CATEGORIE

Cibo, prevenzione e qualità della vita: congresso internazionale a Roma

di TMNews mercoledì 26 marzo 2025
2' di lettura

Roma, 26 mar. (askanews) - Cibo, medicina e salute pubblica. Sono questi gli argomenti al centro del congresso internazionale 'Lyfestyle, diet, wine & health' in programma fino al 28 marzo a Roma. Un grande evento per riflettere su nutrizione, prevenzione delle malattie e qualità dell'esistenza.

Il professor Attilio Giacosa, presidente dell'Irvas - l'Istituto per la ricerca sul vino e la salute, ha spiegato: "Lo stile di vita vuol dire innanzitutto il comportamento alimentare, a tavola, inclusa anche l'assunzione di un buon bicchiere di vino. Lo stile di vita dei mediterranei, cioè la dieta mediterranea, è un qualche cosa di estremamente importante che già da molto tempo risulta esser correlato con la salute, l'allungamento della vita, la riduzione delle malattie cardivascolari e tumori. Quello che in questi giorni si discute è il significato nuovo, quali sono le nuove evidenze su questa correlazione. Qui discuteremo proprio del come la dieta mediterranea sia in grado di influenzare la salute, attraverso il concetto di epigenetica. Vale a dire come alcuni aspetti di questo comportamento, incluso l'utilizzo di un bicchiere di vino, siano in grado di accendere e spegnere quegli interruttori genetici che sono in grado di favorire la salute".

L'obiettivo di tutte le ricerche è far stare bene, non consumare. L'approccio alla nutrizione deve essere basato su quanto accertato dalla scienza e non suggerito dalle mode.

Sandro Sartor, di 'Wine in Moderation' ha detto: "Il vino è stato parte ed è parte della dieta mediterranea da sempre. Quindi sicuramente ha un ruolo, nella tavola, in combinazione con i cibi. Naturalmente in modo moderato e responsabile. Ed ha anche un ruolo nella nostra cultura da sempre. La convivialità che il vino sa creare, la connessione che sa creare tra le persone non è da sottovalutare".

La soluzione proposta è quella della alimentazione equilibrata, dell'attività fisica regolare, della qualità del sonno e in alcuni casi della moderata restrizione calorica.

Sartor ha quindi aggiunto: "Noi pensiamo che la cultura sia tutto. Cosa intendo? L'educazione ad un consumo responsabile sia la modalità attraverso la quale la cultura del vino può stare e può continuare ad essere parte della nostra vita negli anni a venire. Viviamo in un mondo dove ci viene detto tutti i giorni quello che dobbiamo fare e quello che non dobbiamo fare. Crediamo che non vada bene così. Dobbiamo responsabilizzare le persone che dovranno imparare a comportarsi in un modo adeguato e responsabile. Compreso il bere vino in modo moderato e responsabile. Quindi la cultura e la formazione e non i divieti".

tag

Ti potrebbero interessare

I manifestanti per Gaza: "Speriamo si dia un segno per dire basta"

Roma, 7 giu. (askanews) - Oltre 300mila in piazza a Roma, secondo gli organizzatori, alla manifestazione per Gaza indetta da Pd, M5s e Avs. "Sono arrabbiata perché l'Ue non riesce a prendere decisioni certe, si va a campo libero, il governo non prende posizioni, fa affari con Israele e vende armi, noi vogliamo che la Palestina sia libera", dice una donna.

"Oggi parliamo di bambini trucidati, i bambini non sono terroristi" aggiunge un uomo. "Ci si sente malissimo, non si può assistere all'eccidio di 60mila persone di cui 20mila bambini, basta, in altri paesi le manifestazioni sono con milioni di persone, spero che oggi si dia un segno per dire basta e provare a trovare la pace" afferma un'altra manifestante.

TMNews

Pablo Trincia racconta le storie dell'Heritage Lab Italgas

Torino, 7 giu. (askanews) - In occasione di Archivissima, il festival dedicato alla promozione dei patrimoni conservati negli archivi, all'Heritage Lab Italgas di Torino il protagonista è Pablo Trincia. Il giornalista e autore televisivo, dopo un'accurata e approfondita ricerca, ha accompagnato il pubblico tra le storie racchiuse nell'Archivio Storico Italgas.

"Il meraviglioso archivio di Italgas nasconde delle vere e proprie piccole perle. Il progetto è molto stimolante: si tratta di andare a cercare delle storie dove non penseresti di trovarle: per esempio, in un verbale di un consiglio di amministrazione di centocinquanta anni fa. È stato interessante, una bella operazione da cui ho imparato molto".

Durante il suo intervento, Trincia ha proposto una riflessione sul ruolo degli archivi come strumenti per leggere il presente e come incubatori di futuri possibili.

