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Parigi 2024, Luigi Samele: non mollo e credo nel duro lavoro

di TMNews lunedì 29 luglio 2024
1' di lettura

Parigi 29 lug. (askanews) - Un bronzo importante, conquistato con grande determinazione, forse andando anche oltre le aspettative. Luigi Samele è stato il secondo medagliato azzurro alle Olimpiadi di Parigi, terzo nella gara individuale di sciabola. "Arrivavo da un periodo molto difficile, anni complicati - ha raccontato alla stampa - insomma il tempo in questo caso non è galantuomo perché gli anni passano ed è sempre più difficile stare al passo con i con i più giovani, però se sono qui è perché ho dimostrato ancora una volta di non mollare mai di credere nel duro lavoro e di credere soprattutto nel potere della testa delle proprie convinzioni per vincere una medaglia".

Samele ha parlato anche dell'abbraccio a fine assalto con Mattarella: "Hai il Presidente della Repubblica davanti - ha aggiunto lo schermidore -, dici ci voglio parlare il più impossibile. Niente, non ho detto una parola, ho detto solo grazie, grazie, grazie, sembrava che avevo il registratore che si era bloccato, ho detto grazie, grazie, grazie, è stata un'emozione incredibile. In quel momento non potevo credere che il Presidente della Repubblica stesse salutando me, chi me lo doveva dire, nessuno. Però sicuramente mi ha dato una spinta il più, non è retorica".

La scherma italiana ha una grande tradizione e proprio per questo ogni Olimpiade è una sfida cruciale. La medaglia di Samele si spera possa essere un viatico fortunato.

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Milano, 16 dic. (askanews) - In anteprima il video "La Zattera della Medusa", nuovo brano estratto da "LULA", l'album di esordio di Lula, nome d'arte di Lucrezia Di Fiandra, uscito venerdì 5 dicembre 2025.

"Ho scritto La zattera della Medusa guardando il quadro di Gericault, e la storia che c'è dietro ha molto a che vedere con molte tematiche attuali - racconta Lula. Oltre alla più evidente, quella della migrazione e del dramma dei naufragi, raccontata dal lato di chi perde tutto, parla anche di me, della mia generazione e di quelle dopo di me. Racconta di cosa si prova a essere messi in un posto senza nessuna possibilità di scelta e la frustrazione di doverlo accettare per forza. È l'angoscia di nascere con un ruolo già deciso e la rivoluzione che si genera dentro a chi lo vuole combattere.

Nel videoclip del brano - continua Lula - ho voluto ricreare in maniera minimale ma incisiva il concetto di zattera in mare aperto, e quindi di instabilità, mancata sicurezza e senso di smarrimento, e allo stesso tempo quella sensazione di essere sotto il controllo di qualcosa o qualcuno che "tira i fili" della tua vita".

Lula è un'artista multiforme, con ascolti che spaziano a 360°, dal punk rock alla scena urban, passando per i grandi nomi della canzone d'autore italiana. Questa considerazione è alla base della produzione artistica del disco, curata da Paolo Mazziotti, che ha voluto rispettare e dare valore alle radici delle canzoni di Lula.

Il risultato è racchiuso in 9 brani dal sound autentico, senza compromessi, in cui la voce e la timbrica di Lula sono il fil rouge che lega le tracce, ora spoglie ed intime come "Fuori tempo", in cui a farla da padrona è la voce accompagnata da una chitarra acustica, ora dal sound epico, come ne "La zattera della medusa", in cui un tappeto di percussioni e tamburi accompagna una trama di synth, ora più fresche e spensierate come in "Monica", un brano scandito da chitarre distorte e batterie punk-rock.

Tra gli autori delle canzoni anche Gabriella Martinelli, con cui nel 2020 Lula ha condiviso il palco di Sanremo Giovani con "Il gigante d'acciaio". "L'incontro con Gabriella è avvenuto tanti anni fa, in una scuola di musica di Roma, studiavo canto con lei - dice Lula. Gabriella ha sempre avuto un'attenzione particolare anche per la mia scrittura, e insieme abbiamo lavorato alle mie prime canzoni, alcune delle quali fanno parte di questo disco e non vedo l'ora possiate ascoltarle. Ricordo con gioia i giorni di Sanremo e le sono grata per avermi coinvolto. È stata un'esperienza molto costruttiva e una grande prova, per me che fino a poco prima avevo calcato palchi decisamente più piccoli".

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