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Biennale Danza, l'installazione 3D "On the Other Earth" di McGregor

di TMNews venerdì 25 luglio 2025
2' di lettura

Venezia, 25 lug. (askanews) - Uno spazio altro, che ci porta in una dimensione diversa dell'idea di danza, ma probabilmente dell'idea stessa di cosa possa essere il "reale". L'installazione "On the Other Earth", realizzata dal coreografo e direttore della Biennale Danza di Venezia Wayne McGregor insieme all'artista Jeffrey Shaw, uno dei pionieri della new media art, è un dispositivo estremamente affascinante, che unisce la tecnologia ai corpi, la riflessione sul senso del tempo a un'emozione estetica estremamente vivida. "Riuscire a unire i contenuti e la costruzione delle immagini in un processo che coinvolge i corpi delle persone così direttamente è una cosa magica - ha detto McGregor -. Una delle qualità straordinarie degli strumenti realizzati da Jeffrey è il fatto che ti danno accesso all'immaginazione interiore".

L'opera è effettivamente una grande riflessione sull'idea di arte processuale, sul modo in cui, pur essendone completamente immersi, possiamo solo trovare risposte provvisorie, in costante mutamento. Ed è pure una sorta di coreografia del tempo, tra suggestioni fantascientifiche, danzatori virtuali, futuri fantasmatici, storia dell'ipercapitalismo e difesa, tramite i corpi, del senso di umanità. Jeffrey Shaw ha parlato del suo desiderio di creare una "macchina universale", in questo caso identificata con la macchina da presa cinematografica, capace di creare nei film mondi sempre diversi. "Questo - ha aggiunto l'artista - diventa uno spazio di rappresentazione che si apre a tutte le forme di esperienza culturale".

Quello che si vive dentro l'installazione di McGregor in Biennale Danza è anche un'occasione per riflettere sui livelli di realtà e sul modo in cui le costruzioni culturali, per quanto ovviamente artefatte, sanno assumere per noi un valore di verità profonda. (Leonardo Merlini)

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Un nuovo allestimento con oltre 500 opere, tra dipinti e disegni, abiti e maschere, amuleti ed ex voto, attrezzi agricoli e veicoli di trasporto, strumenti musicali, giocattoli, fotografie, stampe e filmati, che mettono in luce le connessioni profonde tra fiabe, arti e tradizioni popolari, la storia reale che esse riflettono. Il progetto prende ispirazione, infatti, dalla struttura simbolica delle fiabe secondo Italo Calvino, che affermava che "le fiabe sono vere" perché mettono in connessione il mitico e il quotidiano, l'individuale e il collettivo, il naturale e il culturale, il selvatico e il domestico, e ci aiutano a comprendere il mondo che ci circonda.

La mostra è curata dal direttore del MUCIV Andrea Viliani e dal direttore generale dei Musei del Ministero della Cultura Massimo Osanna, che ha spiegato: "Le fiabe sono dei racconti che parlano di noi stessi, parlano della nostra vita, parlano di vicende emblematiche che contengono valori trans-temporali e quindi possono parlare ancora oggi, con un linguaggio accessibile a tutti".

Il progetto è stato sviluppato con un sistema di strumenti per l'accessibilità fisica, sensoriale, cognitiva, relazionale. Tutti gli strumenti della mostra sono disponibili anche in Lingua dei Segni Italiana ed è stato creato anche un percorso tattile con oggetti originali. "Una mostra all'insegna dell'accessibilità, che vuol dire parlare a tutti, abbattere barriere cognitive, sensoriali, quindi non solo LIS, Braille ma veramente linguaggi che possano parlare ai bambini, che possano parlare agli adulti, agli adulti che abbiano una formazione umanistica, a chi non ce l'ha, a chi viene da altre culture. Una mostra aperta a tutti".

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Difesa, accordo tra L3Harris ed ELT Group per centro multisensore

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Grazie a questa collaborazione per la prima volta una struttura di test e calibrazione ISR (Intelligence, Surveillance and Reconnaissance) di questo tipo sarà disponibile al di fuori degli Stati Uniti. La nuova struttura supporterà le piattaforme G550 multimissione, multisensore e electronic attack così come altre piattaforme aeree, di superficie e marittime.

Secondo i vertici di L3Harris le partnership industriali offrono vantaggi a lungo termine che supportano le aziende italiane, massimizzando la prontezza operativa delle unità militari e questo nuovo centro di test multisensore rafforza ulteriormente l'infrastruttura della Difesa italiana. Dal canto suo ELT Group per questo programma ha messo a disposizione oltre 70 anni di esperienza a sostegno degli alleati in materia di ISR, supporto operativo multimissione e attacco elettronico. Per il gruppo la collaborazione "segna il primo passo nello sviluppo di capacità di nuova generazione nell'ambito delle simulazioni operative in Italia".

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