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Tel Aviv celebra l'inizio dello Yom Kippur, strade deserte e paura

di TMNews sabato 12 ottobre 2024
1' di lettura

Tel Aviv, 12 ott. (askanews) - Le strade di Tel Aviv si svuotano mentre Israele, per la prima volta da decenni, osserva lo Yom Kippur, il suo giorno più sacro, mentre combatte guerre su più fronti. Dal tramonto di venerdì fino al tramonto di sabato, i mercati saranno chiusi, i voli si fermeranno e i trasporti pubblici si fermeranno mentre la maggior parte degli ebrei digiuna e prega nel Giorno dell'Espiazione. Ma le forze israeliane continueranno le operazioni contro il gruppo militante palestinese Hamas a Gaza e lo sciita Hezbollah in Libano

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Prandini: evitare Dazi, sostituire mercato Usa non è la soluzione

Rho, 5 mag. (askanews) - "Sostituire il mercato statunitense non sarà una cosa né immediata né semplice e soprattutto non è oggi la risposta che noi riteniamo proficua per dare una soluzione rispetto alla criticità che i nostri imprenditori stanno vivendo.

Dobbiamo lavorare per fare in modo che questi dazi non ci debbano essere". Lo ha detto il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, a margine di un evento della stessa Coldiretti a TuttoFood.

"Per spostare quello che è il secondo mercato per importanza in termini di valore su mercati che sono crescenti serviranno comunque anni - ha sottolineato - Non sarà una cosa immediata.

Questo non vuol dire che noi non lo dobbiamo fare, lo stiamo già facendo perché l'aumento di tutte le iniziative di carattere istituzionale e anche di carattere fieristico che ci vedono presenti in tutte le parti del globo è la strada che dobbiamo percorre per far aumentare l'esportazione dell'agroalimentare italiano".

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Israele, l'opposizione contraria al piano di "conquista" di Gaza

Gerusalemme, 5 mag. (askanews) - Dura la reazione dell'opposizione israeliana dopo che il governo di Israele ha approvato un piano per intensificare le proprie operazioni militari nella Striscia di Gaza, compresa la conquista del territorio palestinese e lo sfollamento della popolazione.

Una scelta contestata dal leader dell'opposizione Yair Lapid: "Nessuno sa ancora quale sia il vero piano di guerra, né cosa significhino davvero le parole 'conquista della Striscia'. Ma c'è una cosa che sappiamo tutti: questa guerra sta costando un sacco di soldi; e la domanda è: chi la paga?", ha detto, lamentando i continui aumenti di tasse per la popolazione.

Dello stesso parere anche l'ex ministro della Difesa Benny Gantz, che, durante l'apertura della sessione estiva della Knesset a Gerusalemme, ha dichiarato che il governo non ha "un piano reale" e dovrebbe occuparsi invece degli ostaggi ancora nella mani di Hamas e di chiudere un accordo concreto e definitivo.

"A parte l'azione militare, ci sono molti slogan e narrazioni, ma nessun piano reale per ciò che viene dopo o per un risultato immediato. La restituzione degli ostaggi è l'obiettivo più urgente. Sappiamo che oltre 40 ostaggi sono stati uccisi durante la prigionia".

"Non ci sveglieremo una mattina per scoprire che 'non c'è più Hamas' come dice il primo ministro - ha aggiunto Gantz, riferendosi a quanto promesso da Netanyahu - ma se continuiamo a procrastinare, potremmo svegliarci una mattina e scoprire che non abbiamo più ostaggi vivi".

Preoccupazione sull'estensione dell'operazione delle forze israeliane è stata espressa dalla comunità internazionale: le Nazioni Unite e le organizzazioni umanitarie hanno ripetutamente messo in guardia sulla catastrofe umanitaria in atto, dopo settimane di blocco totale degli aiuti. L'Europa ha "esortato Israele alla massima moderazione".

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Il Bulldog Day fra prati, red carpet e percorsi a ostacoli

Milano, 5 mag. (askanews) - Un tappeto rosso da sfilata e diversi percorsi a ostacoli. Hanno sfidato il maltempo e sono arrivati da tutta Italia gli appassionati dei "bulli" per celebrare il Bulldog Day. L'appuntamento era al Parco 2 Giugno alla Porada per il 28° #BulldogDay del CABI - Club Amatori Bulldog Inglese che domenica, in occasione del grande raduno cinofilo benefico organizzato per sostenere le iniziative dell'associazione Ebri - English Bulldog Rescue Italia. Hanno partecipato oltre 250 bulldog inglesi provenienti dalla Lombardia, da tutta Italia e persino dalla Svizzera.

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A Gerusalemme israeliani spaccati davanti al piano di conquista di Gaza

Gerusalemme, 5 mag. (askanews) - Gli israeliani a Gerusalemme si spaccano di fronte al nuovo piano di invasione di Gaza votato dal gabinetto del premier Benjamin Netanyahu; alcuni pensano che sia giusto andare subito fino in fondo, altri che sia un modo sconsiderato di mettere a rischio sia le vite degli ostaggi israeliani ancora in mano ad Hamas, sia quelle dei palestinesi sotto le bombe.

"Come cittadino israeliano mi sembra una decisione intelligente per andare fino in fondo" dice Yossi Gershon, dipendente pubblico. "Purtroppo dobbiamo constatare che non ci sarà pace con l'altro popolo. La questione deve essere regolata una volta per tutte, fare marcia indietro è ancora più pericoloso".

Per Tamas Lasarow, invece, "è un modo sconsiderato di mettere a rischio vite da tutte e due le parti, di questo sono sicura. Io credo che di innocenti ne siano morti troppi già e non ho fiducia che il governo prenda le decisioni giuste. Non ha senso, abbiamo ridato Gaza ai palestinesi molto tempo fa, invece dovremmo aiutarli a mettere in piedi un vero sistema democratico. Il sogno alla fine sarebbe vivere in pace con tutti i nostri vicini".

Laz Dobelsky, pensionato, dice che non è sicuro "che il governo abbia davvero una soluzione definiva e che l'ingresso a Gaza serva a qualcosa. Leggo che le famiglie degli ostaggi sono molto preoccupate, tanto più che l'esercito non ha idea di dove si trovino e qualunque bomba potrebbe colpirli".

Mentre Batya Hillel, 29 anni, dice "è l'altra parte che ha cominciato il 7 ottobre. Noi non volevamo questa guerra, ora ci battiamo per la pace. Abbiamo provato tutte le soluzioni per la pace, abbiamo visto che non servono a nulla. Se hanno scatenato loro la guerra noi dobbiamo portarla fino in fondo".

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