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Ucsi, focus sul correttivo del codice degli Appalti

di TMNews lunedì 16 dicembre 2024
3' di lettura

Roma, 16 dic. (askanews) -Attualmente, in Italia operano circa 300 Consorzi Stabili, che rappresentano oltre 3000 imprese. Questi numeri parlano di un sistema che valorizza le competenze delle PMI e che le mette in condizione di competere nei grandi appalti pubblici. Eppure il recente Codice dei Contratti, ma soprattutto il relativo "decreto Correttivo" rischiano di frenare la programmazione del sistema produttivo del Paese e la capacità di generare sviluppo sostenibile, inclusivo e duraturo. Per discutere di questi temi, e per segnalare le problematiche che interessano i Consorzi Stabili e le imprese che ne fanno parte, l'UCSI (Unione Consorzi Stabili Italiani) presieduta da Giuseppe Costantino, ha organizzato il Convegno che si è tenuto a Catania.

"Le PMI in Italia rappresentano il motore produttivo dell'economia - ha affermato Costantino - Il nostro modello ha resistito alle crisi globali, si è innovato nei momenti di criticità e ha portato l'eccellenza italiana nel mondo. Da questa consapevolezza, ormai nota a tutti, ci si aspetta che la politica, nell'espletare il proprio ruolo di stimolo destinato a potenziare sviluppo, con la sua azione favorisca la crescita delle PMI e rimuova gli ostacoli che ne pregiudicano la crescita. Uno di questi è l'accesso al mercato degli appalti pubblici. Le gare pubbliche, con i loro requisiti tecnici ed economici, diventano spesso un muro insormontabile per molte piccole realtà, limitando il loro potenziale contributo.

Il "correttivo" al Codice dei Contratti nella sua versione bollinata è all'esame delle commissioni di Camera e Senato che dovranno esprimere il proprio parere. Se fosse approvato sarebbe la pietra tombale per i Consorzi Stabili. A poco più di un anno dall'entrata in vigore del nuovo Codice si è sentita la necessita di applicare correttivi, cambiando di fatto le regole di mercato. Modificare in corsa, senza neanche dare un periodo per potersi adeguare, è inaccettabile". Sono seguiti due tavoli di confronto, moderati dal professore UniCT Rosario Faraci. Uno dei tavoli di discussione ha visto le relazioni di Erica Mazzetti (membro VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati e responsabile dipartimento Lavori Pubblici FI), Arturo Cancrini (professore di Legislazione delle Opere Pubbliche Tor Vergata di Roma e coordinatore per l'arbitrato in materia di appalti di opere pubbliche dell'Istituto Superiore di Studi sull'Arbitrato), Francesco Zaccone (founding partner dello studio legale MMZ) e Vincenzo Onorato (amministratore delegato del Consorzio Stabile Eteria). Il secondo tavolo ha focalizzato l'attenzione sulle perduranti criticità legate agli appalti pubblici con gli interventi di Gaetano Vecchio (presidente di Confindustria Sicilia) e Mariano Maggi (founding partner studio legale MMZ).

"Rispetto al PNRR, i temi da approfondire urgentemente sono i tempi e i trasferimenti delle risorse - ha dichiarato Vecchio - in questo momento siamo in pieno sviluppo della programmazione e siamo in ritardo sulle grandi opere. C'è la necessità di una riprogrammazione dei tempi, chiediamo che questa sia fatta prima possibile perché dicembre 2026 non è troppo distante. L'altra necessità è che i trasferimenti tra centro e la periferia avvengano prima possibile. Le risorse devono arrivare velocemente e i cantieri non devono fermarsi. Dunque chiediamo aiuto alla politica".

"Il mio appello è rivolto a imprenditori e istituzioni - ha concluso Costantino - Lavoriamo insieme per difendere il modello italiano, per migliorarlo e per renderlo ancora più competitivo. Perché ogni Consorzio Stabile che cresce è un pezzo d'Italia che si rafforza".

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Robert De Niro alla cerimonia d'apertura del festival di Cannes

Milano, 13 mag. (askanews) - Robert De Niro sul red carpet del Festival di Cannes per la cerimonia di apertura e la proiezione del film "Partir un Jour" (Bye Bye), presentato fuori concorso alla 78 edizione del Festival di Cannes. De Niro riceverà la Palma d'Oro onoraria dall'attore Leonardo DiCaprio.

