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L'addio a Diogo Jota a Gondomar, commozione all'uscita delle bare

di TMNews sabato 5 luglio 2025
1' di lettura

Gondomar, 5 lug. (askanews) - Le bare del calciatore del Liverpool Diogo Jota, 28 anni, e di suo fratello Andre Silva, escono dalla chiesa di Gondomar in Portogallo dove sono state celebrate le esequie, 48 ore dopo il tragico incidente stradale in cui sono morti in Spagna. L'attaccante della squadra inglese e della nazionale portoghese aveva 28 anni, lascia tre figli e la moglie sposata meno di due settimane fa, e migliaia di tifosi commossi.

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Piantedosi: da Russia potenzialità ostile nel cyber e anche in Libia

Roma, 5 lug. (askanews) - "La Russia è un soggetto che ha già manifestato una potenzialità ostile, sia dal punto di vista delle capacità di penetrazione delle reti digitale e quindi anche della commissione di attacchi ostili sulla cyber: non ho la percentuale sottomano, ma credo che una gran parte dei fenomeni che sono stati rilevati negli ultimi tempi sono anche di provenienza di soggetti ostili riconducibili a quel paese. La Russia sicuramente ci può dare fastidio da questo punto di vista". Così il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi intervenendo al Forum in Masseria.

"La Russia da tempo - ha continuato - ha adottato una politica, almeno negli atteggiamenti preventivi, di una certa predisposizione e propensione anche a quella che è la commissione di veri e propri atti di guerra ibrida, che quindi si possano poggiare non solo su attacchi militari in senso stretto, ma anche proprio attraverso l'ingerenza che viene commessa sui social, sul web, attraverso la disinformazione, attraverso anche la capacità di penetrare i nostri sistemi informatici, di infrastrutture critiche. E' una atteggiamento generale che ha la Russia", ha aggiunto Piantedosi.

"Siamo molto impegnati sul versante del contrasto all'immigrazione irregolare, e comunque sul monitoraggio di quello che avviene in paesi del Nord Africa molto importanti, come la Libia: abbiamo registrato uno spostamento dei russi dalla Siria alla Libia in una presenza militare. Al momento non ci sono elementi per dire che abbia già messo in campo un'azione materialmente ostile, ma sicuramente prelude a qualche cosa che noi dovremo tenere sotto controllo in qualche modo. Si tratta comunque di voler avere una presenza in uno scenario che per noi è di vitale importanza" ha concluso il ministro dell'Interno.

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Trent'anni dopo, a Srebrenica mancano all'appello ancora mille morti

Srebrenica, 5 lug. (askanews) - Sadik Selimovic, sopravvissuto del massacro di Srebrenica, racconta il suo impegno all'Istituto bosniaco per i dispersi.

Era il luglio del 1995, trent'anni sono passati dalla strage nella città martire della Bosnia, al culmine della guerra nella ex Jugoslavia. Più di ottomila musulmani, tutti civili, tutti maschi, tutti sfollati, furono massacrati in pochi giorni dai serbo bosniaci di Radovan Karazdic; donne e bambini separati e allontanati, adolescenti e uomini adulti spariti nel nulla nonostante Srebrenica fosse stata decretata zona sicura sotto la protezione dei caschi blu dell'Onu, forze dell'Olanda che non intervennero.

Ci volle un po' perché la comunità internazionale potesse credere che davvero erano stati uccisi, a sangue freddo. Da trent'anni la terra restituisce i cadaveri delle fosse comuni, a Srebrenica c'è un memoriale con le tombe, i monumenti in marmo, le pietre tombali coi nomi e i villaggi da cui provenivano, ma un migliaio di persone mancano ancora all'appello.

Selimovic si muove fra i siti di due fosse comuni, Glogova 1 e Glogova 2.

"Negli ultimi tre anni abbiamo analizzato 62 località cercando di trovare nuove fosse comuni ma non abbiamo trovato neanche un corpo. I serbi della zona sanno tutto ma non parlano. Come possono vivere sapendo quello che sanno, e che c'è gente che cerca i propri cari? Ma dobbiamo dire che alcuni hanno parlato".

Quello che preoccupa Selimovic è il fiume Drina: è possibile, dice, che sia la fossa più grande di tutte, e non troveremo mai quelli buttati lì dentro.

Ricostruire le identità dei corpi di Srebrenica ha richiesto anni di lavoro dei medici legali. Dragona Vucetic è una ricercatrice antropologa:

"Fino ad oggi" dice "abbiamo identificato oltre 6.800 persone. Sappiamo che ci sono cinque siti di esecuzioni di massa fra Srebrenica, Zvornik e Bratunac. I corpi sono stati sepolti nelle vicinanze ma pochi mesi dopo le fosse sono state riaperte e i cadaveri già decomposti sono stati trasferiti anche a 100 chilometri di distanza".

Le forze serbo bosniache vedendo avvicinarsi la fine della guerra volevano cancellare le prove. Usarono macchine da scavo, bulldozer e camion. Durante i lavori di esumazione, solo il 10% dei corpi dei massacrati è stato ritrovato intero.

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Primo sabato di saldi e folla nei negozi

Roma, 5 lug. (askanews) - Primo giorno di saldi in tutta Italia a eccezione della provincia autonoma di Bolzano (dove partono il 16 luglio); le immagini si riferiscono all'affollatissimo centro commerciale Porta di Roma a nord della capitale, dove molti negozi già offrono sconti al 50%. Secondo le previsioni di Confcommercio, 16,1 milioni di famiglie parteciperanno agli acquisti scontati in Italia. Ciascuna famiglia spenderà in media 203 , ovvero 92 pro capite, portando a un valore complessivo stimato di 3,3 miliardi di euro. Considerando vendite anticipate e pre saldi il giro d'affari potrebbe salire ancora.

Ulteriore boost verrà dai turisti stranieri. Secondo Federmoda, la spesa complessiva dei soli prodotti del settore nel corso dei saldi estivi raggiungerà i 5,6 miliardi di euro di cui 2,3 appunto relativi agli acquisti dei turisti: se ne attendono 19 milioni questa estate in Italia.

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Il sud est della Turchia devastato dagli incendi

Hatay, 5 lug. (askanews) - Gli incendi boschivi continuano a propagarsi per il sesto giorno consecutivo nella città di Hatay, nel sud-est della Turchia. Negli ultimi dieci giorni si sono verificati 65 incendi forestali in 12 province turche.

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