Al via Aperitivo festival, alla ricerca dell'abbinamento perfetto
Milano, 9 mag. (askanews) - Torna a Milano Aperitivo Festival, un week end di degustazioni e intrattenimento al nhow di via Tortona che si snoda tra banchi d'assaggio dedicati alle proposte più innovative, ai migliori abbinamenti tra cibo e bevande e a momenti di condivisione, con 27 bartender internazionali.
L'aperitivo è un simbolo del modo di vivere italiano. Per Federico Gordini, presidente di MWW Group e ideatore del World Aperitivo Day, "è un rito non italiano, italianissimo. Pensate che l'aperitivo lo consumavano ai loro tempi i romani che erano abituati a mangiare queste piccole vivande. Erano delle polpettine che abbinavano al loro vinum. Era un vino molto mielato prima dei pasti, quindi l'origine aperitivo arriva addirittura da lì".
L'aperitivo contemporaneo nasce dalla merenda "sinoira", pasto dei contadini dopo la vendemmia, con vino, pane, formaggi e salumi. Nel 1786 Antonio Benedetto Carpano inventa a Torino il vermut, che si abbina alla merenda sinoira e conquista nobiltà e borghesia. Nascono così tre "scuole": quella piemontese, quella milanese con Campari e Ramazzotti, e quella veneta con lo spritz, eredità dei soldati asburgici che allungavano il vino con l'acqua. In tutte, l'aperitivo è sempre stato legato al cibo: dai cicchetti veneziani alle tartine vicentine.
Negli anni però il termine "aperitivo" ha perso il suo senso originario, diventando una semplice categoria alcolica. "Noi nel 2022, quando abbiamo creato il manifesto dell'aperitivo - spiega Gordini - abbiamo fatto un percorso per cui abbiamo riportato l'aperitivo alle sue origini. Se leggete Il Manifesto dell'aperitivo. È un rito originale della tradizione italiana e nasce dall'abbinamento tra food e beverage prima dei pasti e lo puoi chiamare aperitivo. Queste sono le tre regole più importanti. Sei italiano almeno al 50%, quindi se il food e il beverage sono italiani".
Mentre i buffet scompaiono, l'aperitivo evolve verso una proposta sempre più di qualità: gli italiani premiano i locali che offrono abbinamenti food & beverage curati. Secondo un'analisi, il 50% dei consumatori è disposto a spendere di più per un'offerta di livello. E fra i trend emergenti, soprattutto tra i giovani, c'è il consumo di drink a basso o nullo contenuto alcolico. "L'aperitivo - prosegue Gordini - è una festa quotidiana che tutti noi viviamo nelle nostre case, nei locale di tutta Italia e Aperitivo Festival è un momento in cui questa festa diventa ancora più grande. Per 3 giorni qui a Milano al Nhow ci sarà la possibilità di vivere le varie dimensioni dell'aperitivo che vanno a coinvolgere proprio tutte queste famiglie di prodotti: dal no alcool alle birre, ai vini, agli spirits, abbinati alle grandi eccellenze della gastronomia italiana. L'aperitivo proprio per questo motivo e per tutti questi linguaggi diventa anche un momento straordinario per fare cultura di prodotto. Abbiamo bisogno di amplificare sul consumatore e anche sull'operatore la cultura dei nostri prodotti, dell'italianità, delle nostre denominazioni e l'aperitivo, essendo un momento molto pop, è un momento che riesce ad avvicinare tutti e che diventa sicuramente un momento per fare cultura di italianità".