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Pecoraro Scanio: ricerca su fusione nucleare non rallenti rinnovabili

di TMNews giovedì 28 novembre 2024
1' di lettura

Roma, 28 nov. (askanews) - Alfonso Pecoraro Scanio presidente della Fondazione UniVerde, storico sostenitore dei due vittoriosi referendum antinucleari del 1987 e del 2011 e autore da ministro dell'Ambiente del conto energia che nel 2007 fece partire il fotovoltaico in Italia, intervenendo dal palco del forum internazionale dell'agricoltura di Coldiretti in corso a Roma, ha ribadito la centralità delle rinnovabili nella transizione energetica e la bocciatura del nucleare da fissione ma si dichiara favorevole alla ricerca sulla fusione.

"Da decenni siamo favorevoli alla fusione nucleare perché certamente più sicura, senza scorie e da una fonte largamente disponibile ma ovviamente occorre che si arrivi rapidamente ad una svolta tecnologica che ne consente un uso concreto", ha dichiarato. "Intanto le energie rinnovabili sono ormai una tecnologia matura e economicamente conveniente purché realizzate in modo sostenibile. La ricerca sulla fusione va decisamente incoraggiata ma non deve diventare un alibi per ritardare la sempre più urgente uscita dalla dipendenza dai fossili e gli investimenti su rinnovabili ed efficienza energetica", ha concluso.

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"I Temp(l)i cambiano": l'opera di Pistoletto torna a Milano

Milano, 21 mag. (askanews) - La cultura e l'arte sono potenti strumenti di coinvolgimento delle persone, stimolando riflessioni e promuovendo comportamenti consapevoli ed è proprio in questo contesto che si inserisce l'evento "L'arte per un futuro sostenibile" tenutosi ai Chiostri di San Barnaba, in occasione del ritorno a Milano dell'opera "I temp(l)i cambiano", realizzata dal celebre artista Michelangelo Pistoletto per Erion WEEE, il Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

"Un po' di anni fa abbiamo chiesto al maestro Pistoletto di aiutarci a raccontare con il linguaggio dell'arte l'importanza dell'economia circolare, cioè di un passaggio da un modello lineare di consumo dei beni a un modello circolare dove ogni cosa può essere ripensata con un'ottica diversa" spiega il Dg di Erion WEEE, Giorgio Arienti, aggiungendo che "il maestro Pistoletto ha voluto proporre questa idea del tempio quindi del luogo più importante, più sacro, il centro della vita tra i cittadini, il centro del rapporto tra i cittadini e il divino. Ripensarlo in un modo circolare, utilizzando cestelli di lavatrici e parti di frigoriferi per fare quest'opera che davvero racconta il nostro lavoro, racconta quello che facciamo, racconta l'importanza di cambiare paradigma e di adottare modelli più sostenibili".

"Il senso è quello di un recupero continuo di quello che noi abbandoniamo dopo averlo usato ma è quindi l'uso anche delle cose quotidiane che rientrano nella vita che è quella di tutti i giorni di noi tutti, poi alla fine entra in un grande sistema che è quello del consumo che porta al consumismo eccetera..." precisa

Michelangelo Pistoletto, sottolineando che "quindi questo bisogno di recuperare di rigenerare quello che noi abbiamo fatto senza inquinare il mondo, questo è il grande problema che inquiniamo il mondo e quindi quasi l'idea sacra di un tempio che rimette le cose a posto che ricompone: ecco questa è l'idea di ricomporre quello che noi abbiamo in qualche maniera usato e che può inquinare il mondo. E noi adesso dobbiamo disinquinare il mondo".

L'opera, che sarà visitabile gratuitamente per i prossimi tre anni, rappresenta una potente sintesi tra arte e impegno civico. "La cultura - continua il 91enne pittore e scultore biellese - è fondamentale perché cosa vuol dire? Vuol dire imparare, si comincia da bambini a far cultura a imparare qualcosa che ancora ci porta più lontano di quel che è stato fatto fino ad allora quindi conoscere il passato rimodellare il passato verso il futuro questa è la cultura l'arte è creazione Quindi l'arte è l'origine veramente profonda di ogni sistema culturale".

