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Innovazione, Teha: Italia 30esima, più fondi per ricerca e talenti

di TMNews giovedì 8 maggio 2025
2' di lettura

Stresa, 8 mag. (askanews) - L'Italia vanta una ricerca scientifica produttiva e brillante, riconosciuta nel mondo per brevetti e pubblicazioni, dotazioni tecnologiche anche di alto livello, con due dei 10 supercomputer più potenti al mondo sul territorio, e un export con un saldo commerciale positivo, eppure quando si parla di capacità di innovazione non eccelle.

Si ritrova infatti solo 30esima sui 47 paesi più avanzati al mondo nella classifica del Teha-Global Innosystem Index 2025, presentato al Technology Forum 2025, organizzato a Stresa da Teha Group (The European House - Ambrosetti): due posizioni in meno rispetto al 2022, molto lontana non solo dal podio, occupato da Israele, Singapore e Regno Unito, ma anche da tutti i principali paesi europei. Perché? Lo spiega Corrado Panzeri, partner e Responsabile Innotech Hub di TEHA Group.

"L'Italia investe poco in istruzione, ha quindi pochi laureati, ha una emorragia di talenti verso l'esterno e ha difficoltà ad attarre talenti all'interno; l'altro dato è la spesa in ricerca e sviluppo: sia sul versante pubblico sia soprattutto nel versante privato l'Italia spende poco in ricerca e sviluppo", ha detto.

Secondo lo studio di Teha, con più investimenti in istruzione (+36%), dal coding a una strategia nazionale STEM, un aumento della spesa in ricerca e sviluppo delle imprese (+144%) e una maggiore capacità di attrazione di talenti, l'Italia potrebbe passare dal 30esimo al 18esimo posto con una crescita del PIL del +20,6% (+475,3 miliardi di dollari) in 15 anni.

Fra gli elementi in grado di dare una spinta all'innovazione l'AI: 6 aziende italiane su 10 la usano o intendono usarla a breve, secondo una ricerca Minsait. Ma come?

"Ad oggi le aziende utilizzano l'AI in maniera timida e frammentata per innovazioni incrementali, come elaborazione testi, chatbot, per interagire con gli utenti - ha sottolineato Erminio Polito, Ceo Minsait Italia - la vera sfida è capire come questa tecnologia abilita nuovi modelli di business, nuovi mercati".

Punti di partenza per invertire un trend che deciderà il futuro di occupazione, industria e società.

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Le delegazioni salutano il Papa, da Vance e Rubio a Felipe VI

Roma, 18 mag. (askanews) - Ricevendo le delegazioni estere nella basilica di San Pietro, Papa Leone XIV ha salutato il vicepresidente americano JD Vance, accompagnato dalla moglie Usha. Tra i due c'è stato un breve scambio di battute.

Leone XIV ha poi ricevuto, tra gli altri, il saluto del segretario di Stato Marco Rubio, del primo ministro francese Francois Bayrou, della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, del primo ministro canadese Mark Carney e del Re di Spagna Felipe VI e di sua moglie.

TMNews

Papa Leone XIV saluta il presidente ucraino Zelensky con la moglie

Roma, 18 mag. (askanews) - Ricevendo le delegazioni straniere nella basilica di San Pietro, Papa Leone XIV ha salutato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, insieme alla moglie Olena. Tra loro un breve scambio di battute. Zelensky sarà anche ricevuto in udienza da Leone XIV.

Ad aprire il saluto al Pontefice delle numerose delegazioni che hanno partecipato alla messa è stata la delegazione italiana guidata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il pontefice ha salutato, tra le altre, anche la delegazione statunitense, stringendo la mano e scambiando qualche parola con il vicepresidente Usa, J.D. Vance e con il segretario di Stato, Marco Rubio.

TMNews

Il Papa prega per Gaza "ridotta alla fame" e la "martoriata" Ucraina

Roma, 18 mag. (askanews) - "Non possiamo dimenticare chi soffre a causa delle guerre. A Gaza i bambini, le famiglie, gli anziani, i sopravvissuti sono ridotti alla fame".

Lo ha detto Papa Leone XIV prima di recitare il Regina Coeli al termine della messa di inizio pontificato in piazza San Pietro.

Il Pontefice ha pregato anche per l'Ucraina "martoriata", ricordando che il mondo "attende finalmente" che si giunga a negoziare "una pace giusta e duratura" per il Paese dopo oltre due anni di conflitto.

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Il dispositivo di sicurezza per l'intronizzazione di Papa Leone XIV

Roma, 18 mag. (askanews) - Per la cerimonia di intronizzazione di Papa Leone XIV, il ministero della Difesa ha precisato che circa 1.000 uomini e donne dell'Esercito, della Marina, dell'Aeronautica e dell'Arma dei Carabinieri hanno operato a supporto delle Forze di Polizia e in stretto coordinamento con le autorità di pubblica sicurezza, garantendo la sicurezza nell'area del Vaticano e lungo i principali assi viari della Capitale, con un dispositivo interforze composto da personale, mezzi terrestri e aerei.

Il sistema di protezione ha assicurato il controllo dello spazio aereo, la prevenzione di minacce convenzionali e ibride, la tutela dell'ordine pubblico e la protezione degli spazi fisici e digitali. "La sicurezza è la base della libertà. Oggi le Forze Armate hanno operato nel cuore della cristianità per proteggere un momento di grande rilevanza internazionale per tutti i fedeli e i membri della comunità cristiana - ha dichiarato il ministro della Difesa, Guido Crosetto - tecnologia, preparazione e spirito di servizio hanno reso possibile un contributo silenzioso ma determinante: un esempio concreto del valore che l'Italia può esprimere".

Impiegati anche mezzi terrestri, sistemi C/UAS per la neutralizzazione di droni ostili, e assetti sanitari integrati con la Croce Rossa: un Posto Medico Avanzato, quattro ambulanze (una della Marina Militare con personale medico) e 15 posti letto presso il Policlinico Militare "Celio". L'Aeronautica Militare ha messo in prontezza operativa velivoli F-2000 e F-35 per il controllo dello spazio aereo, oltre a droni per il monitoraggio e la raccolta dati, coordinati dal Comando Operazioni Aerospaziali. Il dispositivo resterà operativo nelle ore successive alla cerimonia, in raccordo con le autorità vaticane e le istituzioni dello Stato.

TMNews