Roma, 6 giu. (askanews) - Cultura, diplomazia e ospitalità hanno caratterizzato la celebrazione della Festa Nazionale dell'Azerbaigian - Giorno dell'Indipendenza, organizzata dall'Ambasciata dell'Azerbaigian presso la Santa Sede presso l'elegante cornice del The Westin Excelsior di Via Veneto, a Roma. La serata-evento ha riunito autorità vaticane, rappresentanti del corpo diplomatico, personalità del mondo culturale, religioso e dei media, oltre a numerosi amici del Paese.
Dopo l'esecuzione degli inni, a dare il benvenuto agli ospiti è stato l'Ambasciatore azerbaigiano presso la Santa Sede, S.E. Ilgar Mukhtarov, che ha ricordato l'importanza storica del 28 maggio, quando "in Azerbaigian fu istituita la prima Repubblica Democratica laica del mondo musulmano, con l'adozione della Dichiarazione di Indipendenza."
Citate le parole di Sua Santità Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita in Azerbaigian nel 2002, quando osservò che "lo zoroastrismo, il cristianesimo dell'antica Chiesa albana, l'Islam e l'Ebraismo hanno tutti convissuto in questa terra grazie a uno spirito di tolleranza e di rispetto reciproco" e di Sua Santità Papa Francesco, durante la sua visita del 2016, per il quale il Paese rimaneva "un centro di tolleranza".
L'Ambasciatore ha sottolineato la nuova pace raggiunta nella regione del Caucaso meridionale, grazie all'impegno dell'Azerbaigian e la liberazione dei territori azerbaigiani dopo 30 anni di occupazione. "In linea con questi valori, dopo un conflitto trentennale, l'Azerbaigian ha teso una mano di pace all'Armenia, proponendo una bozza di accordo di pace". Sottolineato anche il contributo costante della Fondazione Heydar Aliyev alla preservazione del patrimonio culturale cristiano. Per il suo impegno, la presidente della Fondazione e Primo vicepresidente della Repubblica Mehriban Aliyeva è stata insignita da Papa Francesco della Gran Croce dell'Ordine Piano.
Con un riferimento a Sua Santità Papa Leone XIV, ricordandoci che "la pace è un dono, la giustizia è un dovere e la verità è una vocazione", l'Ambasciatore ha dato la parola al Cardinale George Jacob Koovakad, Prefetto del Dicastero per il Dialogo Interreligioso della Santa Sede, che ha portato gli auguri del Vaticano di prosperità, progresso e pace al popolo azerbaigiano, sottolineando la solida amicizia con l'Azerbaigian.
Dopo gli interventi, gli ospiti sono rimasti incantati dall'esibizione del talentuoso ed emozionante Ensemble - "7 Bellezze", rappresentato da sette musiciste provenienti da sette diversi paesi del mondo turco: Azerbaigian, Turchia, Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan, Turkmenistan e Ungheria, che hanno eseguito capolavori musicali nazionali e internazionali dell'Azerbaigian.
Gli ospiti hanno poi gustato alcune eccellenze della cucina nazionale azerbaigiana, preparata per l'occasione, con piatti che hanno unito colori, profumi e gusti a storia e tradizione.