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L'Europarlamento dà la fiducia al Von der Leyen bis

di TMNews mercoledì 27 novembre 2024
2' di lettura

Milano, 27 nov. (askanews) - La nuova Commissione di Ursula von der Leyen ha ottenuto la fiducia del Parlamento europeo, nella plenaria a Strasburgo, con 370 voti a favore, 282 contrari e 36 astensioni.

Comincia così il Von der Leyen bis con 31 voti a favore in meno rispetto a quelli della rielezione della presidente, nella prima sessione plenaria della nuova legislatura, a luglio, il risultato peggiore se si confronta con gli altri voti di fiducia per le precedenti Commissioni europee.

Von der Leyen prima del voto poco confortante ha presentato la sua nuova Commissione europea agli eurodeputati.

"Posso annunciare che la prima grande iniziativa della nuova Commissione europea sarà una 'Bussola della competitività', che inquadrerà il nostro lavoro per il resto del mandato, ha dichiarato. La Bussola sarà costruita sui tre pilastri del rapporto Draghi: il primo è colmare il divario di innovazione con gli Stati Uniti e la Cina; il secondo è un piano congiunto per la decarbonizzazione e la competitività; e il terzo è aumentare la sicurezza e ridurre le dipendenze".

"La nostra libertà e sovranità dipendono più che mai dalla nostra forza economica. La nostra sicurezza dipende dalla nostra capacità di competere, innovare e produrre. E il nostro modello sociale dipende da un'economia in crescita mentre affrontiamo il cambiamento demografico", ha sottolineato la presidente della Commissione europea.

Al voto di Strasburgo si registrano defezioni nel Ppe e nell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici. Fratelli d'Italia ha votato a favore, come pure ovviamente Forza Italia i cui rappresentanti siedono nel Partito Popolare; invece hanno votato contro Lega, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra.

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Milano, 20 mag. (askanews) - Fondazione Elpis presenta la sesta edizione di Una Boccata d'Arte, il progetto d'arte contemporanea ideato nel 2020 da Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis, diffuso lungo tutta la Penisola in 20 piccoli centri con meno di 5.000 abitanti e realizzato in collaborazione con Maurizio Rigillo di Galleria Continua e Threes.

Nel 2024, Una Boccata d'Arte ha raggiunto un importante traguardo: la realizzazione di 100 progetti complessivi, firmati da 100 artisti in 100 borghi italiani. La mostra "Dove non sono mai stato, la sono" fino al 6 luglio 2025 presso Fondazione Elpis a Milano racconta questa esperienza quinquennale attraverso un allestimento che restituisce l'importanza delle reti territoriali sviluppate nel corso di questi anni.

In occasione della conferenza stampa, la Presidente Marina Nissim ha illustrato ad Askanews il progetto: "Oggi siamo qui a presentare la sesta edizione di Una Boccata d'Arte, un progetto che nasce nel 2020. I giovani artisti vengono portati in 20 borghi ogni anno, un borgo per regione, e sono invitati a dialogare, a avere un momento di incontro e a lavorare all'interno del borgo. È un evento prettamente partecipativo, di condivisione, di scambio, di riflessione e di rigenerazione.

In questo spazio, che è lo spazio a Milano di Fondazione Elpis, abbiamo oggi una mostra che vuole documentare i primi cinque anni di Una Boccata d'Arte. Abbiamo delle opere di alcuni artisti che hanno presentato il loro lavoro sul territorio e soprattutto la mostra vuol far capire la dimensione e l'importanza di questo progetto. In cinque anni, avendo già toccato cento borghi, siamo riusciti a lasciare 40 opere permanenti sul territorio e questo vuol dire che questo segnale, questa scintilla, questo progetto temporaneo in realtà ha lasciato una testimonianza permanente e questa è lamia più grande soddisfazione". Ad ogni edizione, Una Boccata d'Arte acquisisce sempre maggior consapevolezza rispetto alla necessita di dare vita a opere e progetti in cui le comunitàpossano riconoscersi: sono tanti gli artisti che hanno lavorato sulle memorie preesistenti o sulla definizione di nuove occasioni di aggregazione, in molti casi mettendo in campo le proprie identità culturali d'origine.

Dal 28 giugno al 28 settembre 2025 la sesta edizione coinvolge borghi, in un'espansione del progetto verso spazi in disuso, luoghi di aggregazione dimenticati o ai margini del tessuto urbano. L'edizione 2025 si compone di interventi dalla spiccata valenza partecipativa e ambientale, in alcuni casi con opere pensate per restare come segni permanenti nei territori. I progetti nascono da ricerche approfondite sul campo grazie alla mediazione dei curatori regionali.

Gli artisti, i borghi e i curatori della sesta edizione:

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A Panahi, detenuto in Iran fino a febbraio 2022 - dal 2009 è stato ripetutamente incarcerato per il suo cinema ritenuto sovversivo dal regime della Repubblica islamica - ha riavuto il permesso di uscire dal Paese ad aprile del 2023 e ora è volato al Festival con il cast del film girato sempre in clandestinità.

Il regista 64enne mancava da un festival da anni; sette anni fa sulla Croisette era stato presentato il suo "Tre volti", in sua assenza, così come a Venezia nel 2022 dove "Gli orsi non esistono" vinse il premio speciale della giuria che non potè ritirare. Per lungo tempo è stato privato del passaporto e della libertà di viaggiare ma ora finalmente può accompagnare i suoi film che sono sempre apprezzati e rappresentano una voce libera.

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