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Albanese: "Genocidio Gaza non solo ideologia, ma profitto di troppi"

di TMNews martedì 29 luglio 2025
2' di lettura

Roma, 29 lug. (askanews) -"Finalmente ho capito perché questo genocidio, così come l'occupazione che l'ha generato e l'ha sostenuto, non si sia ancora fermato e sia rimasto impunito. Perché oltre all'ideologia, che ha sostenuto l'impunità di Israele per oltre 60 anni, per 57 anni, in quel po' che rimane della Palestina storica, non è soltanto ideologia è anche profitto di troppi e di troppe aziende": così la relatrice speciale Onu sui Territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, in occasione della presentazione del suo recente rapporto "Da un'economia di occupazione a un'economia di genocidio" durante la conferenza stampa alla Camera dei deputati su iniziativa dell'intergruppo parlamentare per la Pace tra Palestina e Israele, coordinato dalla deputata M5S Stefania Ascari.

"Parte del rapporto che io ho scritto si basa su sei mesi di inchiesta in cui ho messo insieme una banca dati di circa mille entità, e non sono soltanto aziende, sono aziende che producono armamenti, beni e servizi, aziende di trasporto, aziende di turismo, sono anche università, enti finanziari, banche, fondi pensione, organizzazioni non governative, associazioni caritatevoli a scopi religiosi e non. Quindi sono finiti nel calderone tutti gli enti non pubblici, ma ci sono aziende come l'Eni o il Fondo Pensione Nord-Egese, enti a partecipazione statale. Israele ha utilizzato il settore privato per sfollare i palestinesi con le armi e le armi sono la prima forma di utilizzo di beni prodotti da aziende israeliane e internazionali, tra cui Leonardo, che sono state utilizzate proprio per creare un vuoto, un vuoto che poi è stato accompagnato dal vuoto fisico, fatto dall'utilizzo di imprese di macchine e macchinari da costruzione e chiaramente da distruzione, che hanno abbattuto case e estirpato ulivi e tutto quello che era necessario alla sopravvivenza dei palestinesi, in quasi il 60% della Cisgiordania".

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Il trailer Francesco De Gregori. Nevergreen. Fuori concorso a Venezia

Milano, 5 ago. (askanews) - "Francesco De Gregori. Nevergreen" di Stefano Pistolini, prodotto da OUR FILMS, società del gruppo Mediawan, Friends TV, Darallouche e Caravan, verrà presentato in anteprima alla 82. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Fuori Concorso - Speciale Cinema & Musica. Il film arriverà poi al cinema come evento speciale per Nexo Studios dall'11 al 17 settembre.

Le prevendite e l'elenco delle sale saranno disponibili da venerdì 8 agosto sul sito nexostudios.it.

Nel suo fare musica, dieci mesi orsono Francesco De Gregori ha scelto un punto di partenza insolito: ha deciso di suonare per un mese, tutte le sere, in un piccolo teatro di Milano, l'Out Off, presentando le canzoni meno conosciute del proprio repertorio - o addirittura le "perfette sconosciute", le nevergreen, mai insignite del titolo di "evergreen" - ogni volta con una scaletta diversa, condividendone alcune con degli ospiti a sorpresa.

Poi, a questo progetto che ha già i crismi dell'happening, ha pensato di aggiungere un livello in più: farne un film. Non l'ennesimo biopic celebrativo, non un rituale film-concerto, piuttosto un film immerso dentro la sua musica, capace di muoversi tra quelle canzoni, nella penombra del teatro, nelle emozioni delle serate e degli incontri estemporanei.

Ha condiviso il progetto con Stefano Pistolini, col quale aveva già lavorato per immagini negli anni precedenti ("Finestre Rotte" nel 2013 e nel 2022 "Falegnami & Filosofi" con Antonello Venditti) e insieme si sono inoltrati in un film che individua il proprio racconto nel tempo ciclico della residenza lunga venti concerti, e soprattutto nei suoni e nelle voci di Francesco e di chi ha diviso il palco con lui, senza concessioni alle dichiarazioni di circostanza.