"I temp(l)i cambiano" non è dunque solo un'opera d'arte ma un invito per tutti i visitatori sulla necessità di cambiare paradigma, modificando le nostre azioni e trasformando in risorsa ciò che consideriamo rifiuto. "Noi ricicliamo circa il 90% in peso di tutti i rifiuti che gestiamo quindi fatto 100 chili che entrano in un impianto di trattamento, 90 rientrano nei cicli produttivi quindi parliamo di ferro, rame, alluminio plastica che sono i materiali presenti in maggiore quantità e più facili anche da estrarre" racconta Arienti, concludendo che "i cittadini italiani hanno cominciato a capire l'importanza della raccolta differenziata dei Raee ma siamo purtroppo ancora lontani dai target che la Comunità Europea ci chiede. Per dare due numeri, raccogliamo in Italia circa 6 kg per abitante all'anno, la comunità europea ci chiede di raccoglierne almeno il doppio".

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La Russa: terzo mandato? Non contrario in assoluto, serve riflessione

Roma, 21 mag. (askanews) - Sul terzo mandato "non sono contrario in assoluto e nel caso specifico penso che una riflessione sia solo positiva". Così il presidente del Senato Ignazio La Russa, a margine di un evento a Palazzo Giustiniani, ha risposto a una domanda di un cronista.

"La riflessione politica serve sempre. A maggior ragione serve quando all'interno della maggioranza e all'interno dell'opposizione ci sono perplessità sull'una e l'altra risposta", ha aggiunto.

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The Art Symposium 2025, al centro cultura e soft power

Roma, 21 mag. - Alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma (GNAMC) si è celebrata la seconda edizione di The Art Symposium, ancora una volta sotto la direzione di Guido Talarico e Cristina Mazzantini, per costruire un dialogo di alto profilo sul ruolo della cultura e dell'arte nei processi di sviluppo, innovazione e coesione sociale. Si conferma il successo riscosso lo scorso anno per l'appuntamento promosso da Inside Art e GNAMC, con la collaborazione di The Skill, come communication partner.

"L'edizione '25 del Symposium - spiega Talarico, fondatore ed editore di Inside Art - è un'occasione di confronto pubblico e privato per parlare ed approfondire i temi legati al mondo della cultura. Questa seconda edizione ha avuto come tema centrale quello del soft power, cioè la capacità della cultura di diventare uno strumento di facilitazione delle relazioni tra imprese, governi, persone".

Tre i panel tematici, Diplomazia della Cultura: Il valore del soft-power in epoca di tensioni internazionali; Il ruolo delle istituzioni pubbliche e private nella gestione delle risorse culturali; Il valore economico della cultura: investimenti di successo. Affrontati da ospiti ed esperti di rilievo, del mondo istituzionale, imprenditoriale, accademico, culturale e dei media.

"Questa iniziativa - evidenzia la direttrice della Galleria, Cristina Mazzantini - è importante perché mette insieme persone diverse, che si occupano di cultura a 360 gradi: operatori del settore, imprese, direzioni di musei, fondazioni, e, ovviamente, istituzioni governative. E credo che sia importante riflettere tutti insieme per capire dove va e come si sta evolvendo il mondo della cultura"

Tra i relatori della giornata, Evelina Christillin, Presidente del Museo Egizio di Torino: "Ciò che ha costituito il successo del nostro museo innanzitutto è stato il grande sforzo dedicato alla ricerca, alla digitalizzazione e dunque a un rinnovamento continuo. Poi il significativo lavoro di internazionalizzazione: in questo momento abbiamo attivi oltre 90 tra memorandum of understanding e collaborazioni con altrettanti musei internazionali, Atenei, istituti di cultura. E, infine, una rilevante attività di formazione".

A suggellare la giornata, una serata di gala all'altezza dell'ambizione culturale dell'iniziativa. Oltre duecento ospiti, tra protagonisti del mondo delle istituzioni, dell'arte, della comunicazione e dell'impresa, sono stati accolti nella suggestiva quadreria della GNAMC per il gala conclusivo della seconda edizione di The Art Symposium. Un momento di incontro e celebrazione che rinnova la vocazione dell'evento: fare della cultura un ponte tra pubblico e privato, una piattaforma di dialogo strategico e una leva di sviluppo per il Paese.

"Un evento per capire l'arte. Un evento per capire la cultura. Un evento per capire dove vanno i fenomeni che alimentano la bellezza, muovono gli interessi, rappresentano il passato ma anche il futuro del nostro Paese", sottolinea Andrea Camaiora, Ceo e Founder di The Skill Group, tra i partner dell'iniziativa.