"Gli archivi sono il mio lavoro: ogni volta che ricostruisco una storia, mi sento un animale da archivio. Sono ciò che rendono viva una storia e ti permettono di capire le dinamiche sociali o anche il linguaggio di una determinata epoca. Ma bisogna avere gli occhi per vederli, per guardarli. Non si può essere superficiali, occorre avere tanta curiosità. Anche perché in un archivio come questo, così denso di numeri e di dati amministrativi, trovare storie è complesso. Ma è una bella operazione, molto sfidante".

Ancora Trincia: "Mi hanno colpito in particolare le storie di due impiegate, una degli anni Trenta e una di fine anni Quaranta, perché ci ho visto umanità, sofferenza, speranza. Sono due storie che ho intercettato in pochissime righe, ma quelle persone mi è davvero sembrato di vederle".

Italgas, società leader in Europa nella distribuzione del gas, celebra così il valore di Heritage Lab, luogo di incontro fisico e virtuale e laboratorio di digitalizzazione che permette all'azienda di perpetuare il grande patrimonio storico del suo archivio e di condividerlo con la comunità e il territorio.

TMNews

Migliaia al corteo per Gaza: qui l'Italia che non tace. Stop massacro

Roma, 7 giu. (askanews) - Migliaia di persone, oltre 300mila secondo gli organizzatori, alla manifestazione per Gaza a Roma promossa da Pd, Avs e M5S. Imponente il piano di sicurezza messo in campo. Un corteo pacifico partito da piazza Vittorio e arrivato in piazza San Giovanni, con gli interventi dei leader delle forze politiche che hanno promosso la mobilitazione, che hanno parlato di una piazza "molto unitaria e inclusiva", accusando il governo di restare in silenzio davanti all'orrore a Gaza.

Elly Schlein e Giuseppe Conte: "Questa è un'altra Italia - ha detto la segretaria del Pd - un'Italia che non tace come fa il governo Meloni, è un'Italia che invece vuole la pace". "Questa è la piazza dell'umanità contro uno sterminio sistematico che va avanti da 20 mesi con tanti governi, a partire da quello italiano, che stanno facendo finta di non vedere e ancora oggi balbettano" ha aggiunto Conte.

Fratoianni e Bonelli: "A Roma oggi una enorme manifestazione, un'oceanica risposta di popolo". "Siamo qui in piazza perché vogliamo trasformare l'Italia in un presidio di umanità contro l'orrore di Gaza".

In piazza, tra grandi bandiere palestinesi, delle forze politiche organizzatrici del corteo e della pace, slogan come "Palestina libera", striscioni con scritto "Stop al genocidio di Gaza" e "Basta massacro" e dei finti bambini morti avvolti in lenzuola bianche, anche Klaus Davi con una bandiera arcobaleno con la stella di David e una bandiera israeliana.

TMNews

"Milarepa", Murray Abraham: oggi soldi per armi ma no per cibo e arte

Roma, 7 giu. (askanews) - Murray Abraham, l'attore premio Oscar per il ruolo di Salieri in "Amadeus", recentemente nominato ai Golden Globe per "The White Lotus", è uno degli interpreti del film italiano "Milarepa", diretto da Louis Nero, nei cinema dal 19 giugno. Il regista torinese ha lavorato con un cast internazionale, composto fra gli altri da Isabell Allen, Harvey Keitel, Angela Molina, per raccontare una storia ambientata in un mondo post-apocalittico. Protagonista è Mila, una dodicenne, devastata dall'uccisione di suo padre e spinta dalla madre a imparare le arti magiche per mettere in atto una vendetta. Dopo averla portata a termine, però, inizierà un lungo, complesso e faticoso viaggio per redimersi dalle malvagità che ha commesso.

"La protagonista di questo film è una giovane donna, con uno spirito indipendente, giovane. Io sono anziano, ho 85 anni, e solo ora penso di aver iniziato la mia redenzione, mi ci è voluto moltissimo tempo. Lei riesce a farlo da giovane, spero sia un esempio per i giovani, far capire che c'è sempre possibilità di redenzione, speranza, umanità".

Il film è ambientato in un mondo distrutto da ignoranza, guerre, in cui regna l'avidità e lo spirito di vendetta. Qualcosa che, secondo Mr. Abraham, ci ricorda molto il mondo di oggi. "Un'altra cosa che mi è piaciuta di questo film è che mostra un perfetto parallelismo con il nostro mondo, che oggi può essere distrutto dalle armi nucleari. Ma la differenza è un'altra: può essere veramente la fine dell'umanità? Ne continuiamo a parlare ma sembra che nessuno voglia fare niente per evitarla. Purtroppo si continuano a spendere soldi per gli armamenti, invece che in cibo e in arte".

TMNews