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Elezioni in Corea del Sud, esultano i membri del Partito Democratico

di TMNews mercoledì 10 aprile 2024
2' di lettura

Seul, 10 apr. (askanews) -La campagna elettorale si è svolta a passi di danza di k-pop, la musica popolare della Corea del Sud, e oggi più di 44 milioni di aventi diritto sono andati alle urne per il rinnovo dell'Assemblea Nazionale, il parlamento sudcoreano composto da 300 membri, importante test politico per il presidente Yoon Suk-yeol, che secondo i primi exit poll ha perso.

"Penso sempre che votando ciascuno dei nostri voti ha un potere davvero enorme. La speranza è che non sia più una lotta politica tra partiti, ma l'elaborazione di leggi per i cittadini", si è augurata Jang Min-jung, studentessa.

"Non ci sono molte persone sui 20 o 30 anni - dice un uomo d'affari, Lim Young-tak - quindi penso che non potremo cambiare il nostro Paese se non spingiamo a votare questa fascia d'età il più possibile".

Il presidente Yoon era stato eletto nel 2022 con il margine di vittoria più esiguo in qualsiasi elezione presidenziale, sconfiggendo Lee Jae-myung del Partito Democratico con appena lo 0,73%. Il suo indice di gradimento rimane basso sullo sfondo di una grossa vertenza dei medici, di un'impennata dei prezzi in particolare dei prodotti alimentari e di estese accuse di corruzione, che potrebbero creare problemi al Partito Potere al Popolo del presidente.

Gli esponenti e sostenitori del principale partito di opposizione in Corea del sud, il Partito democratico, hanno esultato guardando le proiezioni dei primi exit poll.

Il Partito democratico ha un piccolo partito alleato assieme al quale dovrebbe ottenere fino a 197 seggi nell'emiciclo di 300 posti, mentre il partito Potere al Popolo del presidente e i suoi alleati dovrebbero assicurarsi tra gli 85 e i 99 seggi, un numero molto inferiore in confronto ai 114 che detenevano nel precedente Parlamento.

Il nuovo partito Reform Korea recentemente lanciato dall'ex ministro della giustizia Cho Kuk dovrebbe ottenere tra i 12 e i 14 seggi.

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Conclave, a Roma l'imponente dispositivo di sicurezza

Roma, 7 mag. (askanews) - Un imponente dispositivo di sicurezza è stato messo in campo a Roma per il Conclave che deve eleggere il nuovo Papa. L'area di San Pietro è sorvegliata speciale con un doppio step di controlli, sistemi antidrone e misure modulabili in base all'evolversi della situazione. Prevista una perimetrazione di via Conciliazione, di via di porta Angelica e piazza del Sant'Ufficio. Massima allerta anche attorno alle altre tre basiliche giubilari e, in particolare, a Santa Maria Maggiore dove c'è la tomba di Papa Francesco.

La sicurezza verrà ulteriormente rafforzata al momento della fumata bianca, quando si prevede che migliaia di fedeli - si stima possano essere 250mila persone - arrivino a San Pietro per vedere affacciarsi il nuovo Papa.

In campo ci saranno per l'occasione oltre 4.000 agenti, ma è prevista anche la presenza di circa mille volontari per coadiuvare la gestione dell'evento nei luoghi pubblici.

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Merz: "Andrò in Ucraina, con Ue intendiamo garantire tregua duratura"

Parigi, 7 mag. (askanews) - Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha annunciato di voler rafforzare la cooperazione franco-tedesca su diverse questioni, come il commercio (Mercosur), la difesa e la diplomazia europea, durante una conferenza stampa a Parigi con il presidente francese Emmanuel Macron. Sulla questione ucraina ha dichiarato:

"Sto effettivamente programmando una visita in Ucraina nelle prossime settimane. Il coordinamento delle modalità di svolgimento di questa visita è già in corso. Tuttavia, vorrei anche dire: vogliamo dare tutto il contributo possibile all'interno dell'Unione Europea per garantire che vi sia un cessate il fuoco duraturo oltre il prossimo fine settimana e che si possa poi raggiungere un accordo di pace con la Russia".

