E se li perdiamo, perdiamo molto di ciò che è stato effettivamente possibile in termini di progresso, progresso umano, sviluppo. Anche per quanto riguarda l'azione umanitaria e i diritti umani".

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L'Anp chiede fine della carestia a Gaza: "Il silenzio è complice"

Ramallah (Cisgiordania), 7 mag. (askanews) - Il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa ha esortato oggi il mondo a porre fine al "crimine umanitario deliberato" della "carestia" in corso a Gaza, dove la popolazione è dissanguata dopo oltre due mesi di blocco totale da parte di Israele.

"Questa carestia non è un disastro naturale, è un crimine umanitario deliberato, e il silenzio è complice", ha affermato in una conferenza stampa a Ramallah, invocando "la coscienza dell'umanità".

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