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G20, Xi Jinping: Cina e Regno Unito devono rispondere a sfide globali

di TMNews lunedì 18 novembre 2024
1' di lettura

Rio de Janeiro, 18 nov. (askanews) - Il presidente cinese Xi Jinping, in un incontro con il primo ministro britannico Keir Starmer, a margine del G20 di Rio de Janeiro, ha detto che i due paesi si assumono entrambi la responsabilità di "rispondere alle sfide globali".

"Il mondo sta attualmente entrando in un nuovo periodo di grandi cambiamenti - ha dichiarato - in quanto membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e delle principali economie globali, la Cina e il Regno Unito si assumono l'importante compito di promuovere lo sviluppo dei rispettivi paesi, nonché la responsabilità di rispondere alle sfide globali".

Secondo l'agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua nel vertice il presidente cinese ha ribadito che Pechino e Londra hanno un potenziale significativo per lavorare insieme: i due paesi "godono di un ampio spazio di cooperazione" ha detto Xi Jinping.

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Tra i leader presenti, accolti dalle premier Giorgia Meloni, la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il premier albanese Edi Rama, il premier spagnolo Pedro Sanchez.

A fronte anche dell'ultimo attacco russo che ha colpito in particolare Kiev, provocando due morti, Zelensky ha detto che per fronteggiare Mosca all'Ucraina "servono nuovi missili e nuovi sistemi di difesa", facendo un appello ad aumentare i finanziamenti e parlando della necessità di una sorta di Piano Marshall di recupero e di resilienza chiaro.

La premier Meloni ha sottolineato come la partecipazione alla conferenza anche da parti di molti imprenditori sia anche la prova del fatto che ci sia un interesse concreto a investire e scommettere sull'Ucraina e sulla sua economia. E Zelensky ha aggiunto: "Non è solo un incontro, un segnale politico di unità e ripresa" ma anche un luogo in cui sono stati registrati "risultati pratici, accordi", con la "partecipazione di oltre 500 aziende": si tratta di un segnale molto importante, un segnale di fiducia verso l'Ucraina, che sopravviveremo a questa guerra" ha dichiarato.

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Roma, 10 lug. - Nell'ambito della conferenza internazionale FISMAT 2025 tenutasi l'8 luglio, promossa dal Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze Fisiche della Materia (CNISM) e ospitata al Campus San Giobbe dell'Università Ca' Foscari Venezia, è stato presentato il docu-drama "Lise Meitner e la fissione nucleare". L'evento si è inserito nel fitto programma scientifico della conferenza, che ha coinvolto oltre mille studiosi da tutto il mondo, sotto la direzione dei professori Ezio Puppin (Politecnico di Milano) e Stefano Bonetti (Università Ca' Foscari Venezia).

Lo spettacolo è stato ideato dal professor Giovanni Carlotti (Università di Perugia), con la collaborazione del fisico Alessio Stollo. La realizzazione artistica è firmata da Paola Tortora, direttrice dell'associazione culturale VintuleraTeatro, che ha curato scrittura, regia e interpretazione essendo interprete unica della pièce. Attraverso una narrazione teatrale arricchita da oltre 200 immagini d'archivio e da un ricercato impianto musicale sempre a cura della Tortora, lo spettacolo restituisce la complessità della figura di Lise Meitner, fisica teorica perseguitata come donna e come ebrea, il cui contributo fu decisivo nella comprensione della fissione nucleare.

Intervenendo a margine della prima rappresentazione, la stessa Tortora ha spiegato il senso profondo del progetto con queste parole: "Raccontare Lise Meitner oggi al pubblico della conferenza internazionale FISMAT 2025, a distanza di ottant'anni dalle prime bombe atomiche, significa non solo raccontare parte fondamentale della storia della fisica, ma rimettere al centro il valore della coerenza tra scienza, etica e umanità ed il valore anche delle donne che hanno lottato in questi ambiti. In un secolo segnato da guerre, discriminazioni e uso bellico del sapere, Meitner non ha mai ceduto al compromesso, scegliendo il rigore e la responsabilità. La sua voce, spesso messa da parte, merita attenzione: non solo come scienziata, ma anche come testimone di un modo diverso di intendere la conoscenza e la coscienza. Questo documentario teatrale vuole dare forma a quella memoria invisibile, fatta di lettere, intuizioni, silenzi e resistenze. È una riflessione sul rapporto tra potere e ricerca, e sull'urgenza, ancora attuale, di uno sguardo consapevole sul ruolo della scienza nella società e della donna nella scienza."

Dopo la prima a Gualdo Tadino per il giorno della memoria, e il debutto nazionale a Venezia, sono in programmazione nuove date in varie città italiane, tra cui Milano, Torino, Parma, Roma, Perugia, Terni e Napoli, anche in versione in lingua inglese, per portare questa narrazione al pubblico più ampio possibile.

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"La votazione è chiusa. E la richiesta è respinta", ha dichiarato la presidente dell'Europarlamento Roberta Metsola.

Il risultato è molto al di sotto della maggioranza richiesta per approvare una mozione di censura, pari a due terzi dei votanti (che erano 553), e ad almeno la maggioranza assoluta degli eurodeputati (361).

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