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Tra musica e danze tradizionali, abiti azerbaigiani incantano Roma

di TMNews lunedì 14 aprile 2025
2' di lettura

Roma, 14 apr. (askanews) - Una serata evocativa, all'insegna di colori e suoni "intrisi" di storia. Il suggestivo scenario di Palazzo Brancaccio, dimora storica nel cuore di Roma, ha ospitato "L'incanto degli Abiti Tradizionali Azerbaigiani": un evento organizzato dal Centro Culturale dell'Azerbaigian insieme all'Ambasciata dell'Azerbaigian in Italia, la Camera di Commercio Italia-Azerbaigian e la Casa della Moda degli Abiti Tradizionali Azerbaigiani.

La serata, che ha visto una nutrita partecipazione, con la presenza dei membri del corpo diplomatico, rappresentanti del mondo dell'arte e della moda italiani, personalità pubbliche e amanti della cultura, è stata caratterizzata da una "prima" assoluta per il Belpaese: una sfilata di abiti tipici azerbaigiani, sia maschili sia femminili, di svariate fattezze e modelli e tutti accomunati dalla cura dell'esecuzione e dalla vivacità dei colori esibiti.

Oltre agli abiti, tutti realizzati a mano e selezionati dalla collezione della Casa Nazionale degli Abiti di Baku, il pubblico ha potuto ammirare l'esecuzione di danze azerbaigiane - impreziosite dall'accompagnamento di musiche tradizionali - da parte dei ballerini dell'Ensemble di Danza Statale.

Così la rappresentante in Italia del Centro Culturale dell'Azerbaigian, Gulnar Taghizada: "Il nostro obiettivo principale è la condivisione della bellezza e della profondità della cultura azerbaigiana attraverso i nostri abiti tradizionali e mostrare il legame tra i due Paesi e le due culture, l'Italia e l'Azerbaigian. L'Italia è un grande Paese, un paese orientato verso la moda che può ispirarci. Questo evento è in linea con la missione del centro culturale azerbaigiano in Italia: puntiamo a creare un forte legame tra l'Italia e l'Azerbaigian e a promuoverlo nei diversi ambiti dei nostri eventi e delle nostre conferenze culturali".

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Dopo ok a piano espansione, Israele richiama migliaia di riservisti

Tel Aviv, 5 mag. (askanews) - Il portavoce del governo israeliano, David Mencer, ha affermato che Israele sta richiamando decine di migliaia di riservisti per espandere l'offensiva israeliana a Gaza. Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato l'espansione delle operazioni militari a Gaza, inclusa la "conquista" del territorio palestinese, afferma un funzionario.

"Questa settimana, Israele sta richiamando decine di migliaia di riservisti per rafforzare ed espandere le nostre operazioni a Gaza. Non per occupare, ma per espandere l'operazione militare. Perché? Per aumentare la pressione su Hamas affinché rilasci i nostri ostaggi. In altre aree, Israele distruggerà tutte le infrastrutture terroristiche", ha dichiarato Mencer.

"Il Gabinetto di Sicurezza ha approvato all'unanimità il piano operativo per sconfiggere Hamas a Gaza e restituire gli ostaggi. Israele ha chiarito: rilasciate gli ostaggi e Hamas deponga le armi, e la guerra finirà", ha aggiunto.

"Il piano includerà, tra le altre cose, l'espansione e il mantenimento dei territori, non l'occupazione, l'espansione e il mantenimento dei territori e lo spostamento della popolazione di Gaza verso Sud a propria difesa, impedendo ad Hamas di catturare rifornimenti umanitari e ci saranno inoltre potenti attacchi contro Hamas", ha precisato.

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Roma, torna il Moscerine Film Festival dedicato ai bambini under 12

Roma, 5 mag. (askanews) - A Roma, al Nuovo Cinema Aquila e al cinema Broadway, quarta edizione del Moscerine Film Festival (fino all'11 maggio), il primo festival cinematografico per bambine e bambini da 0 a 12 anni.

Quasi trecento i cortometraggi realizzati dai registi under 12 nelle prime tre edizioni e oltre duemila i bambini protagonisti dei laboratori di educazione all'immagine. Nina Baratta direttrice artistica:

"Un festival dal respiro internazionale, arrivano cortometraggi da tutto il mondo; al centro ci sono i bambini, giornalisti, registi, fotografi, giurati, quest'anno la più giovane ha 3 anni. Per noi questo festival è anche inclusione, perché il cinema parla una lingua universale, e lo facciamo con la Lis, con la comunicazione aumentativa alternativa, i sottotitoli e quest'anno anche con il Mami Voice e la mostra tattile".

Il Festival (che ha ricevuto il Premio Dire Fare Cambiare 2025 come buona pratica per la città di Roma) si apre con una due giorni dedicata alle scuole. Quest'anno in giuria Mussi Bollini, ex vicedirettrice Rai Kids, Neri Marcorè, le produttrici Maria Fares e Simona Banchi, l'attrice Paola Michelini, il compositore e doppiatore Mirko Fabbreschi, il giornalista Giuseppe Fantasia e l'attore Antonio de Matteo, che dice: "C'era bisogno di questo da tanto tempo, così cominciamo a far crescere le nuove generazioni con un concetto dell'immagine diverso, capace di usarlo e sfruttarlo per raccontare le proprie storie, inquietudine,... Quando ho potuto fare il giudice in altri ambiti con corti fatti dai bambini è sempre difficile, perché sono molto onesti, è difficile valutarli, mi aspetto grandi cose".

