Lampedusa, 11 mag. (askanews) - "Sono arrivate tre salme: due bambini e un uomo adulto, di origine sub-sahariana". Lo racconta Imad Dalil, Direttore hotspot della Croce Rossa italiana a Lampedusa.
Le salme, i bambini avevano circa due anni, sono arrivate insieme a uno sbarco di complessivamente 63 persone migranti. Per 6 di loro sono stati necessari i controlli sanitari del caso presso l'ambulatorio di Lampedusa, prima dell'ingresso nell'hotspot di Contrada Imbriacola. L'imbarcazione sulla quale viaggiavano, partita dalla Libia, pare sia stata intercetta a circa 60 miglia da Lampedusa, in acque internazionali.
"È sempre difficile, davanti a notizie come queste, trovare parole adeguate. Tre vite sono state spezzate in un viaggio che avrebbe dovuto dare loro la speranza di un futuro migliore, lontano da pericoli e difficoltà. Questa vicenda ci tocca tutti e ci spinge ancora di più a donare noi stessi, tutto ciò di cui siamo capaci, per dare Umanità a chi, invece, quel viaggio è riuscito a portarlo a termine, non senza difficoltà. È con questa Umanità che a Lampedusa Volontarie e Volontari, Operatrici e Operatori della CRI si stanno dedicando alle 63 persone arrivate sulle nostre coste e accolte oggi all'interno dell'hotspot", ha commentato Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana. Attualmente sono presenti nel centro gestito dalla Croce Rossa Italiana 305 ospiti, a seguito del trasferimento di 166 persone a Porto Empedocle.