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A Roma il Workshop su semaglutide e tirzepatide

di TMNews lunedì 30 giugno 2025
2' di lettura

Roma, 30 giu. (askanews) - Semaglutide e tirzepatide, rivoluzionaria frontiera per il trattamento di sovrappeso e obesità, si confermano come una innovativa generazione di farmaci dotati di enormi potenzialità in termini di prevenzione e cura di numerose patologie croniche per l'ampiezza dei loro effetti benefici sulla salute globale e su una longevità sana. Abbiamo parlato con Costanzo Moretti, Prof. di Endocrinologia, Università di Roma Tor Vergata:

"Entrano questi farmaci in un ventaglio enorme di patologie che sono provocate dalla infiammazione insilente. Questi farmaci correggono l'inflammaging e quindi si vede come in prospettiva possano entrare in un ruolo importante per una sana longevità".

Confortati e supportati dai robusti dati di trial clinici a disposizione della comunità scientifica mondiale, i maggiori esperti nazionali riconosciuti dell'area endocrino-cardio-metabolica si sono incontrati a Roma in occasione del Workshop "Semaglutide e tirzepatide: nuova frontiera terapeutica per sovrappeso e obesità, salute metabolica e antinfiammazione" organizzato con il contributo non condizionato di Eli Lilly e Novo Nordisk. È poi intervenuto Andrea Fabbri, Prof. Di Endocrinologia, Università di Roma Tor Vergata:

"L'obesità è una malattia cronica associata a uno stato infiammatorio silente legato fondamentalmente a una condizione di insulino-resistenza o ridotta insulino-sensibilità. Si innesca un circolo vizioso in cui alla fine la persona anche se mangia poco, perché la maggior parte riferisce di mangiare poco, accumula grasso. Quindi è un meccanismo che può essere risolto brillantemente attraverso le nuove terapie che abbiamo a disposizione".

In Italia i numeri sono in crescita, sovrappeso e obesità colpiscono bambini ed adolescenti. Il 28% dei giovani certifica un eccesso di peso con 8% di obesità, pari a 2,2 milioni di persone. Tra le maggiori cause sono da indagare stili di vita, aspetti culturali, sedentarietà, alimentazione non corretta ed anche fattori economici. Infine abbiamo parlato con. Marco Cappa, Prof. di Pediatria, Responsabile Unità di Ricerca Terapie Innovative in Endocrinologia Ospedale Bambino Gesù, IRCCS di Roma:

"C'è anche da considerare l'aspetto genetico, perché come lei ha detto il 20-25% sono in sovrappeso, l'8% sono francamente obesi. Noi dobbiamo fare molta attenzione all'8% di obesità che può dipendere da fattori genetici. Quindi è fondamentale l'importanza dello studio genetico e della parte genetica in queste forme qua".

Il convegno si è concluso all'insegna di un importante messaggio: semaglutide e tirzepatide stanno spostando l'orizzonte su terapie che potrebbero prevenire o bloccare/invertire la progressione di malattie in fase iniziale, con lo sviluppo di molecole sempre più potenti e più comode da assumere.

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