CATEGORIE

"Non stiamo meglio di Gaza": il dramma dei campi in Cisgiordania

di TMNews mercoledì 26 febbraio 2025
1' di lettura

Milano, 26 feb. (askanews) - Guardati a vista dai soldati israeliani, alcuni palestinesi sfidano la sorte pur di recuperare i loro beni personali. I campi profughi della Cisgiordania sono presidiati, i bulldozer in azione. "Non stiamo molto meglio della gente di Gaza", dice Amal, che ha dovuto lasciare il campo di Nur Shams nella Cisgiordania occupata a causa delle operazioni dell'esercito israeliano.

Ora sta tornando per recuperare i suoi averi dopo che i residenti del campo hanno ricevuto avvisi di demolizione.

"Se Dio vuole torneremo al campo, anche se dovremo vivere in una tenda", ha aggiunto Amal. "Sono venuta a prendere i miei averi più importanti e ho visto la casa avvolta nelle fiamme, nessuno è riuscito a entrare e a controllare per dirmi com'era la situazione all'interno", ha detto Maysar Chehadeh, anche lei residente nel campo.

Israele ha comunicato domenica che le sue truppe rimarranno per molti mesi nei campi profughi evacuati nella Cisgiordania settentrionale - Jenin, Tulkarem e Nur Shams - con l'obiettivo di "impedire il ritorno dei residenti e la rinascita del terrorismo".

Il gruppo militante Jihad islamica ha affermato che le evacuazioni di massa e il primo schieramento di carri armati israeliani nel territorio dall'inizio degli anni 2000 "confermano i piani dell'occupazione di annettere la Cisgiordania con la forza".

tag

Ti potrebbero interessare

Strage a Damasco: attentato suicida in chiesa, vittime e feriti

Damasco, 22 giu. (askanews) - Una forte esplosione è avvenuta a Damasco nel quartiere di Dweila. Si sarebbe trattato di un attentato dinamitardo avvenuto all'interno di una chiesa cristiana che avrebbe provocato un numero imprecisato di vittime e feriti. La protezione civile è intervenuta all'interno della chiesa di Sant'Elia a Damasco per portare soccorso dopo che i media statali siriani hanno riportato la notizia di un attacco suicida. Incerta la matrice dell'attentato.

TMNews

Manifestazione a Rabat in solidarietà con i palestinesi

Rabat, 22 giu. (askanews) - Centinaia di manifestanti hanno marciato lungo una delle principali arterie del centro di Rabat, sventolando bandiere palestinesi e marocchine, denunciando gli attacchi statunitensi contro l'Iran. "L'obiettivo dei sionisti nell'attaccare Gaza, cioè l'intera Palestina, e nell'attaccare Siria, Libano e, di recente, l'Iran, è il vero volto dei sionisti; i sionisti dichiarano di volere l'intera regione", afferma Abdelhafid Sriti, coordinatore del Gruppo d'Azione Nazionale per la Palestina.

TMNews

A Gaza la reazione agli attacchi americani in Iran: "Era prevedibile"

Khan Yunis, 22 giu. (askanews) - Gli abitanti di Khan Yunis, nella città meridionale di Gaza, affermano di aspettarsi che gli Stati Uniti colpissero i siti nucleari iraniani perché "gli Stati Uniti d'America sono partner di Israele in tutte le sue aggressioni e guerre", secondo Thatb al-Amur, e "perché America e Israele vivono del sangue arabo e islamico in Medio Oriente", afferma Ahmed Abu Hashem. L'intervento del presidente statunitense Donald Trump minaccia di aggravare drasticamente il conflitto, dopo che Israele ha lanciato la scorsa settimana una campagna di bombardamenti senza precedenti contro l'Iran, con Teheran che ha promesso di reagire se Washington si fosse unita.

TMNews

Mezzaluna rossa iraniana: raid usa non hanno provocato vittime

Teheran, 22 giu. (askanews) - Gli attacchi statunitensi non hanno causato vittime, ha dichiarato il capo della Mezzaluna Rossa iraniana, Pir Hossein Kolivand. "Fortunatamente, non ci sono state vittime. Ci sono stati alcuni feriti, la maggior parte dei quali sono stati dimessi", ha dichiarato, secondo la televisione di stato precisando che non hanno avuto fughe di radiazioni.

TMNews