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Christian Traviglia (Ceo IDNTT): perché ho scelto la Svizzera

di TMNews mercoledì 26 febbraio 2025
2' di lettura

Milano, 26 feb. (askanews) - Christian Traviglia, fondatore e amministratore delegato di IDNTT, parla con Askanews della sua scelta di insediare insediare all'estero, in Svizzera, la sua azienda, in occasione della presentazione a Milano del Piano Industriale 2025-2027.

"Sono Cristian Traviglia, sono il founder e il CEO di IDNTT. IDNTT è un'azienda quotata al mercato italiano e al mercato di Francoforte. Noi siamo una high-tech content factory, che è un po' un'evoluzione della MarTech, quindi aziende che usano tecnologia nel marketing. Produciamo contenuti di comunicazione che sono tutti quei contenuti che servono poi alle aziende per poter comunicare sui diversi canali media, ad esempio i social piuttosto che il sito web, ma anche canali tradizionali come può essere tutto ciò che è l'advertising all'interno del negozio".

"Io ho sempre abitato a Como - spiega Traviglia parlando della sua scelta di impiantare all'estero la sua attività imprenditoriale - quindi per me era facile pensare di poter costruire qualcosa oltre confine, soprattutto perché volevamo creare un gruppo che fosse già di natura internazionale. Noi oggi abbiamo circa il 50% del fatturato che viene fatto all'estero e soprattutto abbiamo otto sedi distribuite all'estero. Tutto partendo ovviamente dalla Svizzera. Questo perché era più facile se vogliamo fare impresa, soprattutto da un punto di vista burocratico e normativo rispetto invece all'Italia".

In Svizzera, ,"è tutto molto più veloce - aggiunge - anche perché il Paese è un Paese molto piccolo, quindi anche il sistema, la pubblica amministrazione è molto più celere rispetto a alla pubblica amministrazione italiana e sicuramente anche una facilità nel poter creare anche relazioni internazionali perché la Svizzera era sempre stata percepita come un'azienda, diciamo, neutra nel creare poi relazioni con Stati esteri e quindi questo facilitava anche un po' tutto lo sviluppo poi del gruppo".

"E' vero che in Svizzera il costo del lavoro è più alto - prosegue Traviglia - però considerate che noi essendo un gruppo internazionale abbiamo tutto l'headquarter che cuba circa un quarantina di persone in Svizzera e poi abbiamo circa 200 persone invece che sono distribuite nel resto del mondo. Quindi il costo del lavoro in Svizzera è sicuramente un problema, però si riesce ad attingere a delle competenze di alto livello, grazie proprio al fatto che vengono ben remunerate".

La Svizzera - aggiunge - è al centro dell'Europa, quindi diventa tutto più facile per i nostri manager spostarsi ed arrivare in diverse location. Considerato che noi abbiamo una sede ovviamente in Italia, abbiamo una sede in Olanda, abbiamo una sede in Romania, abbiamo una sede in Spagna, insomma abbiamo diverse sedi, quindi essere al centro dell'Europa facilita un po' questo questo aspetto logistico. In più lo svizzero è già abituato a parlare quattro lingue. Pensate che noi all'interno dell'organizzazione parliamo 18 lingue, quindi c'è questa melting digitale che sicuramente trova un valore aggiunto nell'essere in Svizzera".

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