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I dolcificanti, tra falsi miti e consigli per utilizzo corretto

di TMNews lunedì 12 maggio 2025
2' di lettura

Roma, 12 mag. (askanews) - Con l'avvicinarsi della stagione estiva, torna la voglia di rimettersi in forma. Adottare uno stile di vita sano che includa un'alimentazione equilibrata, l'attività fisica, un'adeguata idratazione e un sonno ristoratore possono favorire il recupero della forma fisica., A questi elementi si aggiungono anche piccoli accorgimenti, come la riduzione del consumo di zuccheri semplici, sostituendoli con le dosi consigliate di dolcificanti non calorici. Parola degli esperti che, insieme a Unione Italiana Food - Gruppo Edulcoranti, fanno chiarezza sui dolcificanti, sfatando falsi miti e offrendo consigli per un loro corretto utilizzo. C'è chi crede che facciano ingrassare, chi che aumentino l'appetito o che non siano sicuri. Ma cosa dice davvero la scienza?

Il Dott. Luca Piretta, a tal proposito, ha dichiarato: "La popolazione mondiale sta vivendo una crisi di obesità ed uno dei modi per combatterla è sicuramente un'alimentazione corretta. I dolcificanti intervengono nella sostituzione degli zuccheri semplici consentendone la riduzione all'interno dell'alimentazione e, quindi, possono giocare un ruolo importante. Quando parliamo dei dolcificanti, dobbiamo ricordare che si tratta di prodotti dall'utilizzo sicuro. L'OMS, l'EFSA e l'EMA hanno certificato, dopo numerose ricerche scientifiche condotte in tutto il mondo, che non si cela alcun rischio per la salute nell'utilizzo, nelle dosi consigliate, dei dolcificanti".

Conoscere, quindi, i benefici dei dolcificanti aiuta a saperli utilizzare in modo corretto e consapevole per rendere più piacevole una sana alimentazione, soprattutto in vista dell'estate. Non a caso Unione Italiana Food ha selezionato cinque ricette fresche e salutari, che offrono un'alternativa dolce con poche calorie, disponibili sul sito dell'Associazione Internazionale Dolcificanti (ISA).

Dalle pratiche barrette di cereali fatte in casa, ai pancake di crusca d'avena con frutti di bosco, alternativa più leggera ai classici pancake; dalla panna e fragole, classico dessert estivo da abbinare magari a una crema di yogurt greco, alle tartellette al limone in una versione a ridotto contenuto di zuccheri o al frullato verde ricco di vitamine e fibre. Perché è bello prenderci cura della nostra salute senza per questo dover rinunciare alla dolcezza.

In collaborazione con Unione Italiana Food - Gruppo edulcoranti

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Il Papa: troppi squilibri nel mondo e condizioni indegne di lavoro

Città del Vaticano, 16 mag. (askanews) - "Nel cambiamento d'epoca che stiamo vivendo, la Santa Sede non può esimersi dal far sentire la propria voce dinanzi ai numerosi squilibri e alle ingiustizie che conducono, tra l'altro, a condizioni indegne di lavoro e a società sempre più frammentate e conflittuali". Lo ha sottolineato Papa Leone XIV incontrando in Vaticano in udienza i membri del corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede.

Secondo Papa Leone, che ha ricordato come la stessa scelta del suo nome è stata fatta "pensando anzitutto a Leone XIII, il Papa della prima grande enciclica sociale, la Rerum novarum", occorre , quindi, "adoperarsi per porre rimedio alle disparità globali, che vedono opulenza e indigenza tracciare solchi profondi tra continenti, paesi e anche all'interno di singole società".

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Merz: incontro a Istanbul "piccolo ma primo segnale positivo"

Tirana, 16 mag. (askanews) - Il cancelliere tedesco Friedrich Merz definisce i colloqui diretti tra Russia e Ucraina in Turchia un segnale positivo "molto limitato" nel conflitto. "I nostri sforzi hanno prodotto un successo diplomatico molto, molto limitato", ha dichiarato Merz a un incontro di leader europei a Tirana.

"E i nostri sforzi hanno prodotto un successo diplomatico molto, molto limitato. Il fatto che si incontrino oggi, per la prima volta in tre anni e mezzo, è un piccolo ma primo segnale positivo. Dobbiamo impegnarci di più in questo senso, negli sforzi diplomatici, ma dobbiamo essere molto chiari anche sul nostro sostegno militare a questo Paese. Non ci devono essere dubbi sulla nostra volontà di continuare a fornire il nostro sostegno".

