CATEGORIE

Draghi: frazionamento Ue su acquisti sistemi di difesa "è deleterio"

di TMNews martedì 18 marzo 2025
2' di lettura

Roma, 18 mar. (askanews) - Sulla difesa in Europa "occorre definire una catena di comando di livello superiore che coordini eserciti eterogenei per lingua, metodi, armamenti e che sia in grado di distaccarsi dalle priorità nazionali operando come sistema della difesa continentale". Lo ha affermato l'ex presidente del Consiglio italiano e della Bce, Mario Draghi, durante una audizione al Senato sul suo Rapporto sul futuro della competitività europea.

"Dal punto di vista industriale ed organizzativo questo vuol dire favorire le sinergie industriali europee concentrando gli sviluppi su piattaforme militari comuni (aerei, navi, mezzi terresti, satelliti) che consentano l'interoperabilità - ha detto - e riducano la dispersione e le attuali sovrapposizioni nelle produzioni degli Stati membri. Nelle ultime settimane, la Commissione ha dato il via a un ingente piano di investimenti nella difesa dell'Europa".

In Europa il frazionamento delle procedure di acquisto di armamenti e sistemi di difesa "è deleterio: a fronte di investimenti complessivi comunque elevati, i Paesi europei alla fine acquistano gran parte delle piattaforme militari dagli Stati Uniti", ha rimarcato Draghi.

"Mentre si pianificano nuove risorse, occorrerebbe che l'attuale procurement europeo per la difesa, pari a circa 110 miliardi di euro nel 2023, fosse concentrato su poche piattaforme evolute invece che su numerose piattaforme nazionali, nessuna delle quali - ha detto - veramente competitiva perché essenzialmente dedicata ai mercati domestici".

"Tra il 2020 e il 2024, gli Stati Uniti hanno fornito il 65% dell'importazione di sistemi di difesa degli Stati Europei aderenti alla Nato. Nello stesso periodo - ha aggiunto - l'Italia ha importato circa il 30% dei suoi apparati di difesa dagli Stati Uniti".

"Se l'Europa decidesse di creare la sua difesa e di aumentare i propri investimenti superando l'attuale frazionamento, invece di ricorrere in maniera così massiccia alle importazioni, essa ne avrebbe certamente un maggior ritorno industriale, nonché un rapporto più equilibrato con l'alleato atlantico anche sul fronte economico. Questa grande trasformazione - ha detto - è in realtà necessaria non solo per le complessità geopolitiche cui stiamo assistendo, ma anche per via della rapidissima evoluzione della tecnologia che ha stravolto il concetto di difesa e di guerra".

tag

Ti potrebbero interessare

Israele, capo Idf: prepararsi a una campagna prolungata contro l'Iran

Roma, 20 giu. (askanews) - Il capo dell'esercito israeliano, Eyal Zamir, ha dichiarato che Israele deve essere "pronto a una campagna prolungata" contro l'Iran.

"Abbiamo intrapreso la campagna più complessa della nostra storia per eliminare una minaccia di tale portata, contro un tale nemico. Dobbiamo essere pronti per una campagna prolungata", ha detto Zamir in una dichiarazione video agli israeliani, aggiungendo che "la campagna non è finita. Anche se abbiamo ottenuto risultati significativi, ci aspettano ancora giorni difficili".

TMNews

Ucraina, Putin: non escludo di prendere Sumy

San Pietroburgo, 20 giu. (askanews) - La Russia non cerca una resa dell'Ucraina, ma un riconoscimento della situazione sul terreno: lo ha affermato il presidente russo, Vladimir Putin, intervenuto al Forum Economico di San Pietroburgo.

"Non è un proverbio, non è una parabola, ma una vecchia regola: dove mette piede un soldato russo, quello è nostro territorio" ha dichiarato Putin, secondo il quale Kiev si è rifiutata di negoziare perché l'Occidente era sicuro di poter trarre profitto dalla situazione attuale.

Putin ha inoltre affermato di non "escludere" che le sue forze prendano il controllo della città di Sumy, nell'ambito degli sforzi di creare una zona cuscinetto lungo il confine. "Non abbiamo l'obiettivo di prendere Sumy, ma in linea di principio non lo escludo", ha dichiarato.

TMNews

L'incontro dei ministri degli Esteri di Iran Francia, Germania e Gb

Ginevra, 20 giu. (askanews) - Nelle immagini girate dal ministero degli Esteri tedesco, l'inizio dell'incontro d'urgenza che si svolge a Ginevra, in Svizzera, per cercare una via d'uscita diplomatica dalla guerra tra Iran e Israele. All'incontro partecipa il ministro degli Esteri dell'Iran, Abbas Araghchi, e quelli di Germania, Francia e Gran Bretagna, rispettivamente Johann Wadephul, Jean-Noel Barrot e David Lammy. All'incontro è presente anche l'Alta rappresentante per la politica estera dell'Ue, Kaja Kallas, un formato negoziale ultraventennale sul mai risolto dossier del nucleare iraniano.

TMNews

Grossi: l'Aiea può garantire che l'Iran non abbia l'atomica

Roma, 20 giu. (askanews) - Le ispezioni dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica sarebbero in grado di garantire che l'Iran non possa sviluppare un'arma nucleare: lo ha affermato il Direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi, intervenuto alla riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza dell'Onu.

"Una soluzione diplomatica è a portata di mano se c'è la necessaria volontà politica. Sono stati discussi gli elementi per un accordo. L'Aiea può garantire, attraverso un sistema di ispezioni a tenuta stagna, che in Iran non verranno sviluppate armi nucleari", ha concluso.

TMNews