Questanno c'è anche il progetto "Giovani Registi Crescono", finanziato dal bando "Per Chi Crea" promosso dal Ministero della Cultura e da Siae, dedicato a tre giovani registi vincitori delle passate edizioni che potranno presentare i propri lavori, in una rassegna con i "colleghi" diplomati della Scuola delle Arti Pier Paolo Pasolini e 3 vincitori della Biennale College e avranno anche una troupe a disposizione per realizzare un nuovo cortometraggio.

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Fondazione Fur: Urs Rechsteiner torna a celebrare paesaggio toscano

Siena, 5 mag. (askanews) - Urs Rechsteiner, presidente della Fondazione FUR, celebra il territorio italiano con una nuova opera d'arte: la storia della nascita della vita sulla terra voluta da Dio in un museo a cielo aperto, un giardino di opere immerso nei paesaggi mozzafiato della Toscana. Dopo la nascita del "Sentiero dell'Arte e dell'Anima" di Pienza, celebrato anche dal New York Times, il mecenate svizzero e presidente della Fondazione FUR, compie un nuovo e importante passo dedicato alla valorizzazione del territorio italiano: la tenuta di Santa Maria, luogo di ispirazioni in un triplo volume, una trilogia che racconta luoghi, persone e opere d'arte.

Ci sono Energia zero e Big bang, ideate dallo stesso mecenate e dall'artista e imprenditore Lorenzo Nisi; c'è "DNA" una scultura in acciaio alta 12 metri opera dello scultore Emanuele Rubini che ha realizzato anche "Adamo ed Eva", l'uomo e la donna, le sculture in marmo di Calacatta.

Rechsteiner, di fede cattolica, è un appassionato d'arte, innamorato dell'Italia. Tra i suoi bisavoli anche una guardia svizzera. E lui è un vero mecenate: "Io ho comprato Santa Maria 31 anni fa e poi sei anni fa ho voluto rinnovare un po' tutta la casa. Dovevo anche trasformare il giardino. E così avevo l'idea di fare un giardino un po' spirituale che cominciava con l'energia zero", afferma.

Nel giardino sono presenti anche i 7 vizi e 7 virtù (di Antonio Borrelli), come due facce di una medaglia. "Perché anche questo fa parte di noi, noi abbiamo le due in noi e poi penso che tutti gli uomini devono trovare l'equilibrio entro le due, così possiamo fare qualcosa di bene", dichiara il mecenate.

E poi c'è il volume. I luoghi sono quelli della provincia di Siena e della Val d'Orcia come mai vista prima, con gli scatti "innovativi" di Mattia Balsamini dedito alla fotografia sperimentale, di Andrea Boccalini, il primo ambassador Leica Italia e di Cristina Cusani, la cui ricerca si caratterizza per una grande sensibilità alle tracce lasciate dal passato e al loro potenziale narrativo. "Santa Maria, un luogo di ispirazioni" nasce dall'amore per un territorio unico al mondo.

L'ideazione artistica e il layout grafico sono stati curati da Alessandra e Giona Maiarelli dell'omonimo studio italiano con sedi a New York e a Bologna. E nel volume People, tra i tanti volti compare anche l'amica di sempre: Monika Reitinger, tra le più apprezzate floral designer svizzere.

Intervista di Cristina Giuliano

Montaggio Linda Verzani

Immagini askanews

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Solidarietà, donne, giovani: le speranze dei fedeli per il nuovo Papa

Roma, 5 mag. (askanews) - Più apertura verso le donne, le coppie e i giovani, amore e solidarietà verso gli altri. Questo si auspicano moltli dei fedeli e dei turisti che si aggirano a pochi passi da San Pietro, alla vigilia del Conclave, interrogandosi su chi sarà il nuovo Papa e parlando delle priorità che vorrebbero portasse avanti nel suo pontificato il successore di Bergoglio.

"Forse più Papa Francesco che Papa Benedetto, purché non sia troppo conservatore come se fosse influenzato dai leader politici moderni, da Meloni, da Trump e da tutto il resto - dice un turista tedesco - forse la Chiesa penserà: 'Ok, ora abbiamo bisogno di un Papa duro per affrontare queste persone'. Ma, sapete, i loro mandati finiranno tra un paio d'anni e il mandato di un Papa di solito finisce con la sua morte, giusto?".

"Forse continuare quello che ha iniziato Francesco, e poi forse vorrei un po' più di apertura verso le donne, e soprattutto verso le coppie - dice una turista francese - il giorno in cui ci sarà permesso di avere sacerdoti e figure religiose sposate, come in alcune religioni, penso che molte persone torneranno alla Chiesa".

"Personalmente vorrei vedere un po' più di apertura verso i giovani. Perché oggi vediamo che le chiese sono praticamente vuote quando si tratta di giovani - afferma un italiano che vive in Francia - è vero che ci sono molti riti che sono piuttosto pesanti, forse troppo lunghi, troppo complicati per essere compresi dai giovani. Quindi forse dobbiamo rivedere un po' i testi per renderli più accessibili e farli interessare di più".

"Con un nuovo Papa, speriamo che un po' di questo continui, un po' di questa autentica effusione dello spirito nel servizio, nella carità verso gli altri, perché è la carità, è l'amore che mostra chi siamo come cattolici" dice un turista canadese.

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