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A Tenerife gli incendi fanno ancora paura, 12 mila in fuga

di TMNews domenica 20 agosto 2023
1' di lettura

Tenerife, 20 ago. (askanews) - Da giorni i Vigili del Fuoco spagnolo combattono contro il devastante incendio a Tenerife, un'isola dell'arcipelago delle Canarie. Le condizioni meteo, di gran caldo e forte vento, hanno peggiorato la situazione costringendo migliaia di persone a fuggire dalle loro case, ci sono 12 mila persone in fuga. Nonostante tutto secondo le autorità locali la situazione è in leggero miglioramento, ma la lotta alle fiamme continua.

L'incendio, divampato martedì scorso in una zona montuosa nel nord-est dell'isola, si è rapidamente allargato diventando il più grande incendio nella storia dell'arcipelago. Finora la zona interessata dal rogo è su un'area di 70 chilometri di perimetro e ha bruciato 8.400 ettari, il 4% della superficie totale di Tenerife, coinvolgendo 11 villaggi.

Lunedì è prevista una visita del capo del governo Pedro Sanchez. Sanchez visiterà l'isola lunedì.

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Gaza, almeno 80 i morti nei raid aerei israeliani

Jabalia, 14 mag. (askanews) - È salito ad almeno 80 il numero dei morti nei raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza, iniziati all'alba secondo fonti palestinesi.

Nel nord della Striscia di Gaza i morti sono almeno 59, mentre secondo fonti sanitarie palestinesi fra le vittime vi sono almeno 22 bambini. Nel rais a Jabalia sono morte almeno 29 persone. Hamas, che ha accusato il governo israeliano di "voler accelerare una escalation dell'aggressione e del massacro dei civili", una tattica che tuttavia "non porterà alcuna forma di vittoria". Da quando Israele ha ripreso i bombardamenti il 18 marzo, 2.799 persone sono state uccise nella Striscia di Gaza, mentre oltre 7.800 sono rimaste ferite, secondo le statistiche del ministero della Salute di Gaza. I morti dall'inizio del conflitto, nell'ottobre 2023, sono almeno 52.928 e i feriti 119.846.

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Trump in Qatar, accolto dall'emiro a Doha nel Palazzo reale

Doha, 14 mag. (askanews) - Dopo la visita a Riad, il presidente americano Donald Trump è arrivato in Qatar, seconda tappa del suo viaggio nella regione.

A Doha è stato accolto dall'emiro del Qatar, lo sceicco Tamim ben Hamad Al-Thani, con una cerimonia solenne a Palazzo reale.

Sul prato, uomini in abiti tradizionali arabi lo hanno scortato a cavallo e su cammelli fino al luogo dell'incontro. L'emiro Al Thani lo ha definito "un uomo di pace" e ha auspicato che "questa volta si possa fare la cosa giusta e portare la pace" nella regione.

La visita del presidente Usa avviene mentre infuria la polemica sul presunto dono di un jet da 400 milioni di dollari da parte del Qatar.

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Difesa Ue, Mattarella: in ritardo, piano Commissione primo fondamentale passo

Coimbra, 14 mag. (askanews) - "Oggi siamo in ritardo, in rincorsa rispetto agli eventi e dobbiamo, di conseguenza, avvertirne l'urgenza. Le iniziative avviate in materia dalla Commissione europea sono un primo fondamentale passo e testimoniano piena consapevolezza della posta in gioco. Sono anche una dimostrazione di concretezza, volendo porre a fattor comune strumenti e vantaggi di scala propri di un ordinamento sovranazionale che già in passato ha dimostrato capacità di adattamento a diversi shock esogeni". Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, concludendo il XVIII simposio Cotec a Coimbra.

La Difesa comune europea è uno dei temi la cui "attualità ed urgenza ben esemplifica le conseguenze dell'inazione e delle ingiustificate ritrosie a procedere lungo il cammino dell'integrazione. Gli Stati membri ne discutono da oltre settant'anni. Da quando a Parigi, nel maggio 1952 fu firmato il Trattato che istituiva la Comunità Europea di Difesa. Questa veniva rilanciata, in forme diverse e meno ambiziose, tra il '98 e il 2000. Non è difficile immaginare - osserva il capo dello Stato - quale sarebbe oggi la condizione dell'Unione, di fronte al mutato contesto geopolitico, se avessimo scelto a suo tempo di compiere quel salto di qualità politico nel processo di integrazione".

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Mattarella: da Cotec appello all'azione Ue, stare fermi non è opzione

Coimbra, 14 mag. (askanews) - "Il nostro Simposio ha il merito di lanciare 'Un appello all'azione' di grande attualità: è infatti urgente, direi prioritario, che l'Europa agisca, perché stare fermi non è più un'opzione". Lo ha ribadito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, prendendo la parola al vertice Cotec Europa in corso a Coimbra che si intitola appunto "A Call to Action".

Mattarella ha citato la romanza "Nessun dorma" dalla Turandot di Puccini, ascoltata al vertice, affermando che "potrebbe applicarsi alla nostra Unione".

"I rischi dell'immobilismo sono ben identificati nel Rapporto Draghi come in quello Letta, sul futuro del mercato interno: le ipotetiche conseguenze per l'Europa, ad esempio in termini di arretramento nelle condizioni materiali di benessere diffuso o di un allontanamento irreversibile dalla frontiera tecnologica, ne accrescerebbero anche le vulnerabilità sui piani strategico e geopolitico, riducendone la capacità di contrastare le attuali perturbazioni dell'ordine internazionale. Scongiurare tali rischi è fondamentale - avverte il capo dello Stato -. A questo fine occorre mettere in campo misure efficaci e allo stesso tempo ambiziose".

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