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Da Almirall nuovo anticorpo monoclonale contro dermatite atopica

di TMNews mercoledì 5 marzo 2025
3' di lettura

Milano, 5 mar. (askanews) - La dermatite atopica è un'infiammazione cronica della pelle caratterizzata da prurito intenso, dolore cutaneo e ricorrenti riacutizzazioni, che si manifesta con chiazze rosse o bruno-rosate, secchezza, screpolature e desquamazione della pelle. "E' una malattia che può iniziare a qualsiasi età, è un eczema in fase acuta vescicolare, in fase cronica squamoso, che ha la caratteristica di essere nel corpo bilaterale simmetrico" afferma Giampiero Girolomoni, professore ordinario di Dermatologia all'Università di Verona, spiegando che si tratta di "una malattia che ha un grosso impatto sulla qualità della vita dei pazienti nelle forme moderate gravi sia per l'aspetto che conferisce al soggetto perché è un aspetto sofferente, per l'aspetto che la pelle malata, ma soprattutto per il prurito intenso che impedisce di dormire. Si aggrava durante la notte il paziente non dorme, non dormendo il giorno dopo non riesce a lavorare, non riesce a studiare".

Questa patologia debilitante, che in Italia affligge circa 4 milioni di persone adulte, è in crescita in tutto il mondo: nei Paesi a basso e medio reddito l'incidenza varia dal 15 al 20% nei bambini e dal 2 al 7% negli adulti. In Europa ne soffre quasi il 5% della popolazione adulta e le stime per il 2026 prevedono più di 5 milioni di pazienti affetti da dermatite atopica in forma da moderata a severa. "E' una malattia molto importante, estremamente frequente, non sappiamo perché negli ultimi dieci anni è così aumentata la frequenza, noi sospettiamo che sia legata all'inquinamento ambientale, non può essere per motivi genetici" prosegue il professor Girolomoni, aggiungendo che "abbiamo studi fatti in Italia da noi stessi e in altri Paesi che l'inquinamento è un fattore favorevole allo sviluppo della malattia e che aumenta il prurito nella pelle".

Per contrastarla, l'azienda farmaceutica spagnola Almirall ha lanciato Lebrikizumab, farmaco indicato per il trattamento della dermatite atopica da moderata a severa negli adulti e negli adolescenti. "E' un anticorpo monoclonale che agisce bloccando una sostanza che è l'interleuchina 13. Questa sostanza è chiave nella patogenesi, nell'origine della malattia, della dermatite atopica e nel prurito" precisa Girolomoni, evidenziando che "il farmaco è efficace, come dimostro in studi di fase tre. è indicato sia nell'adulto che nell'adolescente al momento ma sono in corso studi per avere l'autorizzazione anche nel bambino. È un farmaco efficace e molto sicuro - conclude - in quanto non è richiesto a fare esami prima, durante o dopo per il monitoraggio della terapia come c'è invece con altri farmaci, si tratta di somministrazioni sottocutanee inizialmente più frequenti e poi dopo mensili quindi piuttosto comodo nella somministrazione".

La dermatologia è in continua evoluzione grazie al lavoro di ricerca e innovazione che hanno portato ad una nuova generazione di farmaci biotecnologici come Lebrikizumab che hanno un impatto determinante sui pazienti e sui loro cari ma anche sul sistema sanitario nazionale. "Per Almirall questa è un'occasione molto importante infatti, abbiamo appena festeggiato gli ottant'anni dalla fondazione e in questo contesto in Italia quest'anno abbiamo la possibilità di avere il rimborso di questo farmaco che completa quello che è il portfolio della dermatologia di Almirall" dichiarata il General Manager dell'azienda, Marco Caraglia, mettendo in risalto che "negli ultimi dieci anni c'è stato un progressivo impegno dell'azienda in questa direzione che ha fatto sì che abbiamo portato ai pazienti e alla comunità scientifica nuove soluzioni terapeutiche e l'ultima, quella di portare appunto Lebrikizumab col rimborso, rappresenta un ulteriore passo in questa direzione". "Anche in termini di R&D stiamo lavorando per portare nuove soluzioni terapeutiche in linea con quella che è la nostra mission di trasformare la vita dei pazienti e di supportare la collaborazione con la comunità scientifica" spiega Caraglia, concludendo che "per noi questo è una fonte d'orgoglio come azienda che si prefigge di essere un'azienda di riferimento nel panorama dermatologico internazionale".

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Nel 2024, Una Boccata d'Arte ha raggiunto un importante traguardo: la realizzazione di 100 progetti complessivi, firmati da 100 artisti in 100 borghi italiani. La mostra "Dove non sono mai stato, la sono" fino al 6 luglio 2025 presso Fondazione Elpis a Milano racconta questa esperienza quinquennale attraverso un allestimento che restituisce l'importanza delle reti territoriali sviluppate nel corso di questi anni.

In occasione della conferenza stampa, la Presidente Marina Nissim ha illustrato ad Askanews il progetto: "Oggi siamo qui a presentare la sesta edizione di Una Boccata d'Arte, un progetto che nasce nel 2020. I giovani artisti vengono portati in 20 borghi ogni anno, un borgo per regione, e sono invitati a dialogare, a avere un momento di incontro e a lavorare all'interno del borgo. È un evento prettamente partecipativo, di condivisione, di scambio, di riflessione e di rigenerazione.

In questo spazio, che è lo spazio a Milano di Fondazione Elpis, abbiamo oggi una mostra che vuole documentare i primi cinque anni di Una Boccata d'Arte. Abbiamo delle opere di alcuni artisti che hanno presentato il loro lavoro sul territorio e soprattutto la mostra vuol far capire la dimensione e l'importanza di questo progetto. In cinque anni, avendo già toccato cento borghi, siamo riusciti a lasciare 40 opere permanenti sul territorio e questo vuol dire che questo segnale, questa scintilla, questo progetto temporaneo in realtà ha lasciato una testimonianza permanente e questa è lamia più grande soddisfazione". Ad ogni edizione, Una Boccata d'Arte acquisisce sempre maggior consapevolezza rispetto alla necessita di dare vita a opere e progetti in cui le comunitàpossano riconoscersi: sono tanti gli artisti che hanno lavorato sulle memorie preesistenti o sulla definizione di nuove occasioni di aggregazione, in molti casi mettendo in campo le proprie identità culturali d'origine.

Dal 28 giugno al 28 settembre 2025 la sesta edizione coinvolge borghi, in un'espansione del progetto verso spazi in disuso, luoghi di aggregazione dimenticati o ai margini del tessuto urbano. L'edizione 2025 si compone di interventi dalla spiccata valenza partecipativa e ambientale, in alcuni casi con opere pensate per restare come segni permanenti nei territori. I progetti nascono da ricerche approfondite sul campo grazie alla mediazione dei curatori regionali.

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Il regista 64enne mancava da un festival da anni; sette anni fa sulla Croisette era stato presentato il suo "Tre volti", in sua assenza, così come a Venezia nel 2022 dove "Gli orsi non esistono" vinse il premio speciale della giuria che non potè ritirare. Per lungo tempo è stato privato del passaporto e della libertà di viaggiare ma ora finalmente può accompagnare i suoi film che sono sempre apprezzati e rappresentano una voce libera.

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