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Disabilità, Barelli (FI): impegno per ridurre divario assistenza

di TMNews giovedì 23 gennaio 2025
1' di lettura

Roma, 23 gen. (askanews) -"La volontà di Forza Italia è di far sì che la nostra società, il nostro Paese e i nostri territori, gli enti locali diano attenzione a coloro i quali sono diversamente abili, e che possa essere ridotto, se non annullato, un divario in assistenza e servizi per chi ne ha bisogno". Lo ha detto il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Paolo Barelli, a margine di un evento nella sede del partito a Roma con gli amministratori locali con delega alla disabilità e al sociale.

"Abbiamo riunito tutti i nostri consiglieri e assessori regionali e comunali che si occupano sui territori di disabilità perché per noi il Terzo Settore, cioè quelle organizzazioni che operano quotidianamente, sono da sostenere senza se e senza ma", ha spiegato Barelli.

Si tratta della prima occasione di confronto dedicata all'ascolto delle istanze, delle problematiche e alle esperienze di amministratori provenienti da diverse aree.

All'incontro hanno preso parte anche il senatore Maurizio Gasparri, il responsabile nazionale dei Dipartimenti, Alessandro Cattaneo, l'eurodeputata Giuseppina Princi, impegnata a livello europeo sui temi della disabilità e del sociale, il Portavoce nazionale del partito Raffaele Nevi, i responsabili dei dipartimenti, Fiammetta Modena e Daniela Ternullo.

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In anteprima il video "Bianco e Nero" di Alice Stocchino

Milano, 9 giu. (askanews) - In anteprima il video "Bianco e Nero" il nuovo singolo inedito di Alice Stocchino, brano critico e sincero, già disponibile in digitale (Hoop Music / Virgin Music Group).

"Con "Bianco e Nero" voglio comunicare l'importanza di imparare a non giudicare senza conoscere. Le relazioni umane sono incredibili proprio perché si può comunicare e si possono conoscere, in questo modo, i mondi interiori di ognuno, dove si trova la verità di ciascuno. Bisogna superare la superficie e l'apparenza per poter comprendere che non tutto ciò che vediamo, ci racconta chi abbiamo di fronte. Il brano è nato molto spontaneamente, tant'è che non riesco a ricollegare il momento esatto, in cui è stato concepito. Tutto è partito da un riff di basso che mi entusiasmava - afferma Alice Stocchino - ma il testo e il significato sono arrivati molto dopo, con molta naturalezza e facilità. Questa canzone per me è più un flusso di pensieri sulla società, sulle persone e su quanto ci facciamo guidare dagli stereotipi nel rapporto con gli altri, quando poi ognuno di noi ha un mondo dentro di sé che il più delle volte, nessuno vede, perché per protezione molto spesso, lo nascondiamo indossando una maschera, o sono altre persone che ci mettono addosso una maschera, perché ci vedono in un determinato modo e non vogliono andare oltre la superficie. Ed è proprio lì che nasce il titolo, "Bianco e nero", perché gli altri ci vedono o bianchi o neri, senza sfumature, quando tutti ne siamo pieni."

Il videoclip di "Bianco e Nero", appare come un viaggio frammentato e confuso nella mente soggiogata dalle paure e si concentra sull'idea di come la società tenda a dividere le persone in categorie rigide, costringendole a essere viste e a sentirsi solo "bianche" o solo "nere", senza mai accettare la complessità e la sfumatura dell'individualità. Gli Stereotipi, personificati, rappresentano ognuno una diversa pressione sociale che cerca di modellare la tua identità. L'esito è un'eterna lotta tra ciò che siamo, ciò che vorremmo essere e ciò in cui gli altri ci identificano. Alice rappresenta ognuno di noi e il bivio finale che ci troviamo ad affrontare quotidianamente: sottostare alle catene o rimanere fedeli a sé stessi liberandosi per sempre della maschera che la società ci impone.

TMNews

Bergamo, con la GAMeC anche Cattelan pensa come una montagna

Bergamo, 9 giu. (askanews) - Dal 7 giugno 2025 la GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo presenta il quarto ciclo di Il Biennale delle Orobie - Pensare come una montagna, il programma che coinvolge le comunità del territorio grazie alla partecipazione di artiste e artisti internazionali.

Il direttore della GAMeC di Bergamo e direttore artistico del progetto lo ha raccontato ad Askanews: "Inauguriamo il quarto ciclo di Pensare come una montagna, il programma biennale che GAMeC sta sviluppando da un anno a questa parte. È un ciclo molto ricco che mette al centro il tema dei cicli naturali e dei cicli della storia. Lo ritroviamo in tutti i progetti che abbiamo portato avanti come idea, come visione, attraverso linguaggi diversi.

Sicuramente caratterizza la mostra di Maurizio Cattelan Seasons distribuita in quattro diversi spazi della città di Bergamo Palazzo della Ragione, in Piazza Vecchia, accoglie November (2023); alla GAMeC, in via San Tomaso, sono esposte Empire (2025), e No (2021); la scultura Bones (2025) e allestita nel vicino Ex Oratorio di San Lupo, mentre One (2025) - installazione site-specific prodotta in collaborazione con il Comune di Bergamo - si erge nella storica Rotonda dei Mille, nel cuore di Bergamo Bassa .

