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Addio a Sandra Milo, la diva italiana e musa di Fellini aveva 90 anni

di TMNews lunedì 29 gennaio 2024
2' di lettura

Roma, 29 gen. (askanews) - È morta a 90 anni Sandra Milo, diva italiana e musa di Federico Fellini, che l'aveva soprannominata "Sandrocchia". Elena Liliana Greco, in arte Sandra Milo, nata l'11 marzo 1933 a Tunisi, si è spenta nella sua abitazione a Roma, tra l'affetto dei suoi cari come aveva chiesto, ha fatto sapere la famiglia.

Milo ha ispirato tanti grandi registi italiani e francesi. Si era sposata a soli 15 anni con il Marchese Cesare Rodighiero, matrimonio che durò appena due mesi. Il suo primo film è del 1953 "Via Padova, 46", di Giorgio Bianchi, accanto a Peppino De Filippo, Alberto Sordi, Giulietta Masina e altri.

Ma è con Antonio Pietrangeli che inizia il primo sodalizio artistico: accanto a Alberto Sordi ne "Lo scapolo" (1955), proprio grazie alle sue forme particolarmente rotonde e vistose e per quella sua strana voce, ancora da bambina, si impone come una "maggiorata" del grande schermo, recitando in numerose commedie ("Adua e le compagne" (1960), "Fantasmi a Roma" (1961) e poi "La visita" (1964) di cui è protagonista).

Lavorerà poi accanto a Vittorio De Sica anche ne "La donna che venne dal mare" (1956), partner che ritroverà ne "Il generale Della Rovere" (1959) di Roberto Rossellini del 1959 anno del suo matrimonio con il produttore Moris Ergas.

E poi è Federico Fellini, che le organizza un provino in casa, a farla diventare la femme fatale ironica e disinibita di 8 (1963) con Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, film cult che le fa ottenere il suo primo Nastro d'Argento come miglior attrice non protagonista.

"Sandrocchia" gli rimane accanto per 17 lunghi anni in cui Giulietta Masina - moglie di Fellini - era a conoscenza della relazione extraconiugale del marito e si era ritrovata persino a recitare con Milo in "Giulietta degli Spiriti" (1965), vincendo il suo secondo Nastro d'Argento.

Chiuso il burrascoso matrimonio con Ergas, dal quale nascerà Deborah, troverà un nuovo amore con Ottavio De Lollis, che la renderà madre di Ciro e Azzurra.

Nel 1987, recita con Jeanne Moreau in "Remake", poi grazie all'amicizia con Bettino Craxi, si improvvisa conduttrice televisiva su Rai Due con il programma "Piccoli fans".

È del 1990 il brutto scherzo telefonico in diretta su Rai3, in cui una voce la avvertiva di un falso incidente al figlio Ciro. Milo scappa in lacrime dallo studio, ma le sue urla diventeranno un tormentone per programmi come "Blob" e "Target". Infine, nel 2021 il David di Donatello alla carriera.

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