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Toti, Nordio: ho letto l'ordinanza e non ho capito nulla

di TMNews mercoledì 17 luglio 2024
1' di lettura

Roma, 17 lug. (askanews) - "Siamo convinti che nessuna inchiesta può e deve condizionare la legittimità di una carica politica o amministrativa che è stata determinata dalla volontà popolare. Vi è un'assoluta indipendenza tra i due processi". Così il ministro Nordio al question time alla Camera, in merito all'inchiesta sul presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.

"Non posso e non devo commentare l'ordinanza del tribunale delle libertà di Genova in questo caso - ha detto il guardasigilli - Siamo convinti che nessuna inchiesta può e deve condizionare la legittimità di una carica politica o amministrativa che è stata determinata dalla volontà popolare. Vi è un'assoluta indipendenza tra i due processi. Per quanto riguarda l'iniziativa del Csm, questo ha imposto al ministero il dovere di acquisire l'ordinanza del tribunale e quindi la conosciamo e l'abbiamo, non la posso né criticare, né commentare. Posso dire che l'ho letta con grande attenzione e che di recente ho anche riletto con grande attenzione la fenomenologia dello spirito di Hegel e sono riuscito a capirla. Ho letto quest'ordinanza e non ho capito nulla".

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"Questa canzone celebra questo mio desiderio, questo mio sogno di non fare niente, devo dire che tutto sommato posso considerarlo abbastanza realizzato".

Il brano è un inno all'ozio e alla leggerezza, perfetto per diventare un tormentone così come è stato L'estate sta finendo che ha reso celebri i Righeira e che Johnson ricorda così a 40 anni dalla sua uscita.

"L'estate sta finendo è un pezzo in cui mi ritrovo ancora al 100%, io mi sento ancora quel ragazzo di vent'anni (quando lo scrissi avevo vent'anni circa forse anche qualcosa meno) e mi sento ancora quel ragazzo che ha paura di crescere, ha paura delle responsabilità, ha paura di tutte le cose che arrivano quando diventi grande. Per cui cosa posso dire? posso dire che sono in fondo un bambino, un ragazzino intrappolato in un involucro ahimè in scadenza", ha ironizzato Righeira, pseudonimo di Stefano Righi, nato a Torino nel 1960.

Eterno Peter Pan della musica italiana, Johnson Righeira ha ancora voglia di scrivere e di cantare e sta già lavorando a nuovi brani.

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