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A Roma la cerimonia per i 173 anni della Polizia con Giorgia Meloni

di TMNews giovedì 10 aprile 2025
2' di lettura

Roma, 10 apr. (askanews) - Festa a Roma in piazza del Popolo per i 173 anni della Polizia di Stato. Alla cerimonia solenne hanno preso parte tra gli altri i presidenti del Senato e della Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il capo della Polizia, Direttore generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani e altre cariche istituzionali.

Il presidente della Repubblica ha inviato un messaggio per ringraziare le donne e gli uomini della Polizia e ha conferito la Medaglia d'Oro al Merito Civile alla Bandiera del corpo: il loro "impegno per libertà e democrazia - ha detto - affonda le sue radici nel coraggio di quanti, anche a costo della vita, seppero scegliere la causa del rispetto della persona umana e della libertà nella lotta di Liberazione dal nazifascismo".

"'Esserci Sempre' non è solo uno slogan, è la vostra missione. E il nostro dovere è sostenervi, sempre" ha dichiarato la premier Giorgia Meloni, ricordando l'approvazione del nuovo Decreto Sicurezza, con cui, ha detto, "abbiamo rafforzato strumenti e tutele per le Forze dell'Ordine".

Oltre al conferimentio di medaglie e riconoscimenti, la festa è stata anche l'occasione per diffondere alcuni dati sull'attività operativa della Polizia. Tra questi, i 23 arresti per terrorismo internazionale effettuati nel 2024, gli 82 rimpatrii di soggetti ritenuti pericolosi per la sicurezza dello Stato, e gli oltre 25mila provvedimenti di espulsione e allontanamento dal territorio nazionale nei confronti di cittadini stranieri e comunitari. Oltre 4,3 milioni di chiamate al numero di emergenza, una ogni 7 secondi, e più di un milione e 200mila interventi delle Volanti; 1.542, inoltre, gli arresti per mafia lo scorso anno.

La festa della Polizia continua dall'11 al 13 aprile al Villaggio della Legalità a piazza del Popolo con stand, dimostrazioni, incontri e esibizioni aperte al pubblico di tutte le età, con un'attenzione ai giovani e alla prevenzione.

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Dati e AI, la nuova infrastruttura strategica delle imprese

Milano, 16 dic. (askanews) - Nel mondo aziendale cresce la consapevolezza che i dati sono diventati una vera infrastruttura strategica. È il messaggio centrale del nuovo White Paper firmato BIP e Salesforce.

Ma la prima sfida è culturale. Molte imprese italiane hanno dati sparsi, duplicati, spesso poco affidabili. Qual è il primo passo per trasformare informazioni disordinate in uno strumento decisionale davvero utile? "La capacità di individuare in mezzo a molti dati all'interno dell'azienda, di individuare quello che veramente serve ed è utile all'azienda stessa è una cosa che si ottiene con l'esperienza - afferma Ennio Favarato, responsabile Centro d'eccellenza Bip Customer Platform -. Solo che se aspettassimo l'esperienza di tutti, prima che vengono i capelli grigi, i dati diventano vecchi. Quindi è necessario avere un metodo. Il metodo si basa sull'identificazione dei KPI di risultato e KPI su cui posso intervenire e prendere le decisioni. Facendo questo, identificando quindi gli obiettivi con questi KPI diventa più facile identificare le fonti e strutturarle al meglio".

Un secondo nodo riguarda l'adozione delle tecnologie da parte delle persone. Qual è l'errore più frequente che le aziende commettono quando provano a far "entrare" l'AI nel lavoro di tutti i giorni? "L'errore - prosegue - intanto è non prendere in considerazione l'individuo come punto di partenza di ogni cambiamento. È necessario farlo perché nell'adottare nuove metodologie bisogna strutturare innanzitutto il perché e farlo come individuo. Quindi la metodologia è il primo veicolo su cui puoi far atterrare il motivo di un cambiamento. Molto spesso manca questo, cioè manca l'idea nuova, manca il nuovo modello, mancano nuove metodologie che possono essere abbracciati dagli individui".

Al centro del documento c'è poi il tema dell'integrazione in tempo reale: senza sistemi che dialogano, ogni reparto rischia di lavorare su una versione diversa della realtà. "Avere per le aziende a disposizione dati aggiornati in tempo reale diventa fondamentale per poter implementare soluzioni che siano pervasive, efficaci anche in termini di raggiungere poi la clientela - spiega Davide Andreoni, Senior Vice President di Salesforce e responsabile per MuleSoft - Due esempi diversi tra loro: Uno può essere nel mondo retail il fatto di mettere a disposizione delle aziende dati aggiornati sul comportamento degli utenti che raggiungono il brand su touch point differenticonsente all'azienda di veicolare investimenti, comunicazione, marketing per creare delle esperienze che siano ritagliate su misura per il consumatore che quindi le percepisce effettivamente come un servizio estremamente personalizzato".

