CATEGORIE

I curdi, i lutti e l'annuncio di Ocalan sulla tregua tra Pkk e Ankara

di TMNews giovedì 27 febbraio 2025
2' di lettura

Diyarbakir, 27 feb. (askanews) - A Diyarbakir, la più grande città a maggioranza curda, nel sud-est della Turchia, due famiglie in lutto tra migliaia di altre attendevano l'annuncio di una tregua tra il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) bandito e il governo di Ankara, per mettere fine a quattro decenni di guerriglia che ha provocato almeno 40.000 morti. Il fondatore e leader storico del PKK, Abdullah Ocalan, ha annunciato il 27 febbraio lo scioglimento del movimento armato e lo ha invitato a deporre le armi, in una dichiarazione letta dai deputati curdi che lo hanno visitato giovedì nella sua prigione al largo della costa di Istanbul dove è detenuto dal 1999.

Sehmuz Kaya, pensionato di 67 anni, ha perso suo figlio, ucciso nel nord dell'Iraq da combattenti curdi: "Sto ancora male in questo momento. Voglio dire, fa male. Perché tutte queste sofferenze? Queste persone - dice, riferendosi al PKK - non hanno scrupoli, né religione, né fede".

La ripresa del dialogo sostenuto dal presidente turco Erdogan con calan, è avvenuta nell'autunno scorso per offrire la speranza di una soluzione negoziata del conflitto.

Fahriye Cukur, 63 anni, ha invece perso la figlia di 17 anni, caduta nel 2016 sotto i proiettili dell'esercito turco.

"Ho perso mia figlia. Nessun altro dovrebbe perdere la propria. Nessun altro dovrebbe conoscere questo dolore. Non importa chi sia. Turco, curdo, circasso, laz, arabo, nessuno dovrebbe conoscere il dolore. Il dolore è difficile", ha affermato, ricordando che per 8 anni non sono riusciti a respirare, come se qualcuno li strozzasse, e che ora che c'è un cessate il fuoco, secondo lei tutti vogliono la pace.

"Se vogliono davvero la pace in Turchia - aggiunge il marito Mustafa Cukur - dovrebbero mettere da parte i loro interessi politici. Che sia il partito A, B , i curdi, i turchi, chiunque sia".

tag

Ti potrebbero interessare

I manifestanti per Gaza: "Speriamo si dia un segno per dire basta"

Roma, 7 giu. (askanews) - Oltre 300mila in piazza a Roma, secondo gli organizzatori, alla manifestazione per Gaza indetta da Pd, M5s e Avs. "Sono arrabbiata perché l'Ue non riesce a prendere decisioni certe, si va a campo libero, il governo non prende posizioni, fa affari con Israele e vende armi, noi vogliamo che la Palestina sia libera", dice una donna.

"Oggi parliamo di bambini trucidati, i bambini non sono terroristi" aggiunge un uomo. "Ci si sente malissimo, non si può assistere all'eccidio di 60mila persone di cui 20mila bambini, basta, in altri paesi le manifestazioni sono con milioni di persone, spero che oggi si dia un segno per dire basta e provare a trovare la pace" afferma un'altra manifestante.

TMNews

Pablo Trincia racconta le storie dell'Heritage Lab Italgas

Torino, 7 giu. (askanews) - In occasione di Archivissima, il festival dedicato alla promozione dei patrimoni conservati negli archivi, all'Heritage Lab Italgas di Torino il protagonista è Pablo Trincia. Il giornalista e autore televisivo, dopo un'accurata e approfondita ricerca, ha accompagnato il pubblico tra le storie racchiuse nell'Archivio Storico Italgas.

"Il meraviglioso archivio di Italgas nasconde delle vere e proprie piccole perle. Il progetto è molto stimolante: si tratta di andare a cercare delle storie dove non penseresti di trovarle: per esempio, in un verbale di un consiglio di amministrazione di centocinquanta anni fa. È stato interessante, una bella operazione da cui ho imparato molto".

Durante il suo intervento, Trincia ha proposto una riflessione sul ruolo degli archivi come strumenti per leggere il presente e come incubatori di futuri possibili.

"Gli archivi sono il mio lavoro: ogni volta che ricostruisco una storia, mi sento un animale da archivio. Sono ciò che rendono viva una storia e ti permettono di capire le dinamiche sociali o anche il linguaggio di una determinata epoca. Ma bisogna avere gli occhi per vederli, per guardarli. Non si può essere superficiali, occorre avere tanta curiosità. Anche perché in un archivio come questo, così denso di numeri e di dati amministrativi, trovare storie è complesso. Ma è una bella operazione, molto sfidante".