Il risultato è "Nevergreen" un'opera che ha l'ambizione di sperimentare un nuovo modo di coniugare musica e immagini, mescolandole fino al punto di farne una vera e propria storia. Con la partecipazione di Malika Ayane, Elisa, Jovanotti, Ligabue e Zucchero.

Prodotto da Lorenzo Mieli, Mario Gianani, Gabriele Immirzi e Ferdinando Salzano, "Francesco De Gregori. Nevergreen" è distribuito al cinema da Nexo Studios, in collaborazione con i media partner Radio DEEJAY, Radio Capital e MYmovies.

Francesco De Gregori festeggia il 50° anniversario dall'uscita di "Rimmel" con un tour che toccherà tutta Italia a partire dal 23 agosto. "Rimmel" verrà riproposto live integralmente in ogni data, unitamente ad altri brani di Francesco De Gregori che cambieranno in ogni tappa, rendendo ogni appuntamento unico.

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La corsa di Nabil per il cibo piovuto su Gaza

Milano, 5 ago. (askanews) - Palestinesi tengono in mano scatole di cibo e trasportano i feriti dopo che un aereo ha lanciato pacchi di aiuti umanitari sulla città di Gaza. "Sono scattato quando ho visto l'aereo, a causa della mancanza di cibo. Sono corso a prendere del cibo per i miei figli. Ho bambini feriti, sdraiati sulla schiena, e non ho farina, né cibo, né acqua. La situazione è tragica. Questo cibo che sono riuscito a procurarmi sfamerà i bambini, senza pane. La vita è molto dura nella Striscia di Gaza", dice Nabil Kadas, uno sfollato che è corso a prendere del cibo per i suoi figli feriti.

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Netanyahu: Israele deve completare la sconfitta di Hamas e liberare ostaggi

Tel Aviv, 5 ago. (askanews) - Parole dure e senza mezzi termini. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu chiarisce le sue intenzioni su Gaza il giorno dopo che i media israeliani hanno riferito che il governo di Tel Aviv vorrebbe che l'esercito occupasse l'intero territorio della Striscia.

"È necessario completare la sconfitta del nemico a Gaza, liberare tutti i nostri ostaggi e garantire che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele", ha detto Netanyahu.

La decisione - che sembra la preferita da Netanyahu - di occupare totalmente il territorio di Gaza sta però creando grossi problemi, e grande scontento nell'opinione pubblica ma anche tra i militari. Il gabinetto di sicurezza non ha ancora dato l'assenso, anche se ci sarebbe il via libera del grande alleato di Netanyahu, il presidente americano Donald Trump.

I vertici militari registrano la stanchezza delle truppe e la carenza di riservisti, e preferirebbero di gran lunga una soluzione negoziata o, se questa non fosse possibile, un assedio statico delle zone in cui Hamas mantiene un certo livello di attività, il che permetterebbe di ridurre il numero di effettivi al fronte.

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Gaza, Onu: "Non ci sono vere alternative alle consegne di aiuti via terra"

Deir-al-Balah (Striscia di Gaza), 5 ago. (askanews) - Nella Striscia di Gaza non ci sono alternative efficaci alla consegna di aiuti umanitari via terra. A spiegarlo è Olga Cherevko, portavoce dell'agenzia umanitaria delle Nazioni Unite (Ocha) a Deir el-Balah, dopo il lancio di circa 120 pallet di generi alimentari dal cielo, effettuato da aerei di Germania, Belgio, Canada, Egitto, Giordania ed Emirati Arabi Uniti, con il permesso di Israele. Non soltanto, ha spiegato Cherevko, i lanci possono ferire le persone e provocare danni, ma sono molto più costosi e meno efficaci perché arrivano in luoghi del tutto casuali, a volte inaccessibili e comunque molto spesso lontani dalle persone più bisognose, mentre quelli via terra vengono distribuiti attraverso meccanismi organizzati da Onu, ong e la comunità in modo da raggiungere prima e meglio proprio chi ha più bisogno.

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