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Roma, delle donne lanciano la "fumata rosa" mentre inizia il Conclave

Roma, 7 mag. (askanews) - Mentre in Vaticano inizia il Conclave e si attende con trepidazione la fumata bianca che indicherà la scelta del nuovo Pontefice, un gruppo di donne si è riunito a Roma non lontano da San Pietro e ha lanciato una "fumata rosa" simbolica per chiedere un ruolo maggiore per le donne nella chiesa cattolica.

"Mentre il mondo aspetta la fumata bianca o nera, noi mandiamo fumo rosa come segno di speranza che la chiesa possa un giorno accogliere le donne in modo paritario. Il fumo può anche essere usato come un segnale di pericolo, e così usiamo anche questo... la chiesa è in crisi. L'ingiustizia delle donne, la loro esclusione dal ministero ordinato e dagli alti livelli decisionali rappresenta una crisi. Quindi il nostro fumo è anche un appello alla chiesa affinché cambi rapidamente e apra le porte alle donne" ha detto Kate McElwee, direttrice esecutiva della "Women's Ordination Conference".

E Miriam Duignan, direttrice esecutiva dell'Istituto Wijngaards per la ricerca cattolica ha aggiunto: "Stiamo dicendo ai cardinali: non potete continuare a ignorare il cinquanta per cento della popolazione cattolica. Non potete entrare in una stanza chiusa e discutere del futuro della chiesa senza la metà della Chiesa. Quindi il messaggio molto importante che stiamo inviando è che devono ascoltare le donne e includere le donne in modo più significativo, e chiunque eleggano deve essere abbastanza coraggioso da affrontare adeguatamente la questione dell'inclusione delle donne, perché finora non è stato fatto, nemmeno da parte di Papa Francesco".

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Nicoletta Romanoff: "Ci vuole coraggio a dire chi siamo veramente"

Roma, 7 mag. (askanews) - É un racconto intimo del suo percorso personale, tra cadute, momenti difficili ma anche gioie e conquiste. Nicoletta Romanoff si è messa a nudo nel suo libro, "Come il tralcio alla vite - La sfida di rimanere in cammino con Dio", uscito in libreria (con Rizzoli) con la prefazione di Erri De Luca.

L'attrice racconta il suo percorso di fede e parla del tragico suicidio del fratello Enzo Manfredi quando lei aveva solo 18 anni. "È stato difficile mettermi a nudo però penso che insomma a 45 anni con quattro figli ho potuto farlo, credo di avere la maturità e la consapevolezza per poter raccontare le cose in maniera autentica e ponderata. Credo che a volte sia anche giusto mettersi a nudo, perché ci dà la possibilità di raccontare veramente chi siamo. Noi attori, attrici, viviamo dietro i nostri personaggi, siamo sempre ammirati o meno a seconda del personaggio meraviglioso, incredibile, sexy o simpatico che interpretiamo, in fondo ci vuole anche coraggio per far sapere chi siamo veramente".

Parlando del suo rapporto con la fede e Dio, Nicoletta Romanoff, lanciata al cinema da Gabriele Muccino con "Ricordati di me", racconta che la fede è cresciuta dentro di lei nei momenti più importanti della sua vita, da quando era bambina. "Nel primo capitolo racconto di questa maestra della prima elementare che ci parlava di Dio come del suo migliore amico. e quindi io l'ho sempre percepito così, come una persona meravigliosa, una persona proprio con cui dialogare, con cui parlare e questa cosa mi ha sempre accompagnato però era qualcosa di distante, lo vedevo come un'entità molto distante e invece crescendo mi sono proprio avvicinata a lui per conoscerlo, per diventare sua amica, per dialogare con lui, per camminargli a fianco e questo mi ha accompagnato sempre ed è qualcosa che cresce ogni giorno, veramente io lo paragono ad un'amicizia".

Nel libro si parla dei figli, di gravidanze difficili, di lutti, di cinema, e si percepisce il piacere di scrivere. "Intanto ho scritto questo libro, sono sicura che scriverò altro, non so se pubblicherò altro, però di sicuro scriverò e ho già scritto tanto altro".

TMNews