Ancora Trincia: "Mi hanno colpito in particolare le storie di due impiegate, una degli anni Trenta e una di fine anni Quaranta, perché ci ho visto umanità, sofferenza, speranza. Sono due storie che ho intercettato in pochissime righe, ma quelle persone mi è davvero sembrato di vederle".

Italgas, società leader in Europa nella distribuzione del gas, celebra così il valore di Heritage Lab, luogo di incontro fisico e virtuale e laboratorio di digitalizzazione che permette all'azienda di perpetuare il grande patrimonio storico del suo archivio e di condividerlo con la comunità e il territorio.

TMNews

Migliaia al corteo per Gaza: qui l'Italia che non tace. Stop massacro

Roma, 7 giu. (askanews) - Migliaia di persone, oltre 300mila secondo gli organizzatori, alla manifestazione per Gaza a Roma promossa da Pd, Avs e M5S. Imponente il piano di sicurezza messo in campo. Un corteo pacifico partito da piazza Vittorio e arrivato in piazza San Giovanni, con gli interventi dei leader delle forze politiche che hanno promosso la mobilitazione, che hanno parlato di una piazza "molto unitaria e inclusiva", accusando il governo di restare in silenzio davanti all'orrore a Gaza.

Elly Schlein e Giuseppe Conte: "Questa è un'altra Italia - ha detto la segretaria del Pd - un'Italia che non tace come fa il governo Meloni, è un'Italia che invece vuole la pace". "Questa è la piazza dell'umanità contro uno sterminio sistematico che va avanti da 20 mesi con tanti governi, a partire da quello italiano, che stanno facendo finta di non vedere e ancora oggi balbettano" ha aggiunto Conte.

Fratoianni e Bonelli: "A Roma oggi una enorme manifestazione, un'oceanica risposta di popolo". "Siamo qui in piazza perché vogliamo trasformare l'Italia in un presidio di umanità contro l'orrore di Gaza".

In piazza, tra grandi bandiere palestinesi, delle forze politiche organizzatrici del corteo e della pace, slogan come "Palestina libera", striscioni con scritto "Stop al genocidio di Gaza" e "Basta massacro" e dei finti bambini morti avvolti in lenzuola bianche, anche Klaus Davi con una bandiera arcobaleno con la stella di David e una bandiera israeliana.

TMNews

"Milarepa", Murray Abraham: oggi soldi per armi ma no per cibo e arte

Roma, 7 giu. (askanews) - Murray Abraham, l'attore premio Oscar per il ruolo di Salieri in "Amadeus", recentemente nominato ai Golden Globe per "The White Lotus", è uno degli interpreti del film italiano "Milarepa", diretto da Louis Nero, nei cinema dal 19 giugno. Il regista torinese ha lavorato con un cast internazionale, composto fra gli altri da Isabell Allen, Harvey Keitel, Angela Molina, per raccontare una storia ambientata in un mondo post-apocalittico. Protagonista è Mila, una dodicenne, devastata dall'uccisione di suo padre e spinta dalla madre a imparare le arti magiche per mettere in atto una vendetta. Dopo averla portata a termine, però, inizierà un lungo, complesso e faticoso viaggio per redimersi dalle malvagità che ha commesso.

"La protagonista di questo film è una giovane donna, con uno spirito indipendente, giovane. Io sono anziano, ho 85 anni, e solo ora penso di aver iniziato la mia redenzione, mi ci è voluto moltissimo tempo. Lei riesce a farlo da giovane, spero sia un esempio per i giovani, far capire che c'è sempre possibilità di redenzione, speranza, umanità".

Il film è ambientato in un mondo distrutto da ignoranza, guerre, in cui regna l'avidità e lo spirito di vendetta. Qualcosa che, secondo Mr. Abraham, ci ricorda molto il mondo di oggi. "Un'altra cosa che mi è piaciuta di questo film è che mostra un perfetto parallelismo con il nostro mondo, che oggi può essere distrutto dalle armi nucleari. Ma la differenza è un'altra: può essere veramente la fine dell'umanità? Ne continuiamo a parlare ma sembra che nessuno voglia fare niente per evitarla. Purtroppo si continuano a spendere soldi per gli armamenti, invece che in cibo e in arte".

TMNews