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Francia, nasce il governo Bayrou con 17 donne e 17 uomini

di TMNews martedì 24 dicembre 2024
1' di lettura

Parigi, 24 dic. (askanews) - A poche ore dal Natale la Francia si trova sotto l'albero un nuovo esecutivo. Sono 34 i ministri nominati lunedì sera nel nuovo governo francese guidato dal premier Francois Bayrou. Dopo dieci giorni di complesse trattative e veti incrociati, sono stati annunciati i nomi dei nuovi membri con 17 donne e 17 uomini, ossia un governo perfettamente paritario per genere. Nove ministri sono stati confermati e tra i nuovi ci sono volti molto conosciuti come Gerald Darmanin, ministro della Giustizia e Manuel Valls, Ministro dei Territori d'Oltremare.

Il centrista Bayrou è il sesto capo del governo dalla prima elezione di Macron all'Eliseo, nel 2017 e il quarto per il solo 2024, la sua nomina è seguita alla crisi di governo che aveva portato alle dimissioni di Michel Barnier, il cui governo è stato sfiduciato il 4 dicembre. Il primo consiglio dei ministri è stato fissato per il 3 gennaio e dovrà ottenere la fiducia dell'Assemblea nazionale, ma soprattutto dovrà preparare con urgenza la legge di bilancio 2025, tema su cui andato a sbattere il precedente governo Barnier. La strada per Bayrou si presenta dunque in salita, incerta e piena di incognite.

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"Oggi parliamo di bambini trucidati, i bambini non sono terroristi" aggiunge un uomo. "Ci si sente malissimo, non si può assistere all'eccidio di 60mila persone di cui 20mila bambini, basta, in altri paesi le manifestazioni sono con milioni di persone, spero che oggi si dia un segno per dire basta e provare a trovare la pace" afferma un'altra manifestante.

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Pablo Trincia racconta le storie dell'Heritage Lab Italgas

Torino, 7 giu. (askanews) - In occasione di Archivissima, il festival dedicato alla promozione dei patrimoni conservati negli archivi, all'Heritage Lab Italgas di Torino il protagonista è Pablo Trincia. Il giornalista e autore televisivo, dopo un'accurata e approfondita ricerca, ha accompagnato il pubblico tra le storie racchiuse nell'Archivio Storico Italgas.

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Durante il suo intervento, Trincia ha proposto una riflessione sul ruolo degli archivi come strumenti per leggere il presente e come incubatori di futuri possibili.

"Gli archivi sono il mio lavoro: ogni volta che ricostruisco una storia, mi sento un animale da archivio. Sono ciò che rendono viva una storia e ti permettono di capire le dinamiche sociali o anche il linguaggio di una determinata epoca. Ma bisogna avere gli occhi per vederli, per guardarli. Non si può essere superficiali, occorre avere tanta curiosità. Anche perché in un archivio come questo, così denso di numeri e di dati amministrativi, trovare storie è complesso. Ma è una bella operazione, molto sfidante".

Ancora Trincia: "Mi hanno colpito in particolare le storie di due impiegate, una degli anni Trenta e una di fine anni Quaranta, perché ci ho visto umanità, sofferenza, speranza. Sono due storie che ho intercettato in pochissime righe, ma quelle persone mi è davvero sembrato di vederle".

Italgas, società leader in Europa nella distribuzione del gas, celebra così il valore di Heritage Lab, luogo di incontro fisico e virtuale e laboratorio di digitalizzazione che permette all'azienda di perpetuare il grande patrimonio storico del suo archivio e di condividerlo con la comunità e il territorio.

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Migliaia al corteo per Gaza: qui l'Italia che non tace. Stop massacro

Roma, 7 giu. (askanews) - Migliaia di persone, oltre 300mila secondo gli organizzatori, alla manifestazione per Gaza a Roma promossa da Pd, Avs e M5S. Imponente il piano di sicurezza messo in campo. Un corteo pacifico partito da piazza Vittorio e arrivato in piazza San Giovanni, con gli interventi dei leader delle forze politiche che hanno promosso la mobilitazione, che hanno parlato di una piazza "molto unitaria e inclusiva", accusando il governo di restare in silenzio davanti all'orrore a Gaza.

Elly Schlein e Giuseppe Conte: "Questa è un'altra Italia - ha detto la segretaria del Pd - un'Italia che non tace come fa il governo Meloni, è un'Italia che invece vuole la pace". "Questa è la piazza dell'umanità contro uno sterminio sistematico che va avanti da 20 mesi con tanti governi, a partire da quello italiano, che stanno facendo finta di non vedere e ancora oggi balbettano" ha aggiunto Conte.

Fratoianni e Bonelli: "A Roma oggi una enorme manifestazione, un'oceanica risposta di popolo". "Siamo qui in piazza perché vogliamo trasformare l'Italia in un presidio di umanità contro l'orrore di Gaza".

In piazza, tra grandi bandiere palestinesi, delle forze politiche organizzatrici del corteo e della pace, slogan come "Palestina libera", striscioni con scritto "Stop al genocidio di Gaza" e "Basta massacro" e dei finti bambini morti avvolti in lenzuola bianche, anche Klaus Davi con una bandiera arcobaleno con la stella di David e una bandiera israeliana.

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"Milarepa", Murray Abraham: oggi soldi per armi ma no per cibo e arte

Roma, 7 giu. (askanews) - Murray Abraham, l'attore premio Oscar per il ruolo di Salieri in "Amadeus", recentemente nominato ai Golden Globe per "The White Lotus", è uno degli interpreti del film italiano "Milarepa", diretto da Louis Nero, nei cinema dal 19 giugno. Il regista torinese ha lavorato con un cast internazionale, composto fra gli altri da Isabell Allen, Harvey Keitel, Angela Molina, per raccontare una storia ambientata in un mondo post-apocalittico. Protagonista è Mila, una dodicenne, devastata dall'uccisione di suo padre e spinta dalla madre a imparare le arti magiche per mettere in atto una vendetta. Dopo averla portata a termine, però, inizierà un lungo, complesso e faticoso viaggio per redimersi dalle malvagità che ha commesso.

"La protagonista di questo film è una giovane donna, con uno spirito indipendente, giovane. Io sono anziano, ho 85 anni, e solo ora penso di aver iniziato la mia redenzione, mi ci è voluto moltissimo tempo. Lei riesce a farlo da giovane, spero sia un esempio per i giovani, far capire che c'è sempre possibilità di redenzione, speranza, umanità".

Il film è ambientato in un mondo distrutto da ignoranza, guerre, in cui regna l'avidità e lo spirito di vendetta. Qualcosa che, secondo Mr. Abraham, ci ricorda molto il mondo di oggi. "Un'altra cosa che mi è piaciuta di questo film è che mostra un perfetto parallelismo con il nostro mondo, che oggi può essere distrutto dalle armi nucleari. Ma la differenza è un'altra: può essere veramente la fine dell'umanità? Ne continuiamo a parlare ma sembra che nessuno voglia fare niente per evitarla. Purtroppo si continuano a spendere soldi per gli armamenti, invece che in cibo e in arte".

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