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Ucraina, attacchi russi con droni a Sumy e Odessa

di TMNews martedì 22 luglio 2025
1' di lettura

Milano, 22 lug. (askanews) - I vigili del fuoco ucraini hanno spento le fiamme a Odessa dopo che droni russi hanno incendiato alcune auto e danneggiato un negozio e un grattacielo. Nel frattempo, bombe teleguidate hanno colpito la città di Sumy, ferendo tre persone, tra cui un bambino.

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"La transizione possibile", il viaggio lungo l'Italia del GSE

Roma, 22 lug. (askanews) - Un'Italia che sperimenta, che innova, che si trasforma. È l'Italia raccontata dal documentario "La transizione possibile", presentato all'Auditorium del GSE alla presenza del Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin e del Presidente del GSE Paolo Arrigoni. Un'occasione per mostrare il volto concreto della transizione energetica nei territori, e per raccontare i numeri di un anno in cui il Gestore dei Servizi Energetici ha rafforzato il proprio ruolo di motore della decarbonizzazione italiana. Abbiamo parlato con Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica:

"La domanda è l'energia che è sempre crescente, l'Italia non è già oggi in grado di produrre tutta l'energia che consuma, e quindi una sfida che stiamo portando avanti come governo, come paese, e naturalmente il GSE è il braccio operativo del governo per creare tutte le condizioni, a partire dalla consapevolezza da parte dei cittadini, per produrre energie e produrre energia pulita".

Firmato dal giornalista e divulgatore scientifico Luca Pagliari, il documentario è un viaggio tra persone, tecnologie e luoghi simbolo di un cambiamento già in atto, lungo tutta la penisola. Il documentario restituisce una narrazione fatta di volti, esperienze, scelte imprenditoriali e coraggio istituzionale. È poi intervenuto Paolo Arrigoni, Presidente del GSE:

"Divulgare tecnologie, innovazioni, luoghi simbolo di un cambiamento che è già in atto, i motivi del documentario sono quello di trasmettere il messaggio che la transizione è complessa, ma che è in atto, che non è distante da ciascuno di noi, che prosegue ed evolve di giorno in giorno. Vogliamo anche dare un contributo al dibattito pubblico. Sappiamo che la transizione energetica spesso è anche motivo di scontro ideologico. Ecco, con questo documentario abbiamo l'ambizione di superare, diffidenza, in un nostro paese molto alto la sindrome di NIMBY e di NIMPTO e anche per recuperare la fiducia verso l'istituzione e verso il cambiamento. Insomma, il messaggio finale è quello di trasmettere il concetto che la transizione energetica è ben oltre che un percorso tecnico, ma di fatto una trasformazione culturale, economica e sociale che deve coinvolgere tutti".

Durante l'evento il Presidente del GSE Paolo Arrigoni ha raccontato i dati del Bilancio 2024, che confermano la crescita del sistema e il rafforzamento del ruolo dell'ente come promotore e facilitatore della transizione, rendendola accessibile e attrattiva per Cittadini, Imprese, Operatori e per le Pubbliche Amministrazioni con 14,6 miliardi di euro di incentivi riconosciuti a sostegno, principalmente, delle fonti rinnovabili.

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Gaza, la corsa per accaparrarsi i sacchi di aiuti in arrivo al Nord

Beit Lahia, 22 lug. (askanews) - Immagini di palestinesi che corrono a prendere sacchi di farina, avventandosi su un camion di aiuti dell'Onu che arriva nella zona di Zikim, a Ovest di Beit Lahia, nel Nord della Striscia di Gaza. La corsa e la calca per riuscire a portarsi via qualcosa.

Il direttore dell'ospedale di Al-Shifa, il più grande di Gaza, Mohammed Abu Salmiya, ha detto che 21 bambini sono morti in tutto il territorio palestinese negli ultimi tre giorni "a causa della malnutrizione e della fame".

L'agenzia palestinese WAFA ha riferito che i funzionari sanitari locali continuano a lanciare l'allarme sui casi di fame e grave malnutrizione, mettendo in guardia per un imminente "terrificante aumento delle vittime".

Inoltre, l'Ufficio dell'Alto Commissario Onu per i Diritti Umani ha accusato l'esercito israeliano di aver ucciso dalla fine dello scorso maggio oltre 1.000 persone che cercavano di ricevere aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.

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Il New York Post: Trump ritira di nuovo gli Usa dall'Unesco

Roma, 22 lug. (askanews) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di ritirare nuovamente gli Stati Uniti dall'Unesco, accusando l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura di posizioni "anti-americane", "anti-israeliane" e di promuovere un'agenda "woke".

La decisione arriva dopo una revisione di 90 giorni ordinata lo scorso febbraio e incentrata sull'analisi di eventuali tendenze antisemite o anti-Israele all'interno dell'organizzazione.

"Il presidente Trump ha deciso di ritirare gli Stati Uniti dall'Unesco, che sostiene cause culturali e sociali divisive e lontane dal buonsenso che gli americani hanno scelto a novembre", ha dichiarato la viceportavoce della Casa Bianca, Anna Kelly, come riportato dal New York Post, aggiungendo che il presidente "metterà sempre l'America al primo posto e garantirà che l'adesione del nostro Paese a tutte le organizzazioni internazionali sia in linea con i nostri interessi nazionali".

Trump aveva già ordinato l'uscita degli Stati Uniti dall'Unesco nel 2017, citando anche allora il pregiudizio anti-israeliano, a suo giudizio, dell'organizzazione. Ma il presidente Joe Biden vi aveva fatto rientrare gli Stati Uniti nel 2023, sostenendo che una presenza americana era necessaria per contrastare la crescente influenza della Cina sull'organizzazione.

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Filomena Gallo (Ass. Luca Coscioni): la politica ascolti Laura Santi

Milano, 22 lug. (askanews) - "Laura amava la vita, si è battuta contro la sua malattia e per il rispetto della sua libertà di scelta. Dopo tre anni ha ottenuto di poter essere aiutata a morire. Chiede che la sua lotta continui, affinché sia un diritto per tutti. Spero che la politica vorrà ascoltarla". Così Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell'Associazione Luca Coscioni e avvocata di Laura Santi, che attraverso una lunga battaglia nei tribunali condotta al suo fianco ha reso possibile il diritto al suicidio assitstito per Laura dopo due anni e 8 mesi dalla prima richiesta alla sua ASL, dopo molti ricorsi in tribunale e azioni in sede penale e dopo essere intervenuta anche dinanzi alla Corte costituzionale. Laura Santi, 50enne, è morta a casa sua, a Perugia il 21 luglio, a seguito della auto-somministrazione di un farmaco letale. Affetta da una forma progressiva e avanzata di sclerosi multipla, la giornalista aveva avuto il via libera dalla sua ASL di riferimento il mese scorso dopo due anni e mezzo dalla sua richiesta per l'accesso al suicidio assistito e un lungo percorso giudiziario.

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