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Roma, un murales per Ilaria Salis vicino all'Ambasciata ungherese

di TMNews mercoledì 31 gennaio 2024
1' di lettura

Roma, 31 gen. (askanews) - A Roma a pochi passi dall'Ambasciata di Ungheria è apparsa una nuova opera della street artist Laika, dedicata a Ilaria Salis. All'incrocio tra via dei Villini e via Malpighi, ritrae l'attivista che spezza le catene e sul suo vestito si legge la scritta: "Ila resisti".

"La Salis è detenuta in Ungheria da 11 mesi in condizioni disumane. Le immagini che abbiamo visto dell'aula di tribunale sembrano arrivare da Teheran, non da un paese dell'Unione europea. Neanche Breivik in Norvegia, il terrorista della strage di Utopia che fece il saluto nazista in aula, era legato così", ha dichiarato Laika, riferendosi alle immagini della donna apparsa in tribunale incatenata.

"Questa è una violazione dei diritti umani da parte di uno stato membro e non si può rimanere in silenzio, senza far nulla; è una dimostrazione di forza di uno stato che tende sempre di più all'autoritarismo e che cancella i diritti. Sono fiera di sostenere Ilaria, da artivista e da antifascista. Questa onda nera che si abbatte sull'Europa va fermata. Ilaria va liberata. Subito", ha concluso Laika.

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Tommaso Zorzi presenta il suo nuovo romanzo "Divina!"

Milano, 9 mag. (askanews) - Tommaso Zorzi racconta il suo nuovo romanzo - Divina! - con protagonista la marchesa Luisa Casati Stampa (presentato per la prima volta al pubblico, ieri - 8 maggio- alla Mondadori di Milano Duomo): "Divina!, il mio ultimo romanzo è il racconto di Luisa Casati Stampa, femme fatale della Belle Epoque, raccontato attraverso la voce che ricorda quella di Franca Valeri. È una crasi che ho voluto fare tra due donne che io ho amato moltissimo e che mi hanno aiutato, l'una a raccontare una storia e l'altra a dare la voce che per me era più corretta per poterla raccontare in maniera anche ironica e leggera, pur trattando temi estremamente profondi e delicati. Luisa Casati Stampa è stata una delle prime a definirsi opera d'arte vivente, a essere musa di artisti da Depero a Boldini a D'Annunzio, del quale è stata anche amante e con il quale ha passato lunghe notti al Vittoriale. Attraverso le pagine di questo romanzo ho voluto immaginarmi quella che sarebbe stata la voce di Luisa Casati Stampa per poterne raccontare quasi tutta la vita fino al suo tramonto".

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Terrorismo, La Russa: pacificazione nel ricordo di Sergio, Fausto, Iaio

Roma, 9 mag. (askanews) - "Lasciate che a me tornino in mente tanti nomi, anche di persone mie coetanee, che ho qualche volta addirittura conosciuto. Consentitemi di richiamare solo tre nomi: quello di Sergio Ramelli, di cui in questi giorni ricorreva il cinquantesimo anniversario dell'assassinio e quelli di Fausto e Iaio, due giovani innocenti di sinistra per i quali la magistratura ha appena riaperto la possibilità di individuare i colpevoli. Loro come tanti altri hanno testimoniato che si può anche morire senza avere nessuna colpa solo perché si professano delle idee. Ricordiamoli e riconosciamo senza riserve il loro sacrificio e quello di tanti altri giovani di ogni colore politico che hanno pagato con la vita, la libertà delle proprie idee e il diritto costituzionale di poterle esprimere". Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel corso della cerimonia a Montecitorio in occasione del "Giorno della memoria", dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi, presente anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella.

"Nel cippo che ricorda Sergio Ramelli nel giardinetto che il Comune di Milano gli ha intitolato - ha aggiunto - c'è scritto: 'In nome di una pacificazione nazionale che accomuni in un'unica pietà tutte le vittime innocenti della nostra storia come monito alle generazioni future". Non c'è dunque atto di accusa verso nessuno ma c'è la parola 'pietà' cui aggiungerei la parola 'rispetto' che è doverosa verso chiunque professi un'idea anche che non ci appartiene".

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Papa: oggi per molti cristianesimo propone idee assurde

Città del Vaticano, 9 mag. (askanews) - "Sulla bocca di molti uomini e donne del nostro tempo. Anche oggi non sono pochi i contesti in cui la fede cristiana è ritenuta una cosa assurda, per persone deboli e poco intelligenti; contesti in cui ad essa si preferiscono altre sicurezze, come la tecnologia, il denaro, il successo, il potere, il piacere. Si tratta di ambienti in cui non è facile testimoniare e annunciare il Vangelo e dove chi crede è deriso, osteggiato, disprezzato, o al massimo sopportato e compatito". Lo ha sottolineato, nella sua omelia nella Cappella Sistina in Vaticano, Papa Leone XIV parlando di fronte ai cardinali nella Cappella Sistina.

"Eppure, proprio per questo, - ha subito aggiunto - sono luoghi in cui urge la missione, perché la mancanza di fede porta spesso con sé drammi quali la perdita del senso della vita, l'oblio della misericordia, la violazione della dignità della persona nelle sue forme più drammatiche, la crisi della famiglia e tante altre ferite di cui la nostra società soffre e non poco".

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Papa: anche tra credenti Gesù ridotto solo a leader carismatico

Città del Vaticano, 9 mag. (askanews) - "Anche oggi non mancano i contesti in cui Gesù, pur apprezzato come uomo, è ridotto solamente a una specie di leader carismatico o di superuomo, e ciò non solo tra i non credenti, ma anche tra molti battezzati, che finiscono così col vivere, a questo livello, in un ateismo di fatto". Lo ha detto Papa Leone XIV nel corso della sua omelia durante la messa nella Cappella Sistina con i cardinali.

"Questo è il mondo che ci è affidato, nel quale, come tante volte ci ha insegnato Papa Francesco, - ha aggiunto - siamo chiamati a testimoniare la fede gioiosa in Gesù Salvatore".

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