Nel corso della giornata sono intervenuti, tra gli altri: Maria Pace Odescalchi (Vicepresidente Nazionale ADSI - Associazione Dimore Storiche Italiane), Fabio Pompei (CEO Deloitte Italia), Bernabò Bocca, Alberto Gambino (Prorettore Università Europea), Marianna Madia e Simone Valiante, Lubo Vesel (Direttore Karel Komàrek Family Foundation), Pierluigi Sassi (Ad Timac Agro), Laura Mattarella, Andrea Marchiori (CEO Techbau), Gian Luca Artizzu (Ad di Sogin), Ernesto Lanzillo (Deloitte Private Leader for Italy, Greece and Malta), Arrigo Bandera (Fondatore di Studio Bandera), Davide Vincent Mambriani (Giubileo 2025 Città del Vaticano), Ernesto F rstenberg Fassio (Presidente Banca Ifis), gli avvocati Luca Bolognini ed Elisabetta Busuito, gli ambasciatori Francesco Maria Talò e Stefano Beltrame, Giulia Zamagni (Responsabile CUBO Museo d'impresa del Gruppo Unipol), Antonella Baldino (CEO Istituto Credito Sportivo e Culturale), Stefano Genovese (Responsabile Relazioni Esterne del Gruppo Unipol).

In collaborazione con The Skill

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Cybersecurity, cresce l'uso dell'IA tra i criminali informatici

Milano, 21 mag. (askanews) - Un aumento record di scanning automatizzati per attaccare gli asset più vulnerabili e una rapida espansione dell'uso a scopi criminali dell'intelligenza artificiale. Sono alcune delle principali tendenze della criminalità informatica rielevate dall'azienda di cybersecurity Fortinet ed esposte nel Global Threat Landscape Report 2025 dei FortiGuard Labs.

"Vorrei sottolineare tre aspetti - ha spiegato Geri Revay, Principal EMEA FortiGuard SE - Il primo è che osserviamo un aumento dell'attività di scanning, perché gli aggressori sono attivamente alla ricerca di opportunità da attaccare. Sistemi vulnerabili, punti deboli, da cui possono facilmente entrare. Il secondo punto è l'AI, quindi ovviamente ci aspettiamo un utilizzo sempre maggiore dell'intelligenza artificiale, sia dal lato degli attacchi sia delle difese. Il terzo è che abbiamo visto un aumento dell'attività da parte dei broker di accesso iniziale. Si tratta di aggressori che compromettono un'organizzazione senza utilizzare l'accesso ma preferendo venderlo a terzi. E sono diventati molto attivi lo scorso anno. Abbiamo visto sul dark web un gran numero di credenziali scambiate e vendute. Anche questo è un fenomeno che è aumentato significativamente lo scorso anno".

Ma quali sono le tendenze delle minacce cyber? "Quando si parla di tendenze, direi dal punto di vista dell'intelligenza artificiale - ha sottolineato Revay - la cosa davvero interessante che sta accadendo in questo momento è come gli aggressori stiano usando l'IA per costruire attacchi di ingegneria sociale più efficaci: come manipolare la persona per guadagnarsi un accesso. È come quando inviano un'email di phishing per cliccare su un link. E questa è stata la prima fase in cui hanno potuto usare l'intelligenza artificiale in modo efficiente. Ora si possono creare audio falsi o persino videochiamate, come se il tuo capo ti contattasse per ordinarti di trasferire del denaro. Assistiamo a molti attacchi di reclutamento per entrare a far parte di aziende, spesso usando video deep fake per nascondere la propria identità. È qui che si stanno sviluppando le tendenze dell'intelligenza artificiale, ma probabilmente in futuro vedremo altre tecniche di AI".

Con simili minacce sempre più sofisticate un tema fondamentale è la cyber security delle aziende."Innanzitutto, se pensiamo a piccole e medie imprese dal budget limitato, credo che per esse sia davvero necessario provare a utilizzare gli strumenti di sicurezza già disponibili - ha spiegato Revay - Ad esempio l'autenticazione a più fattori. È possibile farlo quando si riceve un sms o qualcosa di simile. Sappiamo che le banche di solito dovrebbero abilitarla ovunque sia possibile, perché al momento è la migliore difesa contro i tentativi di furto di identità o dei conti. Ma quando pensiamo a organizzazioni più complesse, alle grandi imprese, allora ovviamente esistono modelli più maturi per costruire prima le proprie protezioni e poi monitorare, costruire le proprie operazioni di sicurezza, investire nella ricerca attiva di aggressori nel loro ambiente e non solo aspettare che qualcuno salti fuori, ma andare effettivamente a caccia di rilevatori nella loro organizzazione".

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