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I Pinguini Tattici nucleari saluta il mondo con "Hello World"

di TMNews mercoledì 4 dicembre 2024
2' di lettura

Milano, 4 dic. (askanews) - Un mare di sentimenti, fotografie di eccezionale normalità, canzoni da cantare a squarciagola che raccontano emozioni autentiche. E' questo "Hello World" il nuovo album dei Pinguini Tattici Nucleari.

"Hello World inizia diciamo, l'idea è di essere in una foresta oscura, senza vedere nulla e inizia da soli, cioè ciascuno di noi da solo in una foresta, a un certo punto saluta il mondo, cerca aiuto anche solo in qualche modo e vede delle lucine lontane una dopo l'altra e quindi da soli ci si riscopre invece parte di un coro di un gruppo di un collettivo in qualche modo e quest'album cerca di sfidare in qualche modo la solitudine".

"Allora, diciamo che non è tanto una scelta del raccontare storie normali, ma una scelta di raccontare noi stessi. Cioè noi portiamo quello che noi siamo, i nostri trascorsi le nostre cose che viviamo, il fatto comunque di vivere in provincia, di avere delle relazioni umane con i nostri amici di un tempo e le portiamo nelle nostre canzoni, quindi è veramente una rappresentazione di noi stessi".

Sei ragazzi col volto pulito, sei amici che sanno anche denunciare la violenza contro le donne e parlare del consenso, lo hanno fatto con due brani Piccola Volpe e Migliore.

"Secondo noi questo è uno dei temi importanti dei nostri tempi ed è molto importante che questo tipo di discorsi vengano portati avanti da delle voci maschili". "Allora, il consenso, come cerchiamo di spiegarlo nella canzone piccola Volpe, parte da un assunto. Cioè parte da mia madre che dice, lei è un mestre elementare, non si insegna abbastanza l'affettività a scuola. Di conseguenza utilizzando l'idea di favola, di fiaba anche in qualche modo, cioè quella di una piccola Volpe, si cerca di spiegare che il consenso non può prescindere dalla libertà propria e dell'altro o dell'altra. E' un concetto che può sembrare semplice ma va insegnato fin dalla tenera età per fare sì che poi si possano crescere delle generazioni consapevoli".

In attesa del nuovo tour negli stadi, i Pinguini con Hello World si rivolgono a tutti indiscriminatamente.

"Il pop, secondo me, deve essere inclusivo e non è tanto uno statement politico, che oggi ci fanno credere che l'inclusività, l'inclusione sia un concetto politico, no, banalmente l'idea di creare un grande gruppo, una grande famiglia e soprattutto di far sentire le persone incluse. C'è canzoni che parlino di tutti e di tutte, canzoni che si possono cantare attorno a un falò, per l'appunto. Una delle immagini promozionali del nostro tour è stata quella, un falò, un grande falò, il calore della musica. E di conseguenza cerchiamo di raccontarci in questo modo".

Un album che vuole regalare una prospettiva, come sempre estremamente personale e sentita, sulla complessità del presente, ancora una volta attraverso gli occhi di una band.

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Ammiraglio Berutti: salvaguardare Blu Economy, 10% nostro Pil

Napoli, 17 mag. (askanews) - "Il mare è un bene che noi dobbiamo tutelare non solo dal punto di vista sicurezza, tutti gli operatori che lavorano nel mare devono lavorare in sicurezza. Le nostre rotte, che portano le navi nei nostri porti, devono essere libere per la navigazione e la Marina, la Difesa con la Marina fa proprio questo, rende le rotte di comunicazione verso l'Italia, verso il Mediterraneo, verso l'Europa libere e fruibili da tutti. Quindi questo credo che sia un segnale che noi dobbiamo dare a tutti tenendo conto che la Blu Economy è il 10% del nostro pil, che è tantissimo, e noi la dobbiamo salvaguardare". L'ha detto a Napoli, a margine del convegno 'La geostrategia del mare: l'interesse nazionale e il futuro sostenibile dell'Italia', promosso dall'Associazione nazionale per il Clima Globe Italia in occasione del tour Mediterraneo Vespucci con il Villaggio IN Italia.

