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Gaza, Bonelli legge in aula i nomi dei bambini morti, tutti in piedi

di TMNews mercoledì 21 maggio 2025
1' di lettura

Roma, 21 mag. (askanews) - I nomi e le età dei bambini morti a Gaza. Tutte le età, dai più grandi ai "neonati". Li ha letti nell'aula della Camera Angelo Bonelli (Avs) mentre illustrava la mozione unitaria del centrosinistra su Gaza e Medio Oriente. "La lista è molto lunga - ha detto Bonelli - centinaia e centinaia di fogli".

Tutti i deputati si sono alzati ascoltando il lungo elenco. Rimasto seduto ai banchi del governo il sottosegretario agli esteri Giorgio Silli, unico rappresentante dell'esecutivo Meloni in aula (anche se di norma governo e presidenza non si alzano salvo che sia un'iniziativa decisa prima dal presidente e concordata con i gruppi).

E Bonelli ha sottolineaton sottolinea invece l'assenza in aula del ministro degli esteri e vicepremier Antonio Tajani in un giorno in cui si discute di una situzione che, ha sottolineato, è una "pulizia etnica". "Un pessimo segnale", ha affermato.

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Tim Enterprise, competenze e tecnologia per sviluppo digitale Pa

Roma, 21 mag. (askanews) - Il percorso di trasformazione digitale della pubblica amministrazione è certamente in atto. Molto è stato fatto ma tanto resta da fare. Le sfide imposte dall'utilizzo efficace dell'intelligenza artificiale, dal cloud, dalla cybersecurity richiedono competenze e soluzioni avanzate che rispondano alle esigenze di offerta di nuovi servizi. Questi i temi affrontati durante il Forum Pa a Roma, da anni ormai tradizionale appuntamento per il dialogo pubblico privato con la partecipazione di esponenti del mondo delle istituzioni. Una collaborazione quella tra pubblico e privato sottolineata da Quang Ngo Dinh, Ceo di Olivetti che insieme a Tim Enterprise è impegnata in prima linea sui servizi digitali avanzati per la Pubblica amministrazione.

Quang Ngo Dinh, Ceo di Olivetti: "Ogni attore deve fare la propria parte. Ogni attore deve fare un pezzo. Per la prima parte, delle istituzioni, è necessario focalizzare investimenti, fondi nella direzione del digitale. Il digitale ormai è come l'acqua, è dappertutto e serve a qualsiasi cosa e quindi è fondamentale che gli investimenti siano indirizzati per aiutare le pubbliche amministrazioni ad accedere a fondi per investire sul digitale. D'altra parte le pubbliche amministrazioni devono avere il coraggio di investire sul digitale, devono investirci in competenze, quindi non solo soldi perché che i soldi senza la competenza che li utilizza rischiano di essere investimenti che poi non sono produttivi. Quindi c'è tanto investimento da fare e poi siamo noi addetti ai lavori che abbiamo il compito di rendere semplice questa transizione, mettere insieme tutti i puntini e aiutare appunto le pubbliche amministrazioni a governare questa complessità e a ridurre i rischi che inevitabilmente col digitale sono presenti".

Quello che fa Tim Enterprise con la sua piattaforma Ict e con le soluzioni offerte è di favorire lo sviluppo digitale della Pa e delle imprese mettendo loro a disposizione tecnologie protette e sovrane.

Quang Ngo Dinh, Ceo di Olivetti: "Il nostro ruolo è di aiutare la Pubblica amministrazione senza lasciare loro l'onere di governare la complessità. Tim Enterprise è una piattaforma unica in Italia, perché abbiamo tutta la componente di connettività che serve a far muovere i dati del fondamentale, tutta l'infrastruttura cloud non solo ce l'abbiamo ma abbiamo una posizione unica per offrire un cloud sovrano, ovvero un cloud che offre servizi in Italia, dove il dato è protetto ed siamo sicuri che sia sul territorio italiano che per la pubblica amministrazione, in alcuni casi, è necessario, in più lo strato di cybersecurity, perché i dati vanno protetti, e infine anche la componente di Iot un po' più applicativa, come per esempio l'esempio che vedete alla mia spalle, di smart control room di Tim Urban Genius che mette insieme tutte le informazioni con l'intelligenza artificiale per erogare servizi. Quindi quello che noi facciamo è offrire tutti questi strati per permettere alla pubblica amministrazione di concentrarsi sull'utilizzo della piattaforma e non sul governare la complessità della tecnologia e anche per difenderla dai rischi che ovviamente il digitale espone".

Per questo Tim Enterprise sta potenziando la propria rete di data center sempre più necessari per la mole di calcolo da gestire per la Pa e le imprese come ha spiegato Carla Nisio, Head of Cloud4Tim&It, Tim Enterprise: "Tim ha 16 data Center distribuiti su tutto il territorio nazionale collegati da reti ad altissima capacità in questi data Center e alcuni di questi ospita gli hyperscaler Google e Oracle. Questi data Center stanno evolvendo e si stanno ulteriormente sviluppando ed in particolare è in costruzione un nuovo data center nell'area di Roma. Anche l'infrastruttura IT di questi data center sta evolvendo per supportare le nuove applicazioni di intelligenza artificiale, offrendo una capacità computazionale ad elevate performance". "Riguardo ai temi della sostenibilità, Tim Enterprise ha sempre posto particolare attenzione e infatti i data Center hanno le più elevate certificazioni green, primo fra tutti il data center di Milano sud, Milano Rozzano, che ha la certificazione Lead Platinum che sta per Leader in energy and enviromental design".