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Agromonte: le conserve di pomodoro made in Sicilia puntano sull'estero

Milano, 16 mag. (askanews) - L'ambizione di portare all'estero la tradizione artigianale delle conserve di pomodoro siciliane senza rinunciare alla propria identità di azienda familiare. Agromonte, azienda ragusana che ha fatto della trasformazione del pomodoro, a filiera corta, il cuore della propria attività, festeggia i primi 25 anni guardando a innovazione di prodotto e crescita sui mercati internazionali senza dimenticare le proprie radici. Ne abbiamo parlato in occasione della partecipazione a TuttoFood con Marco Arestia, rappresentante della seconda generazione della famiglia che oggi guida l'azienda

"Agromonte nasce da un'idea di mio padre appunto di 25 anni fa, un'idea un po' ambiziosa perché ovviamente allora non esisteva nulla di già consolidato - ha spiegato Marco Arestia, direttore di stabilimento di Agromonte - è stata un'idea che viene dall'amore per questa materia prima importante che è il pomodoro ciliegino. Poi negli anni c'è stato mio fratello che pensato bene di fare questa salsa nella bottiglietta della birra che poi ci ha dato questo segno distintivo e ci ha fatto crescere e raggiungere ormai mercati di tutto il mondo".

Oggi Agromonte ha tagliato il traguardo dei 30 milioni di fatturato, di cui un 80% nella gdo e il restante 20 nel fuori casa, affermandosi come leader in Italia nel segmento delle salse pronte di ciliegino. Ma dietro questi traguardi oltre alla famiglia Arestia, che è l'anima dell'azienda, c'è una filiera del pomodoro che nel tempo è diventata sempre più integrata: "Dopo 25 anni siamo cresciuti in maniera esponenziale però siamo rimasti sempre quelli che eravamo prima dal punto di vista del prodotto, un prodotto che produciamo ancora in maniera artigianale - ha proseguito

Marco Arestia - L'unica cosa importante che è cambiata in questi anni è che ormai produciamo il 100% della materia prima che utilizziamo per fare i nostri prodotti".

Negli anni la trasformazione del pomodoro si è allargata ad altre cultivar affiancando al ciliegino anche piccadilly e datterini, tutti coltivati nei terreni di proprietà, che ora puntano a conquistare anche i mercati esteri:

"Agromonte oggi in Italia vinto il premio come azienda più performante nel mondo dei rossi - ha affermato - Vogliamo che questo accada anche all'estero quindi stiamo puntando tanto sul mercato estero, lo facciamo già però ovviamente sappiamo che le potenzialità di crescita sono infinite e quindi è questo quello a cui stiamo puntando, perché la distribuzione in Italia ormai è andata quasi a saturarsi e dobbiamo andare a cercare mercati nuovi che apprezzano il nostro prodotto".

Per affrontare queste ambiziose sfide, Agromonte ha ampliato la propria capacità produttiva costruendo un nuovo stabilimento che consentirà processi produttivi sempre più efficienti. "Questo venticinquesimo anno coincide anche con una data importante che è quella della realizzazione delle nuove strutture: abbiamo 15.000 metri di nuovi capannoni, nuovi macchinari per aumentare questa nostra produzione - ha concluso

Marco Arestia - dall'altro lato abbiamo anche accresciuto i terreni, acquistandone di nuovi per produrre la materia prima".

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A Cannes l'omaggio a Fatima Hassouna, fotoreporter uccisa a Gaza

Roma, 16 mag. (askanews) - L'aveva citata anche la Presidente di giuria Juliette Binoche durante la cerimonia di apertura di Cannes: Fatima Hassouna, fotoreporter palestinese di 25 anni doveva essere presente al festival ma è stata uccisa a Gaza il 16 aprile scorso da un attacco israeliano. Nel terzo giorno del festival Fatima è stata ricordata dalla regista Sepideh Farsi, che ha presentato il suo "Put Your Soul on Your Hand and Walk", documentario sulla fotografa che testimoniava la vita nella Striscia.

La regista iraniana, emozionata e commossa, ha detto: "Lei mi ha dato molto, ci ha dato molto, diceva: vorrei una morte rumorosa, eclatante, non voglio essere un numero nell'ultima parte di un giornale. Diceva: resterò a Gaza, la mia Gaza ha bisogno di me".

La regista, prima della proiezione del suo documentario, ha poi aggiunto: "Lei non è qui, ma è qui lo stesso, non l'hanno sconfitta.. Fatima sei con noi oggi. La vedrete, è brillante e le sue foto sono ancora lì".

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