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Orban in versione queer, l'opera di Laika a Budapest prima del Pride

di TMNews venerdì 27 giugno 2025
2' di lettura

Budapest, 27 giu. (askanews) - Nel centro di Budapest all'alba è apparso un nuovo poster firmato dalla street artist Laika. "Another Hungary is Possible ("Un'altra Ungheria è possibile") il titolo: l'opera raffigura il premier ungherese Viktor Orbàn in versione queer, con gonna e tacchi, mentre sventola una bandiera arcobaleno, come se sfilasse al Pride.

Sulla fine della gonna si legge la scritta "Free Maja", in omaggio alla militante antifascista non-binary detenuta nel Paese. Un messaggio provocatorio lanciato dall'artista alla vigilia del Budapest Pride che il governo ungherese ha cercato di ostacolare.

Non è la prima volta che Laika prende di mira l'esecutivo di Orban: tra le sue opere più celebri, il poster che ritraeva l'eurodeputato Jozsef Szajer, suo fedelissimo, colto in fragrante all'interno di un'orgia omosessuale durante il confinamento da Covid, e Ila Resisti, a sostegno della militante antifascista Ilaria Salis, oggi eurodeputata. Le opere precedenti però erano state realizzate in Italia.

"La street art ha il potere di mostrare l'impossibile, l'utopico. Rappresentare Orban che marcia per i diritti civili è certo una provocazione, ma non atta a ridicolizzare. È più che altro un sogno: quello di un'Ungheria in cui il premier non demolisce lo Stato di diritto con leggi liberticide, non reprime le piazze, ma scende in strada accanto alla comunità LGBTQIA+. Un premier rispettoso dei diritti umani", ha dichiara Laika.

Secondo l'artista, "l'Ungheria sta attraversando una preoccupante deriva autoritaria, con una progressiva erosione delle garanzie democratiche". Laika ha denunciato la tolleranza, se non il sostegno, da parte del governo verso gruppi neofascisti come quello di HVIM (Sixty-Four Counties Youth Movement), a cui il premier ha concesso l'autorizzazione a sfilare nelle stesse vie del Pride.

A maggio, il Parlamento Europeo ha chiesto formalmente che il Budapest Pride si svolgesse senza ostacoli. "Tra i 20 Paesi firmatari della mozione non figura l'Italia, che invece - ha affermato l'artista - guarda con favore al 'modello ungherese'". "Essere qui oggi è un rischio, ma è anche necessario. È importante non solo per la comunità LGBTQIA+ ungherese, ma per quella di tutta l'Europa" ha concluso Laika.

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A Venezia un omaggio teatrale alla scienzata Lise Meitner

Roma, 10 lug. - Nell'ambito della conferenza internazionale FISMAT 2025 tenutasi l'8 luglio, promossa dal Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze Fisiche della Materia (CNISM) e ospitata al Campus San Giobbe dell'Università Ca' Foscari Venezia, è stato presentato il docu-drama "Lise Meitner e la fissione nucleare". L'evento si è inserito nel fitto programma scientifico della conferenza, che ha coinvolto oltre mille studiosi da tutto il mondo, sotto la direzione dei professori Ezio Puppin (Politecnico di Milano) e Stefano Bonetti (Università Ca' Foscari Venezia).

Lo spettacolo è stato ideato dal professor Giovanni Carlotti (Università di Perugia), con la collaborazione del fisico Alessio Stollo. La realizzazione artistica è firmata da Paola Tortora, direttrice dell'associazione culturale VintuleraTeatro, che ha curato scrittura, regia e interpretazione essendo interprete unica della pièce. Attraverso una narrazione teatrale arricchita da oltre 200 immagini d'archivio e da un ricercato impianto musicale sempre a cura della Tortora, lo spettacolo restituisce la complessità della figura di Lise Meitner, fisica teorica perseguitata come donna e come ebrea, il cui contributo fu decisivo nella comprensione della fissione nucleare.

Intervenendo a margine della prima rappresentazione, la stessa Tortora ha spiegato il senso profondo del progetto con queste parole: "Raccontare Lise Meitner oggi al pubblico della conferenza internazionale FISMAT 2025, a distanza di ottant'anni dalle prime bombe atomiche, significa non solo raccontare parte fondamentale della storia della fisica, ma rimettere al centro il valore della coerenza tra scienza, etica e umanità ed il valore anche delle donne che hanno lottato in questi ambiti. In un secolo segnato da guerre, discriminazioni e uso bellico del sapere, Meitner non ha mai ceduto al compromesso, scegliendo il rigore e la responsabilità. La sua voce, spesso messa da parte, merita attenzione: non solo come scienziata, ma anche come testimone di un modo diverso di intendere la conoscenza e la coscienza. Questo documentario teatrale vuole dare forma a quella memoria invisibile, fatta di lettere, intuizioni, silenzi e resistenze. È una riflessione sul rapporto tra potere e ricerca, e sull'urgenza, ancora attuale, di uno sguardo consapevole sul ruolo della scienza nella società e della donna nella scienza."

Dopo la prima a Gualdo Tadino per il giorno della memoria, e il debutto nazionale a Venezia, sono in programmazione nuove date in varie città italiane, tra cui Milano, Torino, Parma, Roma, Perugia, Terni e Napoli, anche in versione in lingua inglese, per portare questa narrazione al pubblico più ampio possibile.

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Blue Forum, Acampora: ora occorrono scelte coraggiose

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"L'eolico marino galleggiante - ha poi ribadito nel corso del convegno - è una straordinaria opportunità per la Sicilia che sarà protagonista, per numero di impianti, per il porto hub di Augusta e per l'indotto industriale coinvolto, di questa grande sfida tecnologica per la transizione energetica che libera il territorio da nuovi impianti e consente di conseguire gli obiettivi europei per la transizione ecologica. La Sicilia sta svolgendo il ruolo guida nella grande trasformazione energetica nazionale ed europea, ma occorre, subito, passare al prezzo zonale per attenuare l'insostenibile onere delle bollette per i siciliani ed offrire nuove leve per l'attrazione degli investimenti nella Regione".

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