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Meloni: Mediterraneo tornato protagonista, opportunità per l'Italia

di TMNews martedì 1 luglio 2025
1' di lettura

Roma, 1 lug. (askanews) - "L'attenzione al mare e a tutto ciò che ruota attorno al mare, non solo in termini economici e produttivi ma anche culturali e sociali, rappresenta da sempre una priorità di questo governo e della nostra nazione. Riteniamo strategico valorizzare quel vantaggio straordinario che l'Italia ha che deriva dalla sua stessa natura e collocazione geografica. Siamo al centro del Mediterraneo, un mare tornato protagonista nelle dinamiche globali come via di comunicazione più breve tra l'Occidente e l'Oriente". Lo ha affermato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un messaggio ad Assoarmatori.

"Un bacino - ha ricordato - che occupa solo l'1% delle acque del mondo ma che è attraversato dal 20% del traffico marittimo mondiale. L'anello di congiunzione tra i due grandi spazi marittimi del Pianeta, l'Atlantico e l'Indo-Pacifico. Questo offre all'Italia, alle imprese, ai lavoratori, occasioni enormi di sviluppo, di crescita, di benessere. Penso alle grandi opportunità che possono derivare dallo sviluppo delle interconnessioni economiche, energetiche, digitali e sono diversi i progetti strategici a cui stiamo lavorando con grande determinazione e concretezza per dare corpo e sostanza a questa visione".

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Ice, Zoppas: incertezza dazi "è uno degli elementi più impattanti"

Roma, 16 lug. (askanews) - Nel punto stampa a margine della presentazione del Rapporto ICE 2024/25 e dell'Annuario 2025 ISTAT-ICE, dalla Sala Pirelli dell'Agenzia ICE, Matteo Zoppas, presidente dell'Agenzia ICE, si è soffermato sull'incertezza derivante dai dazi, affermando che rappresenta l'elemento più "impattante". "Siamo tutti in attesa" in merito alle trattative che ci sono in questo momento in atto tra Ue e Stati uniti, "speriamo si concludano presto poiché (l'incertezza, ndr) è uno degli elementi più impattanti". Infatti, ha sottolineato Zoppas, non è il dazio in sé e per sé a creare disagio, bensì il non sapere "se e quando ci sarà", ha concluso Zoppas.

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Europa Project Week, primo festival italiano sui progetti UE

Roma, 16 lug. (askanews) - È stato presentata ufficialmente a Roma, presso lo spazio Europa Experience - David Sassoli, la Europa Project Week - Festival Italiano dei Progetti Europei, in programma a Firenze dal 19 al 21 marzo 2026. L'evento si svolgerà nella storica e suggestiva cornice della Fortezza da Basso e rappresenta il primo appuntamento interamente dedicato all'impatto dei progetti europei e al racconto delle politiche UE in modo accessibile, concreto e partecipato. Promossa dal Centro Studi Italiano di Ricerca e Sviluppo Open PM , start up del no-profit, l'iniziativa nasce con l'obiettivo di rendere più comprensibili e accessibili le politiche europee, favorire la partecipazione attiva dei cittadini alla vita dell'Unione e avvicinare i giovani al mondo dell'europrogettazione e della cittadinanza europea. L'evento è ideato da Vito Cellamaro, esperto in europrogettazione e fondatore dell'European Register of EU Projects Designers & Managers, e mira a costruire uno spazio vivo e partecipato in cui amministrazioni, imprese, enti del terzo settore, università, professionisti e cittadini possano confrontarsi, creare rete e trasformare le idee in progetti concreti.

Il cuore del festival sarà la Galleria delle Regioni, dove tutte le regioni italiane e le città metropolitane sono chiamate a partecipare per raccontare e valorizzare i propri progetti verso un pubblico mirato di cittadini.

L'evento si svilupperà su 6.000 metri quadrati e coinvolgerà 100 espositori, 70 speaker e circa 6.000 partecipanti attesi, tra cui 2.500 studenti provenienti da tutta Italia. Saranno allestite quattro aree espositive tematiche: l'Area Comunicazione Istituzionale, pensata per rendere più comprensibili le azioni dell'Unione Europea sui territori, dal PNRR a Next Generation EU; l'Area Progetti Europei d'Eccellenza - Made in Italy, che ospiterà 25 stand dedicati a progetti ad alto impatto locale; le opportunità formative e professionali pensate dall'UE per i giovani saranno al centro dell'Area Education, Competenze e Occupazione, che vedrà la partecipazione di università, business school, academy, agenzie per il lavoro e imprese; infine, l'Area Networking, Innovazione & Community sarà il punto d'incontro per europrogettisti, agenzie e realtà che quotidianamente generano impatto attraverso i fondi europei.

