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Parolin: Hamas? Noi ribadiamo soluzione di due popoli due Stati

di TMNews mercoledì 17 gennaio 2024
1' di lettura

Milano, 17 gen. (askanews) - I raid effettuati da Usa e Gb nello Yemen preoccupano fortemente il Vaticano. "Assistiamo a questi episodi con grande preoccupazione - ha detto il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, a margine di un convegno in Senato sul cardinale Silvestrini - perché credo che questo potrebbe significare e sta significando se non saranno prese misure contrarie, un allargamento, una escalation del conflitto, che è proprio quello che si voleva evitare. Uno dei punti fondamentali - ha aggiunto - è che si evitasse l'allargamento: speriamo che la cosa rimanga così, anzi si concluda, il pericolo di una escalation c'è, gli animi sono talmente appassionati e la situazione è talmente delicata che c'è preoccupazione".

E gli attacchi su Erbil? "Preoccupano anche questi - ha ribadito - bisogna fare in modo che ciascuno cerchi di controllare le reazioni in modo che non ci sia un incendio generale".

"Per noi la soluzione due popoli due Stati continua ad essere la soluzione", ha detto il cardinale Pietro Parolin, in merito al rifiuto di questa proposta ribadita da Hamas. "L'importante è trovare il modo di realizzarla. Importante è che il dialogo si possa materialmente fare", ha concluso.

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Trigoria guarda al futuro con il Campus Bio-Medico di Roma

Roma, 7 mag. (askanews) - Prosegue il dialogo tra la comunità di Trigoria - quartiere nel IX Municipio di Roma, quadrante Sud della Capitale - ed il Campus Bio-Medico di Roma, che lì sorge dal 2008, per condividere e approfondire i temi legati al piano di sviluppo del Campus che mira alla creazione di nuovi spazi dedicati alla didattica, alla ricerca universitaria e all'assistenza, inseriti nel contesto del "Social Green Masterplan" del Campus.

Secondo l'indagine "Trigoria e il Campus Bio-Medico di Roma", realizzata dall'Istituto Piepoli nel luglio 2024, i cui risultati sono stati presentati al Centro Anziani di Trigoria, per i residenti del quartiere il Campus Bio-Medico è sempre più un punto di riferimento per la comunità locale. La ricerca conferma la volontà dei cittadini di rafforzare il proprio tessuto sociale e la qualità della vita, attraverso una crescente sinergia con istituzioni e realtà come il Campus Bio-Medico. Un esempio concreto di come la collaborazione possa diventare motore di uno sviluppo sostenibile e inclusivo.

Domenico Mastrolitto, Direttore Generale Campus Bio-Medico SpA: "E' un rapporto simbiotico. Direi che il Campus Bio-Medico è l'università di Trigoria, è un rapporto che è nel dna e nella storia e quindi nel cuore del Campus Bio-Medico. La conferma che il lavoro della responsabilità sociale, dell'attenzione alla comunità, al territorio, all'ambiente, sono da perseguire con sempre maggiore importanza, con sempre maggiori attività".

Secondo l'indagine, in particolare, il 18% dei cittadini di Trigoria si dichiara molto soddisfatto della qualità della vita del quartiere, mentre uno su due esprime un apprezzamento positivo. I residenti riconoscono un valore positivo soprattutto alla presenza del Campus Bio-Medico di Roma, cui attribuiscono un'influenza favorevole, sia da un punto di vista di immagine che di qualità della vita. Al Campus Bio-Medico di Roma si riconosce soprattutto di aver portato servizi che prima non c'erano e circa un residente su quattro pensa che il Campus possa anche contribuire alla nuova piazza in progettazione a Trigoria, destinando fondi e risorse, ma anche mettendo a fattor comune la sua abilità nel fornire idee e competenze in ambiti specifici.

Titti Di Salvo, Presidente del Municipio Roma IX: "Trigoria è una comunità, un luogo, fortemente in crescita e in sviluppo: per noi è anche un test di come si può rigenerare, incrociare, le dinamiche, i desideri, i bisogni di nuove zone che si estendono. Con il Campus c'è una importantissima collaborazione: avere una eccellenza in un territorio non è mai solo una cosa che riguarda chi frequenta quel luogo, una cosa che riguarda la qualità dell'offerta formativa, è una cosa che impatta fortemente il tessuto intorno al quale si realizza".

Al centro della ricerca, infine, anche la visione One Health, uno dei "principi" guida del Campus Bio-Medico di Roma. La vicinanza al concetto da parte dei residenti di Trigoria si dimostra molto forte: due terzi di essi sono, infatti, d'accordo sul fatto che esista una connessione tra salute umana, animale ed ambientale.

Domenico Mastrolitto, Direttore Generale Campus Bio-Medico SpA: "Trigoria sempre più come laboratorio concreto per sperimentare ed attuare in concreto la logica One Healt. La sostenibilità quindi è integrale. Mette insieme la dinamica ambientale, la dinamica sociale e naturalmente la sfera economico-finanziaria che in un'epoca di maggiori ristrettezze va salvaguardata".

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Merz da Macron, come da tradizione la prima visita ufficiale a Parigi

Roma, 7 mag. (askanews) - Nella sua prima visita ufficiale all'estero, come da tradizione, il neo-cancelliere tedesco Friedrich Merz arriva all'Eliseo a Parigi, dove è accolto dal presidente francese Emmanuel Macron. Ambizione dichiarata del leader conservatore è quella restituire lustro all'asse franco-tedesco e ridare peso al ruolo della Germania in Europa, mentre il Vecchio continente è alle prese con i dazi di Donald Trump e i negoziati per la fine della guerra in Ucraina.

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Francesco Gheghi candidato ai David: "Un sogno da vivermi"

Roma, 7 mag. (askanews) - "Sono felice di poter rappresentare il film, un film importante, portato nelle scuole, 8 candidature portano un bel rispetto al film". Francesco Gheghi ha raccontato tutta la sua emozione entrando al Quirinale per la presentazione dei candidati ai David di Donatello, fra cui c'è anche il suo nome, come miglior attore protagonista per "Familia".

"Mi fa molto piacere, ho sempre guardato i David negli anni e sognavo con mio padre sul divano un giorno di essere qua, non pensavo di essere qua e invece ci sono e me la vivo", ha aggiunto.

Secondo Gheghi "Familia", "è un film che parla al futuro, parla d'amore, noi saremo le mamme e i papà del futuro quindi cerchiamo di fare passi avanti verso una certa umanità", ha aggiunto.

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David, Pupi Avati: il premio alla Carriera potevo vincerlo 25 film fa

Roma, 7 mag. (askanews) - "Potevo anche vincerlo 25 film fa... poi bisogna aspettare, abbiamo rispettato la fila, fra una ventina di film mi daranno il Leone d'Oro alla Carriera" così ironizza Pupi Avati fuori dal Quirinale dove avviene la presentazione delle candidature ai David di Donatello: il regista stasera riceverà appunto il Premio alla Carriera 2025 alla 70 edizione dei David negli studi di Cinecittà. Siparietto poi con l'inviato di Striscia che gli chiede dei dazi proposti da Trump sui film "nati in terra straniera".

"Vogliamo ringraziare la Meloni per aver detto che non bisogna essere subalterni ma leali?" ironizza Avati. "Trump non lo ringraziamo per niente ma i film italiani in America fanno fatica comunque anche senza i dazi. Siamo ormai codice rosso. No, a Trump non gli voglio dire niente, non sa neanche chi sono".

Quanti ai possibili vincitori "non ho idea, ci sono dei miei amici e spero che vincano loro ma per amicizia soprattutto".

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