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Pitti Uomo, i capi tridimensionali guidano successo Lorenzoni

di TMNews mercoledì 18 giugno 2025
2' di lettura

Firenze, 18 giu. (askanews) -"Stiamo sempre più sviluppando la nostra maglieria, soprattutto sottile. Abbiamo visto che il mercato ci richiede questa maglieria di finezza a 18, quindi ultra settile in cotone, in mistilino e sta avendo dei risultati importanti, soprattutto su mercati nuovi per noi che abbiamo sviluppato negli ultimi anni, come il Giappone e l'estremo oriente, dove stiamo crescendo bene". Con queste parole ci guida nello stand di Pitti Uomo 108 Andrea Lorenzoni, Ceo del Maglificio Liliana.

"Quando uno è abituato a fare un certo prodotto di un certo livello, comunque lo mantiene. Certo, non è così facile perché le quantità in generale si sono ridotte perché con questa crisi economica tutti i Paesi del mondo sono abbastanza in difficoltà, i negozi fanno fatica a far uscire i prodotti, quindi se si riesce a dargli una qualità e un qualcosa di speciale, li aiuta ad avere dei sell-out maggiori. Posso dirvi anche che diversi operatori del settore mi hanno detto che quello che sta funzionando meglio è la maglieria e ciò che soffre adesso è il capo spalla e noi fortunatamente facendo l'80% di maglieria abbiamo dei vantaggi in questo momento".

Aggiunge Elisa Lorenzoni, Ceo di Maglificio Liliana: "Il DNA aziendale è un patrimonio che ha oltre 50 anni e quindi noi nei nostri capi celebriamo quello che è tutto nostro know-how, che è la lavorazione speciale. Noi abbiamo dei tecnici molto preparati che riescono a sviluppare dei punti che sono pressoché unici e quindi noi li riflettiamo in tutti i nostri capi e quindi questa è una cosa che tramandiamo da collezione in collezione.

"I capi tridimensionali che ci caratterizzano molto perché siamo in pochissimi, siamo in due al mondo che riusciamo a realizzare queste texture perché praticamente sono capi che richiedono dalle 4 ore di lavorazione fino alle 5. Sono capi che al loro interno hanno almeno 13 colori differenti di filato, a volte anche filati stampati o comunque mossi per dargli questo aspetto ricercato e, appunto, tridimensionale. E ci rendono comunque riconoscibili in tutto il mondo. Sta andando bene, devo dire che Riscuote è un grande successo e e quindi continuiamo su questa strada rinnovandoci sempre comunque in qualche dettaglio, ma comunque mantenendo la nostra tradizione", conclude Elisa Lorenzoni.

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"Questo perché - aggiunge Marenzi - ormai siamo un'azienda che ha una parte del suo business fatto direttamente con i propri consumatori. Vogliamo dare al nostro consumatore un'occasione di poter vestire Herno in tutti gli orari della giornata o del weekend".

Per quanto riguarda il mercato, "noi abbiamo chiuso il 2024 a + 8% sul sul 2023 e prevediamo adesso di fare lo stesso tra 2025 e 2024. La situazione è non è facile, è molto complicata. La cosa peggiore è l'incertezza che abbiamo sia dai dazi, sia da da come possono sviluppare le le guerre, a parte la tragicità, ovviamente, del momento, per cui è un momento complicato dove è complicato anche sviluppare la propria catena del valore, la supply chain. E' complicato approvvigionarsi anche in termini economici, finanziari. Però si sono dato tante interpretazioni di questa bicicletta a Pitti. Ecco, diciamo che qui bisogna, mettere la testa bassa, pedalare e e lavorare come siamo come sappiamo fare noi. Uno deve fare il proprio mestiere al meglio possibile e sicuramente - conclude Marenzi - troveremo la via di uscire da da questa situazione".

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