Un altro elemento fondamentale saranno le tre Sale Incontri, che ospiteranno talk, speech, conferenze, forum e panel tematici con il contributo di rappresentanti del mondo politico, culturale ed economico, ma anche ospiti provenienti dal mondo dello sport, dello spettacolo e dell'innovazione digitale. L'evento sarà inoltre occasione per attivare percorsi di formazione tecnica e pratica sui principali programmi europei, grazie a workshop e incontri con esperti del settore.

Come sottolineato da Vito Cellamaro: "Europa Project Week è un contenitore vivo, aperto. Uno spazio da riempire insieme, con contenuti utili, idee nuove e iniziative che fanno la differenza. Siamo disponibili ad accogliere proposte da tutti gli stakeholder interessati. Viviamo un momento decisivo per il futuro dell'Europa, che rappresenta un punto di riferimento imprescindibile. E tuttavia, troppo spesso, continua ad essere percepita come distante, opaca, difficile da comprendere. È una distanza che non possiamo più permetterci. Adesso serve una nuova narrazione per valorizzare la fiducia dei cittadini, il senso di appartenenza, la partecipazione democratica". Durante la conferenza stampa di lancio è intervenuta anche Ilaria Garampi, Coordinatrice di Europa Experience di Roma, che ha sottolineato il valore dell'iniziativa: "Come Parlamento Europeo in Italia siamo felici di ospitare il lancio della Europa Project Week 2026, un'iniziativa che va nella direzione di rendere più vicina l'Unione Europea ai cittadini e, soprattutto, alle nuove generazioni". Con il suo approccio innovativo e trasversale, Europa Project Week si candida a diventare un appuntamento annuale di riferimento per la community dei progettisti europei e un'occasione concreta per contribuire alla costruzione di un'Europa più inclusiva, partecipata e consapevole.

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A Venice Immersive 2025, Hollywood testa il futuro dell'intrattenimento

Milano, 16 lug. (askanews) - Alla Mostra del Cinema di Venezia c'è uno spazio di visione interattiva. Dove si attraversano corpi, mondi, identità. È l'isola del Lazzaretto Vecchio. Un tempo ospedale per anime in quarantena. Oggi, cattedrale laica della realtà immersiva. Benvenuti a Venice Immersive 2025, in programma dal 27 agosto al 6 settembre, il festival dove il cinema smette di essere schermo e diventa esperienza.

Nove anni fa, la Biennale di Venezia è stata la prima istituzione al mondo a credere in questo linguaggio d'arte nascente, investendo nella creazione di uno spazio festivaliero dedicato a tutte le forme di realtà virtuale e immersiva: XR, VR, MR, Immersive. Oggi, quello spazio è un avamposto creativo e una piattaforma d'innovazione. Come il cinema alle origini, che portò meraviglia prima ancora di diventare industria, anche l'immersivo ha vissuto la sua stagione pionieristica, fatta di sperimentazione, visione e futuro. Ora, comincia a strutturarsi, attirando investimenti e interesse su scala globale.

A guidare questo cammino fin dalla prima edizione, i visionari curatori Liz Rosenthal e Michel Reilhac. "Quando parliamo di progetti come Asteroid o submerged, che sono due megaproduzioni hollywoodiane, si tratta un po' di esperienze di ricerca e sviluppo. Dal punto di vista della comunità immersiva è emozionante perché porta un livello di intrattenimento che molto seduttivo per il pubblico di massa e per i media", dice Reilhac

"La tecnologia si sta evolvendo e sta cambiando e sta attirando narratori che non erano molto interessati al gaming, che è invece la direzione verso cui stavano spingendo i costruttori di strumentazioni immersive. Noi abbiamo notato un trend che potremmo propriamente definire cinematografico", conferma Rosenthal.

Venice Immersive 2025 propone esperienze che esplorano memoria e sogno, azione e rituale, materia e fantasma. Con Asteroid, il regista hollywoodiano di blockbuster Doug Liman (The Bourne Identity) trasporta il pubblico in un thriller immersivo ambientato su un asteroide, dove un'intelligenza artificiale coinvolge lo spettatore in una conversazione capace di determinare il finale.

Alien Perspective di Jung Ah Suh evoca l'eredità visionaria di Carlo Rambaldi: un universo pittorico e architettonico riattivato come sogno vivente per una nuova generazione. In Black Cats & Chequered Flags, l'artista italiana Elisabetta Rotolo - leader nella produzione immersiva e fondatrice del MIAT (Multiverse Institute for Arts and Technology) - ci fa rivivere l'adrenalina di Alberto Ascari, due volte campione del mondo di Formula 1, in un'esperienza MR multiplayer che ci rende parte della sua squadra e del suo destino.

E poi Edward Berger, vincitore degli Oscar al miglior film internazionale per Niente di nuovo sul fronte occidentale (2023) e della migliore sceneggiatura per Conclave (2025), presenta Submerged, prodotto da Apple Vision Pro, che ha scelto proprio Venezia per il suo lancio. Un segnale forte: l'industria dell'intrattenimento guarda sempre più all'immersivo per testare linguaggi, tecnologie e reazioni del pubblico.

