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Menopausa, sensibilizzare e conoscere

di TMNews mercoledì 19 febbraio 2025
3' di lettura

Milano, 19 feb. (askanews) - Vivere la menopausa nella maniera più naturale e migliore possibile. Questo uno degli obbiettivi di Astellas Pharma che, con il procinto di Fondazione Onda ETS, Società Italiana Ginecologia Terza Età (SIGITE) e Società Italiana Menopausa (SIM) ha presentato "Vampate in menopausa". Una campagna per sensibilizzare sui sintomi e per dare alle donne le chiavi giuste per gestire al meglio ogni tipo di situazione. E proprio questo il punto di partenza: sentire il proprio corpo, intercettarne il cambiamento ed essere pronti a parlarne per capire meglio la cura migliore possibile.

Abbiamo parlato con Raffaela Di Pace, Ginecologo e Dottore di ricerca in fisiopatologia della menopausa Humanitas San Pio X Milano:

"Con questa ricerca abbiamo voluto esplorare quali fosse la conoscenza ma soprattutto il vissuto delle donne rispetto a questa fase della vita che con l'aumentare della prospettiva della vita si è sempre più allungata e quindi una fase della vita che merita di essere vissuta con serenità, con consapevolezza e anche in ottica di prevenzione, perché quello che spesso le donne non sanno è che alcuni sintomi, alcuni campanelli come per esempio le vampate di calore che sono estremamente frequenti e ricorrenti sono anche un campanello d'allarme per alcuni rischi come il rischio cardiovascolare. Entrando in menopausa la donna perde quello che è lo straordinario scudo protettivo estrogenico e questo modifica il suo profilo di rischio. Noi vogliamo che la menopausa, il racconto della menopausa, passi attraverso una narrazione positiva di cambiamenti, di cambiamento anche di rischio cardiometabolico ma ad attenzionare, appunto come dicevo prima, con serenità e consapevolezza.

Un dato che ci ha molto interessato della nostra ricerca e che vorrei sottolineare è che le donne sebbene dichiarino di essere mediamente informate, anzi un'informazione medio alta chiedono maggior supporto da parte del medico, in particolare del ginecologo anche un coinvolgimento del medico di medicina generale e questo sono convinta che potrebbe realmente contribuire per le donne a vivere con maggior soddisfazione e serenità questo periodo della vita oggi come qualità della vita domani anche in termini di invecchiamento attivo in salute".

Informazione essenziale, come emerge anche dai dati di Fondazione ONDA, che ha voluto indagare percezione e vissuti delle donne che vivono in menopausa.

È poi intervenuta Nicoletta Orthmann, Direttrice medico-scientifica Fondazione ONDA:

"Io credo che la menopausa oggi sia un momento fondamentale per la vita delle donne forse più di anni fa, intanto perché l'allungamento della vita media è fondamentale. Prima le donne non si preoccupavano tanto della menopausa perché avevano una vita che arrivava a 60 anni quindi passavano pochi anni in menopausa, oggi passano un terzo della loro vita questo vuol dire che se io voglio stare bene in una fase della mia vita che è ancora importante perché sono attiva dal punto di vista lavorativo, familiare oggi si parla tanto di donne schiacciate dagli impegni perché chi ha 50 anni ha lavoro, figli piccoli, genitori, quindi una vita impegnativa quindi se voglio stare bene e contemporaneamente se voglio porre le basi per quella che è una vecchiaia in salute io devo proprio agire a livello della menopausa quindi è un momento fondamentale, non è una malattia ma è un momento in cui la donna deve cambiare stile di vita prendersi un po' più cura di sé per poter invecchiare bene e stare bene in questa fascia di età".

E poi l'iniziativa per avvicinare anche gli uomini, per sentire di più il corpo delle donne. Ecco MenoVest, il primo e unico "simulatore di menopausa" per sperimentare le vampate di calore. Mettersi nei panni dell'altro, capirsi e conoscersi. Un passo importante e decisivo per stare vicino a ogni donna.

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Mancini (ANPAS): "Si investa in formazione"

Roma, 8 mag. - "Anpas si occupa da oltre 120 anni di soccorso sanitario in emergenza-urgenza ma anche di protezione civile: è un'organizzazione che aggrega circa 950 associazioni territoriali presenti da nord a sud del nostro Paese, all'interno delle quali sono ospitati circa 100.000 volontari, oltre 500.000 soci e un numero di lavoratori che si aggira intorno alle 5000 unità. Il lavoro consiste, da una parte, nell'assistenza di natura socio sanitaria alla popolazione e dall'altra, in educazione, formazione e sviluppo della cultura del soccorso". Lo ha detto Niccolò Mancini - Presidente ANPAS, nel corso di Largo Chigi, format tv di The Watcher Post. "L'Istat ci dice che il mondo del volontariato ha visto negli ultimi cinque anni un calo apparentemente consistente: io credo che il senso di civismo e di partecipazione dei nostri cittadini sia veramente molto sviluppato e lo constatiamo durante le grandi emergenze. Oggi dobbiamo lavorare su questo senso di responsabilità sociale che può essere ancora più efficace se convogliato verso forme di organizzazione che permettano di massimizzare gli interventi. Ed è su questo punto che c'è la necessità di politiche di regolamentazione che investano da un lato sulla formazione e sulla costruzione di competenze e dall'altro, nel dare omogeneità sul territorio in modo che si possa contare, in tutto il Paese, su soccorsi che siano omogenei", ha concluso Mancini.