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Cannes, il primo red carpet con i membri della giuria Binoche in testa

Cannes, 13 mag. (askanews) - Il primo red carpet del Festival di Cannes 2025 con la giuria del festival guidata dalla presidente Juliette Binoche. Prima proiezione è "Partir un jour" in concorso per la Palma d'Oro.

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Trump arriva in Qatar fra le polemiche per il maxi regalo di un Boeing 747

Doha, 13 mag. (askanews) - In Arabia Saudita, Donald Trump ha firmato un lauto parternariato strategico - prevede 600 miliardi di dollari in investimenti sauditi negli States, e un accordo multimiliardario sulla Difesa. Dopo Riad si dirigerà in Qatar, proseguendo il tour delle ricchissime monarchie del petrolio.

A Doha sventolano congiunte le bandiere qatariote e quelle a stelle e strisce. Un viaggio tutto dedicato agli affari ma la tappa in Qatar è anche all'insegna delle polemiche per il gigantesco regalo che la monarchia intende offrire al presidente: un aereo, un Boeing 747 per sostituire l'Air Force One, che ormai ha 40 anni.

L'apparecchio del monarca è usato, di anni ne ha 13. Ma varrebbe 400 milioni di dollari. Pare che una squadra di specialisti texani già lo stia preparando; peccato che secondo gli esperti di difesa, per legge andrebbe smontato fino all'ultimo bullone, per garantire che nulla possa spiare il presidente degli Stati Uniti, e questa operazione costerebbe carissima.

Sicurezza a parte, il problema è altrove: perché accettare in regalo quello che viene definito un "palazzo volante" da uno Stato estero? cosa potrà chiedere in cambio il Qatar? Trump dal canto suo ha assicurato che è "tutto trasparente": l'aereo verrebbe regalato non a lui personalmente, ma al Pentagono. Però lui lo userebbe, e alla fine del mandato l'apparecchio finirebbe alla Fondazione per la Biblioteca Trump, insomma resterebbe a sua disposizione; e negli Stati Uniti molti commentano sul labile confine fra pubblico e privato nella mente del presidente.

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Digitale e neutralità tecnologica, Italgas avanti con Gallo

Torino, 13 mag. (askanews) - Parte il quarto mandato di Paolo Gallo alla guida di Italgas, confermato amministratore delegato dal primo board dopo l'assemblea dei soci di Torino. Gli azionisti hanno eletto Paolo Ciocca presidente del gruppo. Digitale, transizione energetica e neutralità tecnologica sono i driver per il prossimo triennio che vedrà l'integrazione in Italgas dell'infrastruttura di 2i Rete Gas, rilevata in un'operazione complessiva da oltre 5 miliardi di euro.

"E' un quarto mandato molto sfidante, non solo per me ma per tutto il consiglio di amministrazione. Il processo di integrazione lo abbiamo già iniziato. Noi abbiamo già iniziato celermente perché dal primo luglio esisterà un'unica entità legale e un unico sistema informativo che vale per tutti. In parallelo, sulla parte organizzativa perché avremo una rete di 150mila chilometri, copriremo ancor di più tutta l'Italia e dovremo essere organizzati per gestire due società che diventano una".

Nel futuro di Italgas ci sarà il metano, ma si guarda anche molecole diverse come biometano, idrogeno e gas sintetici. "Di soluzioni per la transizione energetica ce ne sono tante", ha sottolineato il top manager.

"Il biometano è una realtà. Noi abbiamo ricevuto oltre 300 richieste di preventivo per connessione. C'è molto fermento nella realizzazione di nuovi impianti o di upgrade, con biogas che diventa biometano. Credo che uno degli obiettivi di questo mandato sia quello di promuovere la realizzazione di nuovi impianti. Sull'idrogeno prima dell'estate metteremo in esercizio il progetto pilota in Sardegna, che farà vedere che un'economia sull'idrogeno verde si può realizzare".

Dall'assemblea dei soci anche il via libera ai conti relativi al 2024, chiusi con un utile netto di oltre 506 milioni di euro. Verranno distribuiti lunedì 19 maggio dividendi per oltre 40 centesimi per azione, in crescita del 15,3% rispetto a quanto staccato un anno fa.

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