Dietro queste opere si cela un cambiamento profondo. Il cinema tradizionale attraversa una trasformazione, mentre l'industria si orienta verso esperienze più coinvolgenti e partecipative. Il pubblico non vuole più solo guardare una storia, vuole entrarci, viverla, esplorarla. Questo passaggio apre nuovi mercati, nuove economie, nuove prospettive. L'intrattenimento evolve: verso l'interattività, verso l'ibrido, verso il reale aumentato.

Venice Immersive è anche laboratorio e incubatore. Con il Biennale College Immersive, autori selezionati da tutto il mondo ricevono tutoraggio, supporto alla produzione e spazi dedicati alla sperimentazione.

Venice Immersive è il cuore pulsante della Mostra. Un battito silenzioso ma profondo, che riflette l'evoluzione del racconto visivo e sensoriale. E forse, un giorno, avrà un proprio calendario, una sede autonoma, un'identità distinta. Ma oggi, resta la testimonianza più autentica di come il cinema stia cambiando - non più solo qualcosa da osservare, ma un'esperienza da attraversare.

E se il potere del cinema non è mai stato solo nello sguardo, ma nella metamorfosi che genera, con il linguaggio immersivo da semplici spettatori siamo diventati protagonisti del racconto.

Servizio e interviste di Federica Polidoro

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Firmata intesa per sostenere lo sviluppo sostenibile in Africa

Roma, 16 lug. (askanews) - È stato presentato presso la sede di Acri a Roma un nuovo protocollo di intesa tra sette realtà di primo piano del panorama istituzionale, imprenditoriale e del terzo settore italiano. L'obiettivo è quello di sperimentare una nuova cooperazione internazionale a sostegno dello sviluppo sostenibile in Africa. I firmatari del protocollo sono: l'Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa (Acri); Cassa Depositi e Prestiti Spa (CDP); Confindustria Assafrica e Mediterraneo; l'Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (AOI); il Coordinamento Italiano delle Organizzazioni Non Governative Internazionali (CINI); il network di ONG italiane LINK 2007 Cooperazione in Rete e il Coordinamento Italiano delle Diaspore per la Cooperazione Internazionale (CIDCI).

Una collaborazione che mira a sperimentare un'iniziativa comune per lo sviluppo sostenibile delle comunità territoriali in Africa.

Giovanni Azzone, Presidente di ACRI, ha dichiarato: "Questo è un protocollo importante perché tocca il tema della cooperazione internazionale. Si tratta di una tematica centrale per le fondazioni che guardano in modo ampio il nostro territorio e cercano di cogliere le interazioni fra ciò che succede nel mondo e ciò che succede nelle nostre comunità. Il ruolo del sistema delle fondazioni, quindi di ACRI, è quello di essere un mediatore culturale che ha la capacità di far parlare fra loro e lavorare insieme il mondo del profit e il mondo del non profit. Speriamo di riuscire a dare un nostro contributo".

Una progettualità ispirata ai valori della co-progettazione, dell'inclusione e della sostenibilità, favorendo l'interazione tra soggetti pubblici, privati e della società civile.

Dario Scannapieco, Amministratore Delegato di Cassa Depositi e Prestiti, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "È un'iniziativa nuova perché mette insieme soggetti profit e non profit con provenienza e approcci diversi per sviluppare una progettualità ad alto impatto nel continente africano. Questo progetto va a complementare la nostra attività di prestito, di assistenza tecnica in Africa, dove nel nuovo piano strategico di Cassa Depositi e Prestiti, nell'ambito della cooperazione internazionale, prevediamo nel prossimo triennio di raddoppiare le risorse impiegate rispetto al triennio precedente, raggiungendo la cifra di 5 miliardi".

Un'alleanza storica verso una cooperazione internazionale sostenibile e condivisa.

"Il futuro della cooperazione prevede più attori, quindi questo accordo mette insieme il sistema delle casse di risparmio, con il sistema della società civile e Cassa Depositi e Prestiti. Questa è la strada su cui continuare" - afferma Luca De Fraia, Presidente CINI - "Ci aspettiamo in primo luogo uno scambio e un lavoro in comune che poi possa portare anche dei buoni progetti, ma la possibilità di lavorare insieme in questa fase e la possibilità di conoscerci meglio è la cosa più importante".

Coordinamento Italiano NGO Internazionali, per la prima volta soggetti diversi mettono in comune: risorse, competenze ed esperienze per perseguire un obiettivo comune, realizzare un nuovo e virtuoso modello capace di dare slancio a progetti di cooperazione internazionale ad alto potenziale per la sviluppo delle popolazioni africane.

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