L'automazione entra nei processi quotidiani. L'AI applicata alle attività più semplici libera tempo, riduce gli errori e accelera il lavoro già nel primo anno. La trasformazione digitale prende forma quando dati, persone e piattaforme si tengono insieme. È lì che nasce il vantaggio competitivo, basato su informazioni affidabili e quindi su decisioni fondate e rapide.

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A Napoli 33 fotografie di Mario Amura che celebrano il Capodanno

Napoli, 16 dic. (askanews) - Una mostra che celebra il Capodanno dei napoletani e che chiude il ciclo di sviluppo della Casa delle Tecnologie Emergenti. E' 'Napoli Explosion Rap', l'esposizione di 33 opere di Mario Amura, allestita nelle restaurate stanze del Real Albergo dei Poveri di Napoli, un tempo dedicate alle attività maschili .

"Napoli Explosion - ha spiegato Mario Amura, visual artist e fotografo - è un progetto a cui lavoro da 15 anni e, di fatto, ha l'ambizione di immortalare questa festa di luci e colori che i napoletani inscenano la notte di Capodanno quasi a volere sfidare, per potenza, l'eruzione del Vesuvio, il loro simbolo. Sono opere fotografiche, sono fotografie di fatto e in un momento nel quale con l'intelligenza artificiale sembra che tutto possa essere riprodotto, spero che la fotografia, queste fotografie, possano continuare a emozionare con la realtà".

A curare la mostra Sylvain Bellenger, storico dell'arte ed ex direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, che nel 2023 aveva portato a Napoli la prima esposizione di Amura nel Cellaio della Reggia.

"Questa fotografia blu viene da una fotografia fatta con macchina fotografica senza digitale, senza niente dell'intelligenza artificiale da un artista che fa un reportage dei fuochi d'artificio di Napoli a Capodanno da 15 anni, ogni anno va sul monte Faito per fare queste fotografie. Lui - ha illustrato il curatore della mostra, Sylvain Bellenger - utilizza la macchina fotografica, l'inquadratura, poi il tempo di esposizione, il movimento della camera che utilizza un po' come il pennello del pittore, poi quando arriva la fotografia, che è buia, presa di notte, fa uscire i colori che sono contenuti: dal nero esce il blu, dal nero esce il viola, il rosso, i movimenti e siamo di fronte a una fotografia della luce. E' proprio la luce che è il tema di Mario Amura".

L'evento è prodotto dalla Casa delle Tecnologie Emergenti Infiniti Mondi del Comune di Napoli, con il patrocinio di Napoli 2500.

"E' una mostra che mette insieme una grande creatività artistica ma anche una capacità tecnologica. E' un po' il messaggio che - ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi - noi vogliamo rappresentare al nuovo Albergo dei Poveri, un luogo dove noi coniugheremo innovazione, tecnologia, arte, capacità espositiva e anche formazione per i nostri giovani, quindi, una mostra che rappresenta molto lo spirito di quello che sarà l'Albergo dei poveri alla fine di questi grandi progetti di restauro che stanno procedendo molto velocemente".

L'esposizione sarà visitabile fino all'8 marzo 2026.

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Salvini: politica si unisca per il ponte come per la metro di Roma

Roma, 16 dic. (askanews) - "Perché il Paese, e la politica di tutti i colori, si è unito per un'opera ambiziosa e costosa e la stessa politica altrove si divide. La metropolitana unisce, la galleria unisce, non c'è la galleria sovranista, la galleria europeista, la galleria atlantista e la galleria multipolare. C'è la galleria, c'è la metropolitana, c'è il treno": lo ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, durante la conferenza stampa di inaugurazione alla Metro C Colosseo, nuova fermata inaugurata assieme alla stazione di Porta Metronia a Roma, dopo 13 anni di lavori.

"Perché la stessa politica - lo dico al sindaco Gualtieri - non si unisce per tutte le opere pubbliche in Italia. Perché c'è una metropolitana che va bene e un ponte che va male, perché ci sono opere che uniscono e opere che dividono", ha aggiunto, sostenendo che "i romani e i milanesi, i torinesi e i napoletani hanno il diritto ad avere meno traffico, lo stesso diritto non ce l'hanno i siciliani".

