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In anteprima il video di "Tilt" il nuovo singolo di Cinzia Conso

di TMNews martedì 7 gennaio 2025
1' di lettura

Milano, 7 gen. (askanews) - In anteprima il video di "Tilt" il nuovo singolo di Cinzia Conso disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 10 gennaio 2025. Il brano è un viaggio nei meandri delle emozioni umane, una riflessione sincera su come un incontro casuale possa riaccendere sentimenti contrastanti e farci vacillare. La voce di Cinzia Conso, potente e determinata al tempo stesso, disegna una melodia delicata ma intensa, trascinando l'ascoltatore in un'esperienza intima e viscerale. Il brano caratterizzato da un sound pop elettronico con sonorità moderne è una combinazione di energia e introspezione che cattura perfettamente il dualismo emotivo espresso nel testo. Gli arrangiamenti, il mix e il mastering sono stati curati da Andrea Mietta, mentre le grafiche del progetto sono state realizzate da Angelo Riforma.

Il videoclip diretto da Salvatore Longobucco è un viaggio visivo ed emotivo che esplora il complesso incontro con una persona del passato, qualcuno che ha lasciato un segno profondo e indelebile nella nostra vita.

Cinzia Conso ha partecipato ad importanti eventi musicali e televisivi: nel 2002 affianca Valerio Merola e Jerry Calà, nel 2004 canta per "Furore" con Alessandro Greco, e dal 2006 al 2008 co-conduce "Le notti dello Statere." È stata parte di tour con artisti come Stefano Sani, Lena Biolcati e Tiziana Rivale. Ha collaborato con programmi TV quali "Italia's Next Top Model" e "The Coach" su 7Gold. Nel 2023 arriva tra i TOP 12 finalisti di The Voice Ungheria.

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Ue, energia e competività al centro dell'assemblea Unem

Roma, 9 giu. (askanews) - È passato un anno dalle elezioni che hanno portato ad un nuovo Parlamento europeo che ha riconfermato Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione.

In questa fase ancora convulsa a livello internazionale si è insediata la nuova amministrazione USA guidata da Donald Trump che ha acuito le tensioni commerciali con annunci su dazi e barriere alle merci importate negli Stati Uniti.

E in questo clima di complessità e incertezza restano centrali i temi della competitività europea pregiudicata, da un lato, dall'ipertrofia normativa, dall'altro, dalla perdita di centralità tecnologica su alcune filiere strategiche.

Competitività su cui giocano sicuramente un ruolo chiave il costo dell'energia e le tecnologie che saranno abilitate per traguardare una mobilità decarbonizzata, ma sostenibile, temi che condizionano fortemente l'intera industria manifatturiera.

Se ne parlerà alla assemblea UNEM 2025, in programma il prossimo 12 giugno a Roma l'Assemblea annuale 2025. Chiarissimo il titolo "Energia:c ompetitività e cambiamenti. Le sfide italiane ad un anno dal voto europeo".

Gianni Murano, presidente Unem:

"L'assemblea vuole essere proprio un momento di sintesi per analizzare insieme ad ospiti importanti, tra gli altri i ministri Urso e Foti, quelli che sono stati gli approcci europei, soprattutto di revisione del Green Deal, per cercare di rimettere in moto in maniera competitiva, come suggerisce anche il Rapporto Draghi, il nostro paese e l'Europa tutta".

Focus allora sui possibili impatti che l'evoluzione degli scenari geopolitici avranno sui settori industriali e sui possibili spazi di azione che si possono aprire a livello europeo, sottolineando come l'attuale fase storica richiede più che mai unità di intenti e visione comune sul futuro di filiere strategiche da cui dipende non solo il successo della transizione, ma anche la sicurezza energetica dei Paesi europei. Con richieste precise:

"E' chiaro che per i nostri associati e per Unem è centrale la neutralità tecnologica e la pluralità tecnologica. Avere la possibilità che tutte le tecnologie possano esprimere il loro potenziale per decarbonizzare e al tempo stesso sostenere la domanda di energia che è sempre più in crescita", prosegue Murano.

Anche perchè passato un anno, nonostante qualche proclama iniziale, sulla revisione pragmatica delle politiche green ed energetiche della nuova Commissione la luce non sembra accendersi:

"Al momento forse si sente solo il profumo o se ne intravede l'ombra, fatti concreti non ce ne sono ma noi dobbiamo continuare ad insistere, perchè è quello che chiede l'Europa, i nostri associati, i cittadini europei è pragmatismo, non scelte ideologiche ma scelte basate su tecnologia, concretezza, capacità di decarbonizzare ma tenendo in piedi tutta l'industria italiana ed europea".

