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Grande attesa per possibile incontro tra Putin e Zelensky a Istanbul

di TMNews martedì 13 maggio 2025
2' di lettura

Roma, 13 mag. (askanews) - C'è grande aspettativa per giovedì 15 maggio a Istanbul quando potrebbe esserci lo storico incontro tra Putin e Zelensky, in seguito alle pressanti richieste del presidente americano Donald Trump, in viaggio nella penisola arabica e che a sorpresa potrebbe raggiungere la città sul Bosforo.

Il presidente turco Erdogan ha ribadito che la Turchia "in quanto unico Paese di cui tutte le parti si fidano", è pronta ad accogliere e contribuire ai colloqui di pace tra Russia e Ucraina.

L'inviato Usa, Steve Witkoff, in una lunga intervista rilasciata a Breitbart News, ha spiegato che l'incontro è possibile e che "il nostro compito è riunirli in una stanza e dimostrare loro che le alternative a una risoluzione pacifica sono negative per tutti. Trump - ha detto ancora Witkoff - "ha lanciato un ultimatum a entrambe le parti", se non ci saranno "colloqui diretti" e in "tempi rapidi", gli Stati Uniti potrebbero farsi da parte, qualunque cosa questo significhi".

Il consigliere ucraino, Mykhailo Podolyak, ha fatto sapere che a Istanbul il presidente ucraino non intende incontrare nessun altro funzionario russo, eccetto Putin.

La premier Giorgia Meloni, in conferenza stampa con l'omologo greco Kyriakos Mitsotakis, ha sottolineato: "L'Italia ribadisce il sostegno agli sforzi per una pace giusta e duratura che non può prescindere da garanzie di sicurezza efficaci per Kiev. Ora attendiamo una chiara risposta russa alla richiesta di un cessate il fuoco immediato e incondizionato alla quale l'Ucraina ha immediatamente aderito, così come l'Ucraina ha accettato subito di incontrare Putin a Istanbul giovedì chiarendo in pochi minuti rispetto a una certa propaganda - ha incalzato Meloni - quale tra le parti coinvolte nel conflitto sia certamente a favore della pace e quale invece sia ancora una volta responsabile della guerra", ha ripetuto la presidente del Consiglio.

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Caso Pfizer, l'Ue: adottate misure concrete per migliorare sistema

Milano, 14 mag. (askanews) - "Nella decisione di questa mattina, la Corte non rimette in discussione il sistema di registrazione dei documenti della Commissione. Quindi, in questo senso, non stiamo pensando di cambiare il sistema. Detto questo, ed è importante sottolinearlo, ultimamente abbiamo adottato misure molto concrete perché sappiamo che un sistema può sempre essere migliorato". Così la portavoce della Commissione Europea, Paula Pinho, rispondendo ai giornalisti a Bruxelles sul caso Ue-Pfizer. "Si tratta, ad esempio, di qualcosa che non avevamo pianificato esplicitamente e quindi ora abbiamo chiaramente riconosciuto che dobbiamo fare chiarezza anche sulle nuove richieste di accesso ai documenti che ci sono state presentate e in queste linee guida abbiamo in particolare una serie di esempi che riflettono quelle che sarebbero precisamente situazioni che non sono considerate importanti e non di breve durata", ha concluso Pinho.

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L'Ue sul caso Pfizer: risponderemo alla Corte sulla trasparenza

Milano, 14 mag. (askanews) - Risponderemo "concretamente a ciò che la Corte ci chiede di fare in termini di trasparenza, perché sembrerebbe davvero che non abbiamo sufficientemente giustificato le nostre argomentazioni per giustificare il fatto che non ci sono documenti che rientrano nell'ambito di applicazione della richiesta". Così la portavoce della Commissione Europea, Paula Pinho, ha risposto ai giornalisti sul caso Pfizer dopo che il Tribunale di primo grado della Corte europea di Giustizia ha annullato, con una sentenza emessa a Lussemburgo, la decisione con cui la Commissione ha negato a una giornalista del New York Times l'accesso ai messaggi Sms scambiati tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e l'amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, tra il primo gennaio 2021 e l'11 maggio 2022, riguardo ai vaccini anti-Covid. "Teniamo alla trasparenza - ha aggiunto - c'è un solido quadro di disposizioni che si applicano alla Commissione in termini di trasparenza, al quale ci impegniamo e che continueremo a rispettare".

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Gaza, Bonelli (Avs): Meloni ipocrita su Israele, si vergogni

Roma, 14 mag. (askanews) - Angelo Bonelli si è detto "inorridito" dalla risposta di Giorgia Meloni all'interrogazione di Avs su Gaza. "Sono indignato dalla sua ipocrisia", ha dichiarato in aula dopo avere ascoltato la premier. "Non ha avuto il coraggio di condannare i fatti criminali che stanno accadendo. Ma lei da madre come si sente a vedere bambini uccisi 18.000? Ha ricordato Bonelli: "Netanyahu ha detto 'Israele sta distruggendo sempre più case a gaza, ora i palestinesi non hanno un posto dove andare'. E lei non ha avuto il coraggio di condannare queste parole, non ha il coraggio di condannare i ministri del governo Netanyahu che dicono che bisogna bombardare i depositi alimentari!".

"Lei sta facendo un calcolo politico - ha concluso Bonelli: è più importante mantenere il suo potere, non inimicarsi Israele, non inimicarsi Washington, comprare armi da loro, vendere armi a Israele. Io so che lei è in difficoltà, perché oggi lei è stata profondamente ipocrita, non ha avuto il coraggio di condannare ciò che è di fronte agli occhi del mondo: uno sterminio, una deportazione, una pulizia etnica. Di questo lei si deve vergognare di fronte al popolo italiano".

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Referendum, Magi in aula Camera vestito da fantasma. Espulso

Roma, 14 mag. (askanews) - Protesta contro l'invito della maggioranza all'astensione ai referendum dell'8 e9 giugno da parte del leader di Più Europa, Riccardo Magi, in aula alla Camera dove si sta svolgendo il premier time. Durante l'intervento del capogruppo leghista Riccardo Molinari, Magi è spuntato tra i banchi dell'opposizione vestito da fantasma con un lenzuolo bianco a ricoprirlo dal capo in giù. Il deputato è stato immediatamente espulso dal vicepresidente della Camera Fabio Rampelli. "Si ricorda, presidente Meloni, quando accusava i governi di silenziare i referendum di sfavorire la partecipazione? Era il 2016", ha gridato Magi portato via dai commessi. Meloni ha reagito divertita osservando la scena ridendo.

Il leghista Molinari riprendendo l'intervento ha detto: E' molto positiva questa scena perché si sono qualificati da soli".

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