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A Torino la battaglia dei cioccolatieri per il gianduiotto

di TMNews martedì 19 dicembre 2023
2' di lettura

Roma, 19 dic. (askanews) - É stata anche ribattezzata la guerra del "gianduiotto". Il celebre cioccolatino a forma di prisma che si scioglie in bocca è al centro di una battaglia che vede contrapposti gli artigiani torinesi al colosso svizzero Lindt, proprietario del marchio Caffarel. Un comitato di circa 40 cioccolatieri artigianali, sta cercando di ottenere dall'Unione Europea l'Indicazione Geografica Protetta (il marchio IGP) per il gianduiotto.

L'obiettivo è valorizzarlo e continuare la tradizione a Torino. Il comitato ha elaborato alcuni criteri da rispettare per ottenere l'IGP: dal 30 al 45% di nocciole tostate del Piemonte, almeno il 25% di cacao e zucchero. La ricetta di 200 anni fa però, secondo il comitato, non soddisfa i gusti della Lindt, proprietaria dal 1997 del produttore italiano Caffarel, che sostiene di aver inventato il gianduiotto. Richiederebbe a sua volta l'aggiunta di latte in polvere e la riduzione del contenuto di nocciole al 26%. Guido Castagna presidente del comitato IGP Gianduiotto di Torino:

"Per noi aggiungere latte in polvere al cioccolato è come allungare il vino con l'acqua. Posso fare anche un altro esempio: immaginiamo di avere tre caffè espresso di diversa origine e di aggiungere a tutti e tre del latte in polvere per trasformarli in cappuccino. In questo modo diventa difficile riconoscere l'origine del caffè". "Non vogliamo togliere nulla alla Caffarel, non stiamo facendo una guerra a Caffarel, per noi può tranquillamente continuare la sua produzione. Ma deve essere chiaro per Caffarel che stiamo difendendo il prodotto dell'epoca".

Antonio Borra, avvocato del Comitato: "Non vogliamo ottenere un IGP (Identificazione Geografica Protetta) per danneggiare la Caffarel ma per valorizzare il territorio, anche perché non potremmo impedire a Caffarel, cioè alla Lindt, di utilizzare marchi che già possiede. Lindt è stata ampiamente rassicurata sul fatto che ottenendo il riconoscimento IGP per il gianduiotto di Torino, nulla verrà tolto a livello di tutela della sua proprietà intellettuale". Caffarel, dopo la polemica, ha chiarito la sua posizione: si è detta "non contraria all'introduzione di un'indicazione geografica protetta (IGP)" e favorevole a "un accordo di valore", auspicando che si "possa presto giungere a una soluzione comune, che soddisfi tutte le parti coinvolte".

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Le dichiarazioni di Trump sul regista Reiner suscitano indignazione

Los Angeles, 16 dic. (askanews) - Turisti e residenti di Hollywood piangono la morte dell'attore e regista Rob Reiner, trovato accoltellato domenica nella sua casa di Los Angeles insieme con la moglie, Michele Singer. Suo figlio è stato arrestato con l'accusa di omicidio. Ma continuano le polemiche per il post del presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump. Il capo di stato sul suo social Truth ha irriso Reiner dopo la sua morte, definendolo vittima della rabbia provocata dalla malattia Tds, ovvero quella che lo stesso presidente Usa ha definito un Disordine da Trump.

Da Jimmy Kimmel a Seth Meyers, i late show questa notte non hanno mancato di sottolineare sia il cordoglio per la morte del regista di "Harry ti presento Sally", sia il post del leader della Casa Bianca. Kimmel in particolare ha ospitato Michelle Obama che ha raccontato che avrebbe dovuto vedere Reiner a cena. Kimmel ha definito in tv il post di Trump "insultante, pieno di odio e vile".

Una giornalista aveva chiesto a Trump conto di tale post. Ecco la sua risposta:

"Signor presidente, diversi repubblicani hanno criticato la sua dichiarazione su Truth dopo l'omicidio di Rob Reiner. Condivide questa posizione? "Beh, non ero affatto un suo fan. Era una persona squilibrata, per quanto riguarda Trump. Ha detto... sosteneva, sapeva che era falso - anzi, è l'esatto opposto - che fossi amico della Russia, controllato dalla Russia, sa, era la bufala russa. Lui era uno degli ideatori. Credo che si sia danneggiato la carriera, è diventato una specie di squilibrato - la sindrome da squilibrato da Trump. Quindi non ero affatto un fan di Rob Reiner, in nessun modo. Pensavo che fosse un vero male per il nostro Paese".

Trump ha attribuito l'omicidio di Rob Reiner, ucciso insieme alla moglie nella loro casa di Los Angeles, al "rabbioso" anti-trumpismo del celebre regista, in un messaggio virulento che ha indignato funzionari eletti e commentatori, anche all'interno del campo conservatore.

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L'Italia negli anni ha sviluppato competenza e presenza nella space economy, con anche progetti importanti di lungo raggio e lungo periodo. "Noi come Argotec - ha aggiunto Avino - lavoriamo e abbiamo lavorato in passato tantissimo anche su tanti esperimenti legati agli astronauti nello spazio, oggi ci collochiamo come uno dei produttori mondiali più importanti per satelliti di piccole dimensioni. Noi facciamo anche sistemi per le telecomunicazioni molto lontane dalla Terra, quindi si parla anche di Luna, si parla in futuro di Marte e soprattutto anche di scienza e proprio in queste ore abbiamo, sia l'Agenzia Spaziale Italiana che l'Europa, alcuni colleghi di entrambe le agenzie con i miei colleghi di Argotec stiamo lavorando ad un progetto incredibile che nel 2027 porterà un satellite ancora più lontano, interamente costruito in Italia, a 24 milioni di chilometri di distanza per andare a monitorare cosa le tempeste solari".

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