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Magi: Salvini? Nessun regalo sulla cittadinanza, tema solo rimandato

Roma, 9 giu. (askanews) - "Nessuno avrebbe mai regalato la cittadinanza neanche con la vittoria del Sì. I requisiti che Salvini fa finta di non conoscere sono molto stringenti, sono quelli di conoscere l'italiano, non avere precedenti penali, essere in regola con il pagamento della tasse, cose con cui peraltro la Lega e Salvini hanno qualche problema con i 49 milioni e abbreviare il periodo di residenza legale": così il leader di +Europa, Riccardo Magi, tra i soggetti promotori del comitato per il referendum sulla cittadinanza, a margine della conferenza stampa al comitato di Soho House a Roma, risponde alle parole del segretario della Lega Matteo Salvini.

"Non c'è nessun regalo da fare a nessuno, si parla di persone regolari, persone che, come dicevamo prima, vivono nel nostro paese, vanno nelle scuole italiane, sono italiani di fatto e non di diritto, sono stranieri in patria. Questo tema è solo rimandato, la riforma prima o poi si farà", ha aggiunto.

TMNews

Amnesty International Italia, 50 anni di lotta per i diritti umani

Milano, 9 giu. (askanews) - Nel suo 50esimo anniversario, Amnesty International Italia celebra le lotte per i diritti umani, ricordando le vittorie del passato con uno sguardo al futuro. In un mondo in cui la libertà di espressione e il diritto di protesta sono sempre più minacciati, Amnesty ritiene essenziale continuare a dare voce a chi rischia la propria libertà per difendere i diritti di tutti e tutte.

"In tempo di crisi dei diritti umani - spiega un portavoce dell'associazione - sono le donne e le ragazze a pagare sempre il prezzo più alto.In tempo di guerra vengono colpite perché portano avanti quel minimo di vita civile e sono soggette a quell'odioso fenomeno che è lo stupro di guerra. In tempo di pace combattono contro la discriminazione e la violenza e sono sempre in prima fila nelle campagne in favore dei diritti umani".

Un caso emblematico è quello di Daria Kozyreva, una delle più giovani prigioniere di coscienza, arrestata in Russia a soli 17 anni con l'accusa di "discredito delle forze armate". Durante la sua detenzione, durata quasi un anno, Daria è stata espulsa dalla facoltà di Medicina dell'università di San Pietroburgo e, con il passare dei mesi, le accuse contro di lei sono aumentate. Nel febbraio 2025 è stata scarcerata, ma le restrizioni sulla sua libertà rimangono e le accuse non sono state ritirate. Il 19 aprile 2025 un tribunale distrettuale di San Pietroburgo l'ha condannata a due anni e otto mesi di colonia penale per "ripetuta diffusione di informazioni volte a screditare le forze armate della Federazione russa".

Grazie anche all'impegno e agli appelli di Amnesty International, non mancano però le storie finite bene. Come quella di Aleksandra Skochilenko, anche lei oppositrice dalla guerra in Ucraina e condannata a sette anni, ma tornata in libertà il 1 agosto 2024.

Amnesty International Italia continua a battersi per il diritto di protesta e la libertà di espressione, mobilitandosi in difesa delle donne e di tutte le persone in ogni parte del mondo, dalla lotta contro la violenza di genere in Italia con la campagna #Iolochiedo al sostegno alle bambine private dell'istruzione in Afghanistan, fino alla protezione delle giornaliste minacciati in India, Turchia e Medio Oriente.

"Amnesty International sarà sempre dalla parte delle donne e delle ragazze. Ed è per questo che chiediamo di aiutarci devolvendo ad Amnesty International Italia il vostro 5 per mille", conclude il portavoce.

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Alla Galleria Borghese i "Poemi della terra nera" di Wangechi Mutu

Roma, 9 giu. (askanews) - Si intitola "Poemi della terra nera" la mostra dell'artista keniota e americana Wangechi Mutu, alla Galleria Borghese fino al 14 settembre prossimo. Il titolo evoca il profondo significato della pratica di Mutu che tocca poesia e mitologie ma è profondamente ancorata ai contesti sociali e materiali contemporanei.

La mostra curata da Cloé Perrone è concepita come un intervento site-specific che si sviluppa nelle sale interne del museo, sulla facciata, nei Giardini Segreti, e sfida la tradizione classica attraverso sospensioni, forme frammentate, nuove mitologie immaginate. All'interno del museo Mutu riconsidera radicalmente lo spazio, stabilisce una relazione con le architetture classiche e le sue sculture non celano mai la collezione Borghese, ma si aggiungono lievi, come spiega la direttrice della Galleria Francesca Cappelletti: "Volevamo veramente mettere in scena, in un luogo di perfetta bellezza come la galleria Borghese, un aspetto che ci riporta alla bellezza, a considerare la bellezza come qualcosa di non stabile ma di continuamente mutabile e soprattutto trascendentale e spirituale. Quindi è un nuovo concetto che si appoggia poi a quelli di poesia e di metamorfosi ma che ha come scopo proprio quello di suscitare la nostra riflessione sulla collezione permanente".

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