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Naufragio a Lampedusa, muore bimba di due anni

di TMNews martedì 21 novembre 2023
1' di lettura

Milano, 21 nov. (askanews) - La Guardia Costiera ha diffuso le immagini di due operazioni di salvataggio nella notte per salvare i migranti naufraghi su un avamposto roccioso al largo di Lampedusa, prima di scortare un'altra imbarcazione con a bordo 576 migranti, anch'essa in difficoltà lunedì notte nell'area italiana di ricerca e salvataggio del Mediterraneo. Secondo la guardia costiera, i soccorritori sono riusciti a salvare 40 persone ma non è stato possibile rianimare una bambina di due anni "senza vita".

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Trasporto aereo, On. Deidda: riscrivere insieme le regole

Roma, 15 mag. (askanews) - "Dopo il periodo Covid il trasporto aereo era in crisi, non deve ingannare l'aumento dei passeggeri le compagnie hanno affrontato un momento di crisi. Adesso c'è da riscrivere delle regole perchè il mercato aereo è cambiato radicalmente, e quello europeo anche complice il green deal, quindi riscriviamo insieme le regole, a tutela sia delle compagnie e del libero mercato ma anche e soprattutto i passeggeri".

Lo ha dichiarato Salvatore Deidda, Presidente della Commissione Trasporti alla Camera dei deputati, in occasione del convegno presso la Sala Tatarella della Camera dei Deputati dal titolo"Diritti dei passeggeri: costruire insieme un sistema di regole certe e trasparenti", promosso da AICALF (Associazione Italiana Compagnie Aeree Low Fares) e IBAR (Italian Board Airline Representatives), su iniziativa proprio dell'on. Salvatore Deidda. Nell'occasione le due associazioni hanno presentato un manifesto congiunto che supporta un aggiornamento della normativa europea in chiave di maggiore trasparenza, proporzionalità e certezza del diritto, a vantaggio sia dei passeggeri sia delle compagnie aeree.

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Azione Amnesty per Gaza: "Stop a genocidio. Governo prenda posizione"

Roma, 15 mag. (askanews) - Cartelli e striscioni con su scritto "Stop al genocidio a Gaza", "Europa e Italia complici", con le foto di Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen, e ancora "Basta armare Israele", e "Cessate il fuoco ora"; sono stati innalzati a Roma davanti alla Farnesina, nel flashmob organizzato da Amnesty International a cui hanno preso parte altre associazioni, cittadini, rappresentanti di Ong (ActionAid, Anpi, AOI, Arci, Articolo21, AssopacePalestina, Cospe, Cred, Defence for Children International Italia, Donne in nero, Greenpeace Italia, Sbilanciamoci, Terres des Hommes).

Un drappo rosso srotolato sotto una carrozzina con un finto neonato, a simboleggiare la scia di sangue a Gaza, le vittime innocenti e la richiesta di fermarsi; un'azione fatta il 15 maggio, giorno in cui ricorre la Nabka, "la Catastrofe", termine con cui i palestinesi ricordano l'esodo a cui furono costrette migliaia di famiglie nel 1948 a seguito della guerra arabo-israeliana e della nascita dello Stato di Israele. Riccardo Noury portavoce di Amnesty International Italia:

"Siamo qui davanti alla Farnesina per chiedere all'Italia di prendere una posizione, perché un giorno è possibile che una sentenza stabilirà che l'Italia è stata complice di genocidio e politicamente il governo ne risponderà al Parlamento, ma da un punto di vista morale, la mancanza d'azione dell'Italia rappresenta un'accettazione del genocidio in corso nella Striscia di Gaza". Anna Meli presidente della Ong Cospe: "Sono troppo timide le parole del governo, servono atti concreti, serve il riconoscimento della Corte penale internazionale e delle sue sentenze e serve fermare subito gli accordi per il commercio delle armi".

Presente anche Alfio Nicotra, della Carovana solidale in partenza con 60 persone da Roma verso Rafah con 18 parlamentari, rappresentanti di Ong, giornalisti e giuristi: "Per sottolineare che al di fuori della Striscia ci sono centinaia di camion pieni di aiuti alimentari che stanno andando a male perché dal 2 marzo Israele ha deciso che non deve passare uno spillo. Si muore di fame e di sete, questo è proibito dal diritto internazionale e noi andiamo a ricordare a Israele e ai nostri governi che non possono continuare a voltarsi dall'altra parte".

In partenza, anche Luisa Morgantini, di Assopace Palestina, tornata da poco dalla Cisgiordania: "Tenteremo di entrare a Gaza, non ci riusciremo ma vogliamo far sentire la nostra voce ai palestinesi che vivono l'incubo del genocidio a Gaza e la pulizia etnica in Cisgiordania, dove ho visto il campo profughi di Jenin totalmente svuotato, chiuso con i cecchini che sparano, dobbiamo fermare e disarmare Israele". Al flashmob anche l'attrice Laura Morante: "Mi sembrava doveroso esserci, io penso che chi non si schiera in questo momento in modo deciso e categorico sarà giudicato dalla storia".

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La Russa: sovraffollamento carceri? Ddl Giachetti può essere strada

Roma, 15 mag. (askanews) - "C'è però una proposta Giachetti, un ddl, che è quello di aumentare i 45 giorni (la proposta di legge del deputato di Italia viva Roberto Giachetti ipotizza di portare la liberazione anticipata speciale da 45 a 60 giorni per ogni semestre di pena scontata, ndr), non so se possa essere considerata accoglibile in toto, ma è un argomento per cui farò moral suasion perché se ne discuta. Ho chiesto a Giachetti di venirmi a trovare, perché voglio capire con lui come si può discutere di questo tema, magari riservandola a chi ha da scontare la parte finale della pena, magari riservandola a chi già ha scontato un numero di anni tali da garantire sulla sua buona condotta": lo ha affermato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel corso del suo intervento al convegno "Per un gesto di clemenza nelle carceri" a Palazzo Giustiniani.

"Io credo - ha detto ancora La Russa - che su quella strada un incontro fra maggioranza e opposizione, approfondito, possa e debba, magari solo limitando nel tempo la novità normativa, cioè dicendo 'è una norma emergenziale che dura tre anni', ma affrontare la questione con l'obiettivo di consentire a chi deve scontare la pena in carcere di farlo in una condizione non eccessiva di sovraffollamento".

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Legge sul libro, Giuli: ministero della Cultura farà la sua parte

Torino, 15 mag. (askanews) - "Ho già incontrato il mondo del libro e le sue rappresentanze. Quello sulla legge del libro è un percorso che riguarda il Parlamento. Io posso sicuramente fare la mia parte, il ministero farà la sua parte. La centralità del Parlamento prevede che l'iniziativa debba essere condivisa dalle due camere, ma sicuramente arriverà un momento in cui bisognerà porsi il problema di normare il mondo del libro nel modo più opportuno e su questo, statene certi, il MIC farà la propria parte". Lo ha detto il ministro della Cultura Alessandro Giuli a proposito della strutturazione di una legge complessiva sul libro, a margine dell'inaugurazione del Salone internazionale di Torino.

"Stiamo finendo di scrivere i decreti attuativi - ha aggiunto Giuli - i risultati, gli effetti del decreto Cultura si vedranno non appena entrerà in vigore il complesso della legge con i decreti attuativi, quando ci saranno i bandi, quando verranno finalmente erogati i soldi. Manca poco tempo, quindi questo primo trimestre che non ci piace avrà comunque una linea di tendenza diversa, subirà una linea di tendenza diversa quando finalmente entreranno a regime i nostri finanziamenti".

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