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Pakistan verso un governo che esclude i candidati di Imran Khan

di TMNews mercoledì 14 febbraio 2024
2' di lettura

Roma, 14 feb. (askanews) - I due maggiori partiti del Pakistan, che avevano unito le forze nel 2022 per allontanare dal potere il primo ministro Imran Khan, hanno annunciato che formeranno una nuova coalizione dopo le contestate elezioni della scorsa settimana, che si sono svolte con le reti cellulari spente. Imran Khan, il politico più popolare del paese, ora è in prigione per corruzione e tradimento.

La Lega Musulmana di Nawaz Sharif e il Partito del Popolo di Bilawal Bhutto si metteranno d'accordo per eleggere un primo ministro. I due partiti si erano presentati da rivali alle elezioni ma in una affollata conferenza stampa, Asif Ali Zardari, co presidente del partito del Popolo, ha detto "La riconciliazione è necessaria, e con l'aiuto di Dio salveremo il Pakistan dalle difficoltà, economiche o di terrorismo".

I vincitori delle elezioni però sono i candidati indipendenti sostenuti proprio dal partito dell'ex premier Khan, Tehreek-e Insaf o PTI: hanno ottenuto 93 seggi dei 266 in palio, contro i 75 e 54 dei due partiti ora in coalizione. Nel complicato sistema pachistano però, ci sono altri 70 seggi riservati alle donne e ai non musulmani, e gli indipendenti non hanno accesso a questi seggi. Imran Khan e il suo partito continuano a sostenere ch ci sono stati brogli elettorali e intendono contestare i risultati.

Chi sarà il primo ministro? Shehbaz Sharif, fratello del presidente della Lega musulmana Nawaz Sharif, dice "Ho già detto che il nostro candidato è Nawaz Sharif e a lui chiedo di accettare la posizione di primo ministro".

Entrambi hanno già guidato il Pakistan. Shehbaz Sharif comunque lancia un appello al partito dell'ex premier Khan invitandolo a partecipare alla coalizione: "Se i candidati indipendenti vogliono unirsi a noi, che vengano, tutti rispettiamo il loro risultato, lavoriamo insieme per il futuro di questo paese e dei suoi 250 milioni di abitanti".

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