Lo ritroviamo nell'installazione Magnitudo di Francesco Pedrini nel bosco di Roncobello che ci invita a osservare il cielo, ad ascoltare il cielo e le sue trasformazioni, i suoi movimenti circolari.

Lo ritroviamo nella danza che Cecilia Bengolea ha immaginato per il lanificio e canapificio nazionale di Villa d'Alme , Spin and Break Free. È una danza che si riferisce anche a quella circolarità del telaio del lino e della canapa che all'interno di questa azienda storica della bergamasca viene lavorato.

In GAMeC invece presentiamo la mostra Mountain Forgets You di EX Andrea Cassi e Michele Versaci: una mostra che anticipa attraverso progetti, disegni, modelli quello che sarà il percorso di avvicinamento verso la realizzazione del Bivacco Frattini, una struttura che abbiamo immaginato come sede esterna della GAMeC che dovremmo essere in grado di installare più o meno entro la fine dell'estate. È una mostra che ha un contributo visivo e sonoro molto importante, è il progetto Thermocene realizzato da Giorgio Ferrero e Rodolfo Mongitore. È un film girato sulle Alpi Piemontesi dove EX ha già realizzato due bivacchi che possono essere in qualche modo immaginati come precedente del Bivacco Frattini.

Il tema dei cicli naturali lo ritroviamo all'interno del progetto di Julius von Bismarck per le miniere di Dossena. L'artista ha realizzato insieme ad alcuni collaboratori un sistema di linee orizzontali parallele che simula dal punto di vista visivo l'incisione storica, l'incisione settecentesca, l'incisione romantica. Uno spazio tridimensionale diventa appiattito attraverso questo sistema di linee. Siamo dentro la montagna: è l'idea anche di penetrare la montagna per cercare di coglierne il pensiero che è un po' l'origine di tutto il nostro percorso".

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I manifestanti per Gaza: "Speriamo si dia un segno per dire basta"

Roma, 7 giu. (askanews) - Oltre 300mila in piazza a Roma, secondo gli organizzatori, alla manifestazione per Gaza indetta da Pd, M5s e Avs. "Sono arrabbiata perché l'Ue non riesce a prendere decisioni certe, si va a campo libero, il governo non prende posizioni, fa affari con Israele e vende armi, noi vogliamo che la Palestina sia libera", dice una donna.

"Oggi parliamo di bambini trucidati, i bambini non sono terroristi" aggiunge un uomo. "Ci si sente malissimo, non si può assistere all'eccidio di 60mila persone di cui 20mila bambini, basta, in altri paesi le manifestazioni sono con milioni di persone, spero che oggi si dia un segno per dire basta e provare a trovare la pace" afferma un'altra manifestante.

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Pablo Trincia racconta le storie dell'Heritage Lab Italgas

Torino, 7 giu. (askanews) - In occasione di Archivissima, il festival dedicato alla promozione dei patrimoni conservati negli archivi, all'Heritage Lab Italgas di Torino il protagonista è Pablo Trincia. Il giornalista e autore televisivo, dopo un'accurata e approfondita ricerca, ha accompagnato il pubblico tra le storie racchiuse nell'Archivio Storico Italgas.

"Il meraviglioso archivio di Italgas nasconde delle vere e proprie piccole perle. Il progetto è molto stimolante: si tratta di andare a cercare delle storie dove non penseresti di trovarle: per esempio, in un verbale di un consiglio di amministrazione di centocinquanta anni fa. È stato interessante, una bella operazione da cui ho imparato molto".

Durante il suo intervento, Trincia ha proposto una riflessione sul ruolo degli archivi come strumenti per leggere il presente e come incubatori di futuri possibili.

"Gli archivi sono il mio lavoro: ogni volta che ricostruisco una storia, mi sento un animale da archivio. Sono ciò che rendono viva una storia e ti permettono di capire le dinamiche sociali o anche il linguaggio di una determinata epoca. Ma bisogna avere gli occhi per vederli, per guardarli. Non si può essere superficiali, occorre avere tanta curiosità. Anche perché in un archivio come questo, così denso di numeri e di dati amministrativi, trovare storie è complesso. Ma è una bella operazione, molto sfidante".

Ancora Trincia: "Mi hanno colpito in particolare le storie di due impiegate, una degli anni Trenta e una di fine anni Quaranta, perché ci ho visto umanità, sofferenza, speranza. Sono due storie che ho intercettato in pochissime righe, ma quelle persone mi è davvero sembrato di vederle".

Italgas, società leader in Europa nella distribuzione del gas, celebra così il valore di Heritage Lab, luogo di incontro fisico e virtuale e laboratorio di digitalizzazione che permette all'azienda di perpetuare il grande patrimonio storico del suo archivio e di condividerlo con la comunità e il territorio.

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