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Gb, Starmer: "Rischiamo di diventare un'isola di stranieri"

di TMNews lunedì 12 maggio 2025
2' di lettura

Londra, 12 mag. (askanews) - Il Regno Unito rischia "di diventare un'isola di stranieri, non una nazione che cammina unita": è l'allarme lanciato dal primo ministro laburista Keir Starmer, mentre il suo governo ha presentato le politiche volte a ridurre l'immigrazione e a respingere il crescente sostegno all'estrema destra nel Paese, contenute nel Libro bianco. "In un giorno come questo, chi ama la politica cercherà di far diventare tutto questo una questione di politica, di questa o quella strategia mirata a quegli elettori che rispondono a quel partito. No, lo faccio perché è giusto, perché è equo e perché è ciò in cui credo".

"Rischiamo di diventare un'isola di stranieri, non una nazione che cammina unita. Quindi, quando si ha un sistema di immigrazione che sembra quasi concepito per consentire abusi, che incoraggia alcune aziende ad assumere lavoratori sottopagati invece di investire nei nostri giovani, o semplicemente un sistema che viene venduto dai politici al popolo britannico con una premessa completamente falsa, allora non si sta promuovendo la crescita, non si sta promuovendo la giustizia, né si sta difendendo lo status quo in altri modi. Si sta in realtà contribuendo alle forze che stanno lentamente disgregando il nostro Paese".

"Quindi, come delineato in questo Libro Bianco, ogni ambito del sistema di immigrazione, lavoro, famiglia e studio, sarà rafforzato per darci un maggiore controllo. I requisiti di competenza saranno elevati al livello di laurea, la conoscenza della lingua inglese sarà richiesta per tutti i percorsi, anche per i familiari a carico, i tempi per ottenere lo status di residente saranno estesi da cinque a dieci anni e l'applicazione delle leggi sarà più severa che mai, perché è necessario seguire regole eque".

"Ora, non fate errori, questo piano significa che l'immigrazione diminuirà. È una promessa".

"Quindi forse il cambiamento più grande in questo libro bianco è che finalmente onoreremo il significato di 'riprendere il controllo' e inizieremo a scegliere chi viene qui in modo che l'immigrazione sia nell'interesse nazionale".

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Netanyahu: rilascio ostaggio per pressione militare e quella politica USA

Tel Aviv, 12 mag. (askanews) - Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha attribuito il rilascio dell'ostaggio statunitense-israeliano Edan Alexander dalla prigionia di Hamas a Gaza alle pressioni militari israeliane e alla "pressione politica" del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. "Questo risultato è stato ottenuto grazie alla nostra pressione militare e alla pressione politica esercitata dal Presidente Trump. È una combinazione vincente", ha detto annunciando il ritorno in patria di Edan Alexander.

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Il soldato israelo-americano liberato è arrivato in Israele

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Folla a Tel Aviv esulta per liberazione ostaggio israelo-americano

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Le Borse europee positive dopo la tregua sui dazi fra Cina e Usa

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A Piazza Affari l'indice Ftse-Mib ha siglato la seduta con un più 1,40%.

Nel frattempo Wall Street mantiene una dinamica di forte risalita, nel pomeriggio il Dow Jones guadagna 2,12%, la SP 500 segna +2,44% il Nasdaq sale del 3,40%. Il tutto mentre il dollaro accelera la risalita con l'euro, che cala a 1,11 sul biglietto verde.

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