"Il Mediterraneo è un mare piccolo, è 1% di tutte le acque del nostro globo, ci passa il 20% del traffico mondiale. Questo perché è uno snodo centrale tra l'Indo Pacifico e l'Atlantico, delle due zone economicamente più importanti del mondo. La rotta più breve è quella attraverso il Mediterraneo.

Ovviamente il Mediterraneo, come sapete, in questo periodo non è un'area semplice, un'area dove ci sono crisi, dove ci sono conflitti di ogni tipo che fanno sì che la navigazione non è più così sicura come dovrebbe essere e mi riferisco alla crisi del Mar Rosso, mi riferisco anche alla crisi in Ucraina che ha leggermente influenzato sul Mediterraneo. Pensate che queste due crisi hanno ridotto il traffico mercantile, attraverso Suez, del 40%. Le navi di grandi dimensioni, che provengono dall'Indo Pacifico e vengono nel Mediterraneo, hanno un porto di riferimento che è Gioia Tauro. Gioia Tauro è un porto che, grazie ai suoi fondali profondi, permette l'ormeggio di queste navi enormi che portano i container. Si chiama porto di transhipment perché questi container poi vengono spostati su navi più piccole che coprono tutto il Mediterraneo, quindi, fa di Gioia Tauro un porto importante nel Mediterraneo. Affinché Gioia Tauro, dove il governo italiano ha investito, possa continuare a lavorare, noi dobbiamo assicurare che le navi ci vadano nel Mediterraneo ecco perché la Difesa, con la Marina militare, partecipa all'operazione dell'Unione europea Aspides che è quella che cerca di mantenere le rotte di comunicazioni con il Mediterraneo tramite Suez, libere e sicure per tutti gli operatori" ha concluso Berutti.

Psc

TMNews

Libano, la premier Meloni riceve presidente Joseph Aoun

Roma, 17 mag. (askanews) - La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi il presidente della Repubblica libanese Joseph Aoun.

Meloni, si legge in una nota di Palazzo Chigi, "ha ribadito il forte impegno italiano a fianco del popolo libanese, particolarmente in questo momento decisivo in cui il Libano, impegnato in un ambizioso programma di riforme, può voltare pagina dopo le numerose crisi che lo hanno attraversato".

In particolare, "i due leader hanno discusso della situazione nel sud del Libano, dove l'Italia è presente con oltre mille soldati all'interno di UNIFIL, e hanno sottolineato il ruolo insostituibile svolto dall'Italia all'interno della Missione ONU e nel coordinamento internazionale del sostegno alle Forze Armate Libanese attraverso il Comitato Tecnico Militare per il Libano, al fine di preservare la stabilità lungo il confine tra Libano e Israele".

"La conversazione - conclude la nota - si è anche concentrata sulla situazione in Siria e in particolare sull'importanza di una transizione inclusiva e sulla necessità di sostenere l'economia siriana e la ripresa dei servizi essenziali, anche nell'ottica di consentire il ritorno volontario, sicuro, dignitoso e sostenibile dei rifugiati siriani".

TMNews

Migliaia di manifestanti pro-palestinesi marciano a Londra

Londra, 17 mag. (askanews) - Migliaia di persone hanno manifestato a Londra a sostegno dei palestinesi mentre Israele annunciava l'espansione della sua offensiva per sconfiggere Hamas nella Striscia di Gaza. Nei nuovi raid di sabato mattina sono morte almeno dieci persone, secondo i servizi di emergenza, dopo diversi giorni di mortali attacchi sul territorio devastato e affamato.

TMNews

M.O., almeno 153 morti in 24 ore a Gaza, 53.272 da inizio guerra

Gaza, 17 mag. (askanews) - Almeno 153 palestinesi sono stati uccisi e altri 459 feriti nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza. Sale così a 53.272 il numero dei morti dall'inizio del conflitto, nell'ottobre 2023, e a 120.673 quello dei feriti, stando a quanto riferito oggi dal ministero della Sanità dell'enclave palestinese. Dalla ripresa dei bombardamenti israeliani, lo scorso 18 marzo, i morti sono almeno 3.131 e i feriti 8.632.

La situazione nella Striscia è drammatica. Palestinesi cercano oggetti recuperabili nei rifugi distrutti dopo i raid aerei notturni che hanno colpito le tende per sfollati di Gaza fuori dall'ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir el-Balah, nella Striscia di Gaza centrale.

TMNews