"È un'opera ambiziosa, sì, è un'opera unica al mondo, sì, come questa fermata della metropolitana. Il sistema paese si è unito, anche se io so, ne ho parlato con il sindaco, che anche in questo caso c'è qualche parte del sistema paese che invece di agevolare complica la vita. Mettiamoci insieme", ha insistito nel suo breve intervento dal palco.

"Allora perché lo stesso sistema Paese, che rende l'Italia eccellente, e tutta la politica si sono uniti per un'opera ambiziosa, difficile e costosa, che serve, e la stessa politica altrove si divide?".

"Spero che tutti, dal tunnel del Brennero alla Tav e dal Mose di Venezia alla Napoli-Bari e al Ponte sullo Stretto, siano animati dalla stessa voglia di far crescere il Paese. Se lasciamo da parte le ideologie e le bandiere di partito e mettiamo opere a terra, opere incredibili, l'Italia non ha concorrenti al mondo", ha sottolineato.

"Nel '26, lo spirito della fermata Colosseo animi la politica in tutta Italia, io sono a disposizione, grazie e buon santo Natale a tutti", ha concluso.

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Capgemini ridisegna l'AI con metodo, etica e collaborazione

Milano, 16 dic. (askanews) - Nel cuore della trasformazione digitale, Capgemini continua a guidare le aziende verso un futuro in cui l'intelligenza artificiale non è solo tecnologia, ma valore concreto. Con un approccio strutturato e responsabile, la società mette al centro le persone, le competenze e l'innovazione. Abbiamo parlato con Francesco Fantazzini - Chief Technology Innovation Officer Capgemini Italia:

"Capgemini è azienda leader nella trasformazione digitale e dei propri clienti grazie a un approccio organico e industrializzato. Lo facciamo per tutte le tecnologie e anche per l'intelligenza artificiale. Nello specifico per questo ambito ci basiamo su quattro pilastri chiave. Il primo riguarda l'approccio metodologico e per fare questo utilizziamo un nostro framework che si chiama Resonance AI che ci consente di accompagnare i nostri clienti nelle AI adoption a prescindere da quali sia il loro livello di maturità su questo tema. Il secondo pilastro è quello che chiamiamo Human AI Chemistry, quindi la chimica che c'è nel rapporto uomo e intelligenza artificiale. Per noi l'intelligenza artificiale è un esoscheletro cognitivo quindi potenzia le capacità dell'uomo ma non si sostituisce ad esso. Il terzo pilastro invece è quello che riguarda l'ecosistema, le partnership. L'innovazione è un lavoro di squadra e per fare questo noi lavoriamo insieme a centri di ricerca universitari, partner tecnologici grandi, startup, per fare in modo di realizzare insieme dei prototipi sulle tecnologie più innovative del momento. Ultimo elemento, ultimo pilastro è quello che riguarda la sicurezza, la responsabilità e la fiducia proprio perché nei progetti ci sono dei potenziali rischi e noi utilizziamo delle linee guida molto rigorose per rispettare aspetti di sicurezza e responsabilità e trasparenza dei modelli".

Questa visione prende forma all'interno dell'Applied Innovation Exchange di Milano, dove l'AI Demo Corner consente di esplorare trend, sviluppare soluzioni, testare prototipi e costruire percorsi di innovazione sostenibile.

"L'AI Demo Corner si trova all'interno dell'AIE che è un acronimo che sta per Applied Innovation Exchange ed è il luogo dove portiamo l'innovazione ai nostri clienti attraverso un percorso strutturato in quattro fasi. La prima fase è quella che ci chiama Discover, quindi analizziamo tutti i trend di mercato e le tecnologie, ascoltiamo i bisogni dei nostri clienti e attraverso un framework strutturato riusciamo ad arrivare a coprire e individuare quali idee e con quali tecnologie possiamo realizzarle. La seconda fase è quella che si chiama Devise, quindi partendo dall'idea facciamo la prototipazione rapida, quindi realizziamo un MVP, un POC di quello che è stato pensato per toccare con mano il risultato. La terza fase è quella di Deploy, quindi portiamo in scala quello che abbiamo realizzato nel prototipo e portiamo del valore aggiunto reale nel business del nostro cliente fino ad arrivare alla fase di Sustain, che vuol dire una roadmap pluriannale per fare in modo che l'innovazione diventi parte del DNA dei nostri clienti".

In questo spazio opera anche Olivia, l'avatar AI di Capgemini che supporta team e clienti nella scelta delle demo più adatte e nella co-creazione delle soluzioni. Un ecosistema dove tecnologia, persone e processi si integrano per trasformare l'AI in valore reale. È così che Capgemini rende concreta l'innovazione.

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