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Papa: la Chiesa ha il cuore straziato dalle guerre in corso

di TMNews mercoledì 18 giugno 2025
1' di lettura

Città del Vaticano, 18 giu. (askanews) - "Il cuore della Chiesa è straziato per le grida che si levano dai luoghi di guerra, in particolare dall'Ucraina, dall'Iran, da Israele, da Gaza", ha detto Papa Leone nel suo nuovo appello alla pace venuto al termine dell'udienza generale di oggi.

"Non dobbiamo abituarci alla guerra, anzi bisogna respingere come una tentazione il fascino degli armamenti potenti e sofisticati", ha messo in guardia, aggiungendo che "in realtà poiché nella guerra odierna si fa uso di armi scientifiche di ogni genere, la sua atrocità, minaccia di condurre i combattenti ad una barbarie di gran lunga superiore a quella dei tempi passati".

"Pertanto in nome della dignità umana e del diritto internazionale - ha concluso - ripeto ai responsabili ciò che soleva dire Papa Francesco: 'la guerra è sempre una sconfitta'. E con Pio XII: 'nulla è perduto con la pace, tutto può essere perduto con la guerra'".

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Pitti Uomo, Herno va incontro a ogni desiderio del consumatore

Firenze , 18 giu. (askanews) - "Ogni stand, ogni area espositiva ha una funzione, un valore. C'è la parte più più lusso ed eccellenza, la parte più funzionale, una parte addirittura dedicata ai viaggi, travel. Abbiamo fatto dei capi speciali per per la bicicletta, ma una bicicletta urbana, così nello spirito di di questo di questo Pitti, la parte più, di tradizione chiamata Origin". Così Claudio Marenzi, presidente di Herno, ci guida nello stand di Pitti Uomo 108.

"Questo perché - aggiunge Marenzi - ormai siamo un'azienda che ha una parte del suo business fatto direttamente con i propri consumatori. Vogliamo dare al nostro consumatore un'occasione di poter vestire Herno in tutti gli orari della giornata o del weekend".

Per quanto riguarda il mercato, "noi abbiamo chiuso il 2024 a + 8% sul sul 2023 e prevediamo adesso di fare lo stesso tra 2025 e 2024. La situazione è non è facile, è molto complicata. La cosa peggiore è l'incertezza che abbiamo sia dai dazi, sia da da come possono sviluppare le le guerre, a parte la tragicità, ovviamente, del momento, per cui è un momento complicato dove è complicato anche sviluppare la propria catena del valore, la supply chain. E' complicato approvvigionarsi anche in termini economici, finanziari. Però si sono dato tante interpretazioni di questa bicicletta a Pitti. Ecco, diciamo che qui bisogna, mettere la testa bassa, pedalare e e lavorare come siamo come sappiamo fare noi. Uno deve fare il proprio mestiere al meglio possibile e sicuramente - conclude Marenzi - troveremo la via di uscire da da questa situazione".

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Khamenei ha dichiarato che il popolo iraniano si "opporrà con fermezza a una guerra imposta, come resisterà a una pace imposta, non piegandosi ad alcuna imposizione". "La nazione iraniana non è spaventata da tali minacce" - ha detto ancora - e "chiunque conosca l'Iran, il suo popolo e la sua storia non si rivolgerebbe mai a questa nazione con toni minacciosi, poiché l'Iran non si arrenderà mai".

Khamenei ha invocato inoltre la "punizione" di Israele e ha messo in guardia: se gli Usa interverranno, subiranno un "danno irreparabile". "Naturalmente, gli americani e coloro che hanno familiarità con la politica di questa regione sanno bene che il coinvolgimento degli Stati Uniti in questa vicenda andrebbe interamente a loro discapito. Il danno che ne deriverebbe supererebbe di gran lunga qualsiasi danno che potrebbe essere inflitto all'Iran".

"Fin dall'inizio, c'era il sospetto che gli Stati Uniti fossero complici di questo atto malvagio orchestrato dal regime sionista. E le recenti dichiarazioni che hanno rilasciato non hanno fatto che rafforzare questi sospetti, giorno dopo giorno", ha concluso la guida suprema.

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"Quest'anno abbiamo una situazione drammatica per quanto riguarda l'acqua i nostri bacini di accumulo hanno una quantità inferiore rispetto all'anno passato e al 2023 che è stato un anno dove avevamo eccellenza di acqua e siamo al di sotto quasi del 70% il che comporta una situazione grave per quanto riguarda l'agricoltura perché una buona parte del nostro comprensorio irriguo non utilizzerà risorse e quindi non avrà irrigazione il nostro comprensorio si divide tra Ofanto e Fortore quindi i 100 mila ettari attrezzati per l'irrigazione non avranno acqua mentre per l'irrigazione, per il comprensorio dell'Ofanto dove abbiamo 45 mila ettari attrezzati daremo una piccola quantità di acqua proprio per un'irrigazione di soccorso ed è quello che è emerso anche nel tavolo tecnico che la Regione Puglia ha istituito che è appunto trattato come argomento della crisi idrica di quest'anno".

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