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IA generativa, con IdentifAI a caccia di contenuti fake

di TMNews giovedì 6 marzo 2025
2' di lettura

Roma, 6 mar. (askanews) - Identificare l'origine di contenuti, spesso indistinguibili, come potenzialmente generati da sistemi di intelligenza artificiale. Come ormai è spesso cronaca. E' questa la mission di IdentifAI, startup innovativa con sede a Milano, che guarda al mercato europeo con voglia di crescere e in particolare al mondo dei media, così come a dello dell'alta dirigenza. Per evitare di raccontare come vere realtà che di vero non hanno nulla, identificando contenuti immagine e video generati artificialmente.

IdentifAI intende infatti fornire ad ogni individuo, cittadino, consumatore, decisore politico o aziendale, il potere di distinguere con chiarezza se ciò che osserva è frutto di un'intelligenza artificiale o di creatività umana. In tal modo vuole garantire che le tecnologie emergenti servano il bene comune e non diventino strumenti di destabilizzazione, anche grazie a tecnologie altrettanto efficaci in grado di limitare questi rischi.

Marco Ramilli, fondatore e presidente di IdentifAI ci racconta come:

"Oggi grazie all'intelligenza artificiale generativa è possibile creare un contenuto che è indistinguibile all'occhio umano, non riuscendo a capire se un'immagine, un video o anche un suono, una voce siano stati creati o generati. E sono elementi fondamentali per convincerci ad esempio a fare una determinata attività. Ed è dunque altrettanto fondamentale informare l'utente finale, perchè sappia distinguere. Avvisandolo di contenuti creati dall'IA quindi non reali. Qui entriamo in gioco noi".

E il raggio di applicazione è enorme, di fatto ovunque ci sia un'immagine da controllare:

"Dai documenti d'identità, alle truffe assicurative, o in termini di reputazione su contenuti creati per screditare, esempio nei confronti di un manager di un'azienda concorrente. Oggi le informazioni che prendiamo per decidere possono non essere di qualità, finte, mai esistite, leggermente modificate, Quindi tutti dovremmo avere strumenti per capire. Le Big Tech hanno lasciato a tutti di dire e raccontare la propria realtà e di modificarla a proprio piacere. Allora noi, manager, studenti, giornalisti dobbiamo avere grande responsabilità, i media devono mantenere alta l'attenzione usando la tecnologia per arrivare alla realtà".

Garanzia di risultati?

"L'IA è una scienza probabilistica quindi non ha certezze per definizione ma l'attività che noi facciamo è il reverse di questa attività probabilistica, li chiamiamo modelli degenerativi in contrasto con i modelli generativi che conosciamo. Sempre probabilistica, ma con un livello di accuratezza che a giugno 2024 per noi a livello internazionale era dell'88%. Oggi siamo molto vicini al 94%".

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La basilica era gremita di fedeli e il pontefice li ha salutati, benedicendoli.

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Nel 2024, Una Boccata d'Arte ha raggiunto un importante traguardo: la realizzazione di 100 progetti complessivi, firmati da 100 artisti in 100 borghi italiani. La mostra "Dove non sono mai stato, la sono" fino al 6 luglio 2025 presso Fondazione Elpis a Milano racconta questa esperienza quinquennale attraverso un allestimento che restituisce l'importanza delle reti territoriali sviluppate nel corso di questi anni.

In occasione della conferenza stampa, la Presidente Marina Nissim ha illustrato ad Askanews il progetto: "Oggi siamo qui a presentare la sesta edizione di Una Boccata d'Arte, un progetto che nasce nel 2020. I giovani artisti vengono portati in 20 borghi ogni anno, un borgo per regione, e sono invitati a dialogare, a avere un momento di incontro e a lavorare all'interno del borgo. È un evento prettamente partecipativo, di condivisione, di scambio, di riflessione e di rigenerazione.

In questo spazio, che è lo spazio a Milano di Fondazione Elpis, abbiamo oggi una mostra che vuole documentare i primi cinque anni di Una Boccata d'Arte. Abbiamo delle opere di alcuni artisti che hanno presentato il loro lavoro sul territorio e soprattutto la mostra vuol far capire la dimensione e l'importanza di questo progetto. In cinque anni, avendo già toccato cento borghi, siamo riusciti a lasciare 40 opere permanenti sul territorio e questo vuol dire che questo segnale, questa scintilla, questo progetto temporaneo in realtà ha lasciato una testimonianza permanente e questa è lamia più grande soddisfazione". Ad ogni edizione, Una Boccata d'Arte acquisisce sempre maggior consapevolezza rispetto alla necessita di dare vita a opere e progetti in cui le comunitàpossano riconoscersi: sono tanti gli artisti che hanno lavorato sulle memorie preesistenti o sulla definizione di nuove occasioni di aggregazione, in molti casi mettendo in campo le proprie identità culturali d'origine.

Dal 28 giugno al 28 settembre 2025 la sesta edizione coinvolge borghi, in un'espansione del progetto verso spazi in disuso, luoghi di aggregazione dimenticati o ai margini del tessuto urbano. L'edizione 2025 si compone di interventi dalla spiccata valenza partecipativa e ambientale, in alcuni casi con opere pensate per restare come segni permanenti nei territori. I progetti nascono da ricerche approfondite sul campo grazie alla mediazione dei curatori regionali.

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Il regista 64enne mancava da un festival da anni; sette anni fa sulla Croisette era stato presentato il suo "Tre volti", in sua assenza, così come a Venezia nel 2022 dove "Gli orsi non esistono" vinse il premio speciale della giuria che non potè ritirare. Per lungo tempo è stato privato del passaporto e della libertà di viaggiare ma ora finalmente può accompagnare i suoi film che sono sempre apprezzati e rappresentano una voce libera.

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