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Soccorritori, Malavasi (Pd): definire standard nazionali formazione

Roma, 8 mag. - "La formazione è un tema cruciale per arrivare a definire e istituire il ruolo dei professionisti soccorritori e autisti soccorritori. Oggi il sistema di emergenza urgenza funziona bene e non va complicato, ma serve garantire uniformità ed equità, con professionisti che abbiano attestati validi su tutto il territorio nazionale, perché la formazione professionale è una competenza regionale e negli anni si sono create disuguaglianze che rischiano di minare la qualità del sistema odierno. I professionisti soccorritori e autisti soccorritori sono figure preziosissime che non operano solo su emergenza e urgenza, ma garantiscono anche servizi di welfare. Vanno assicurati quindi percorsi formativi vincolati a una standardizzazione nazionale (senza annullare la competenza regionale sulla materia) con ore di formazione e tirocinio sotto cui non si può scendere, per garantire equità e uniformità del percorso formativo. In sostanza vanno garantiti livelli essenziali di formazione, come condizione per potenziare e qualificare ulteriormente un sistema già oggi di eccellenza". Lo ha detto Ilenia Malavasi, deputata del Pd e membro della Commissione Affari Sociali a Largo Chigi, il format in Onda su Urania Tv. Malavasi ha aggiunto che il sistema di soccorso non deve avere disomogeneità ed essere presente in modo equo e diffuso. "I soccorritori e gli autisti soccorritori sono attori di un sistema allargato a cui va garantito un contratto di lavoro e un'indennità di servizio, riconoscendo il valore sociale dell'attività che svolgono quotidianamente verso gli altri". Sul riconoscimento ufficiale dei professionisti soccorritori ci sono in essere quattro proposte di legge, una a firma di Ilenia Malavasi che sottolinea: "Abbiamo bisogno di unire le proposte per arrivare a testo condiviso in modo laico, dando dignità a tutte le proposte in campo e prendendone le parti migliori".

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L'Ottocento e Novecento bolognese in mostra da Fondantico

Bologna, 8 mag. (askanews) - Centoventi opere di artisti bolognesi attraverso due secoli: la galleria Fondantico presenta proprio nel capoluogo emiliano la nuova mostra annuale dedicata agli artisti locali: "Ottocento e Novecento bolognese - Da Antonio Basoli a Ugo Guidi".

A presentare ad askanews il filo rosso del racconto espositivo è Edoardo Battistini di Fondantico. "Un percorso artistico bolognese - ci ha detto - che però è sempre stato legato ai percorsi artistici nazionali quindi l'800-900 bolognese è pienamente in regola con i grandi movimenti artistici di quel periodo in Italia e in Europa e però è movimento che io chiamo anarchico, nel senso che i pittori bolognesi sono sempre stati molto autonomi e non si sono mai legati più di tanto a questi movimenti nazionali e hanno anzi costruito una pittura estremamente libertina, estremamente autonoma e caratteristica sicuramente".

L'esposizione parte dai lavori del vedutista di inizio Ottocento Antonio Basoli, che in qualche modo ha rappresentato per Bologna ciò che Vanvitelli è stato per Roma e Bellotto per Venezia. Sono poi esposte opere veriste, naturaliste, del gruppo Goupil, fino ad arrivare a Simbolismo e soprattutto al periodo della Secessione bolognese. "Poi - ha aggiunto Battistini - andiamo avanti con il Novecento storico con delle incisioni di Giorgio Morandi, con Pompilio Mandelli o Ilario Rossi, pittori che dopo Morandi sono stati completamente eclissati ma che comunque per la città rappresentano tanto".

Il percorso della mostra, aperta al pubblico fino all'8 giugno, si chiude con Guidi, l'artista che ha saputo rappresentare il gusto della borghesia bolognese del Dopoguerra.

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Newark si ribella alla nuova prigione anti-immigrati di Trump

Roma, 8 mag. (askanews) - Un mega centro di detenzione da 1000 posti letto per migranti, voluto da Donald Trump come parte della sua guerra anti-immigrazione: è entrato in funzione a Newark, nello stato del New Jersey, ma le autorità della città di 300.000 abitanti vicinissima a New York dicono che è illegale, perché è stato istituito senza rispettare la legislazione locale sulle licenze urbanistiche e le ispezioni necessarie.

E il sindaco di Newark, il democratico Ras Baraka, ha deciso di metterci la faccia: "Siamo su un piano inclinato, e scivoloso. Se permettiamo a queste persone di farla franca, chiunque potrà venire in città e dire: 'Oh, non ci serve un permesso di occupazione. Non ci serve questo o quello. A loro non è servito. E se un tribunale dovesse permetterlo, allora tanto vale dire che tutte le leggi che abbiamo sono nulle e invalide, perché chiunque può fare quello che vuole"

Alla fine di febbraio, l'Agenzia federale di polizia dell'immigrazione e delle dogane (Immigration and Customs enforcement) ha assegnato al Geo Group, un gruppo privato di servizi carcerari, un contratto di 15 anni da un miliardo di dollari per trasformare il sito di Delaney Hall, vicino all'aeroporto di Newark, in un grande centro di detenzione per migranti. Baraka e la sua amministrazione hanno fatto causa all'Ice per mancanza delle autorizzazioni e ispezioni pubbliche necessarie, e insieme a funzionari municipali e gruppi di cittadini hanno organizzato una protesta davanti al centro di detenzione.

"È solo barbarie, il Far West più selvaggio, e non ne abbiamo bisogno. E poi, certo, siamo contrari alla loro politica. Ci opponiamo a questa politica di immigrazione - non voglio nemmeno chiamarla politica di immigrazione perché non è una vera politica, è solo 'faremo quello che ci pare, a chiunque vogliamo farlo'"

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