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Auto, Altavilla: sbagliato spostare fondi Pnrr da colonnine ricarica

Milano, 21 mag. (askanews) - "E' completamente sbagliato completamente l'approccio perché uno dei problemi principali per cui l'elettrico non si diffonde in Italia è che ci sono poche colonnine per caricarle e noi prendiamo i soldi che erano destinati al Pnrr per fare le colonnine e siccome non siamo stati capaci di farlo, rigiriamo gli incentivi per 39mila macchine, che è meno del 3% del totale immatricolato italiano in un anno". Lo ha detto Alfredo Altavilla special advisor di Byd per l'Europa a margine della presentazione della Dolphin Surf commentando la decisione del governo di spostare circa 600 milioni di fondi Pnrr destinati alle colonnine di ricarica a incentivi all'acquisto di elettriche.

"Mi sembra il volersi tagliare i piedi per evitare la transizione ecologica. Non non non ci vedo proprio la logica, è sbagliato concettualmente. Gli incentivi non possono essere una soluzione momentanea e limitata nel tempo e nei volumi, devono essere una soluzione strutturale e fatta per un lungo periodo a livello europeo altrimenti non li vogliamo, non ci servono", ha aggiunto.

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"I Temp(l)i cambiano": l'opera di Pistoletto torna a Milano

Milano, 21 mag. (askanews) - La cultura e l'arte sono potenti strumenti di coinvolgimento delle persone, stimolando riflessioni e promuovendo comportamenti consapevoli ed è proprio in questo contesto che si inserisce l'evento "L'arte per un futuro sostenibile" tenutosi ai Chiostri di San Barnaba, in occasione del ritorno a Milano dell'opera "I temp(l)i cambiano", realizzata dal celebre artista Michelangelo Pistoletto per Erion WEEE, il Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

"Un po' di anni fa abbiamo chiesto al maestro Pistoletto di aiutarci a raccontare con il linguaggio dell'arte l'importanza dell'economia circolare, cioè di un passaggio da un modello lineare di consumo dei beni a un modello circolare dove ogni cosa può essere ripensata con un'ottica diversa" spiega il Dg di Erion WEEE, Giorgio Arienti, aggiungendo che "il maestro Pistoletto ha voluto proporre questa idea del tempio quindi del luogo più importante, più sacro, il centro della vita tra i cittadini, il centro del rapporto tra i cittadini e il divino. Ripensarlo in un modo circolare, utilizzando cestelli di lavatrici e parti di frigoriferi per fare quest'opera che davvero racconta il nostro lavoro, racconta quello che facciamo, racconta l'importanza di cambiare paradigma e di adottare modelli più sostenibili".

"Il senso è quello di un recupero continuo di quello che noi abbandoniamo dopo averlo usato ma è quindi l'uso anche delle cose quotidiane che rientrano nella vita che è quella di tutti i giorni di noi tutti, poi alla fine entra in un grande sistema che è quello del consumo che porta al consumismo eccetera..." precisa

Michelangelo Pistoletto, sottolineando che "quindi questo bisogno di recuperare di rigenerare quello che noi abbiamo fatto senza inquinare il mondo, questo è il grande problema che inquiniamo il mondo e quindi quasi l'idea sacra di un tempio che rimette le cose a posto che ricompone: ecco questa è l'idea di ricomporre quello che noi abbiamo in qualche maniera usato e che può inquinare il mondo. E noi adesso dobbiamo disinquinare il mondo".

L'opera, che sarà visitabile gratuitamente per i prossimi tre anni, rappresenta una potente sintesi tra arte e impegno civico. "La cultura - continua il 91enne pittore e scultore biellese - è fondamentale perché cosa vuol dire? Vuol dire imparare, si comincia da bambini a far cultura a imparare qualcosa che ancora ci porta più lontano di quel che è stato fatto fino ad allora quindi conoscere il passato rimodellare il passato verso il futuro questa è la cultura l'arte è creazione Quindi l'arte è l'origine veramente profonda di ogni sistema culturale".

"I temp(l)i cambiano" non è dunque solo un'opera d'arte ma un invito per tutti i visitatori sulla necessità di cambiare paradigma, modificando le nostre azioni e trasformando in risorsa ciò che consideriamo rifiuto. "Noi ricicliamo circa il 90% in peso di tutti i rifiuti che gestiamo quindi fatto 100 chili che entrano in un impianto di trattamento, 90 rientrano nei cicli produttivi quindi parliamo di ferro, rame, alluminio plastica che sono i materiali presenti in maggiore quantità e più facili anche da estrarre" racconta Arienti, concludendo che "i cittadini italiani hanno cominciato a capire l'importanza della raccolta differenziata dei Raee ma siamo purtroppo ancora lontani dai target che la Comunità Europea ci chiede. Per dare due numeri, raccogliamo in Italia circa 6 kg per abitante all'anno, la comunità europea ci chiede di raccoglierne almeno il doppio".

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La Russa: terzo mandato? Non contrario in assoluto, serve riflessione

Roma, 21 mag. (askanews) - Sul terzo mandato "non sono contrario in assoluto e nel caso specifico penso che una riflessione sia solo positiva". Così il presidente del Senato Ignazio La Russa, a margine di un evento a Palazzo Giustiniani, ha risposto a una domanda di un cronista.

"La riflessione politica serve sempre. A maggior ragione serve quando all'interno della maggioranza e all'interno dell'opposizione ci sono perplessità sull'una e l'altra risposta", ha aggiunto.

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