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Musicista italiano denuncia plagio in "La La Land"

di TMNews martedì 29 luglio 2025
2' di lettura

Roma, 29 lug. (askanews) - É come "Davide contro Golia" dice Costantino Ladisa, musicista e compositore barese, parlando del contenzioso legale che ha aperto per plagio con un gigante come Justin Hurwitz che ha curato la colonna sonora di "La La Land", film di Damien Chazelle vincitore di sei Oscar.

Sotto accusa "Mia and Sebastian's Theme" di Hurwitz che, sostiene il musicista, richiama il suo brano "Il Parigino", composto nel 2009 per il docufilm "U megghie paise - I quattro mesi in cui la città impazzì" di Vanni Bramati, di cui nel 2013 è uscito anche il dvd con cd allegato.

Racconta Costantino Ladisa ad askanews: "La causa l'ho fatta a Justin Hurwitz, che è il compositore delle musiche di 'La La Land' e ovviamente di conseguenza anche alla Warner perché detiene i diritti". "Io sicuramente non cerco visibilità, questo mi piace sottolinearlo, è una causa che io faccio, ho iniziato a fare già qualche anno fa, solo per difendere un po' i miei diritti e i diritti di tutti i compositori, anche quelli giovani che si possono ritrovare nella mia situazione".

La notizia è uscita ora, in occasione di una serata per i sedici anni dall'ultima promozione in serie A del Bari in cui è stato proiettato il film. Il musicista ha ricordato come il regista lo abbia chiamato dopo aver visto "La La Land" nel 2016, dicendogli di correre al cinema per ascoltare il tema musicale. "Io vado al cinema il giorno dopo, ascolto e rimango anche io molto colpito da questa cosa; lo faccio ascoltare a un mio amico che è un avvocato che si occupa di diritto d'autore e lui dice, guarda assolutamente sì, dobbiamo capire bene, lo facciamo ascoltare anche a un maestro di musica che fa un'analisi proprio dei brani e vediamo che c'è assolutamente una copia identica del mio brano. Quindi iniziamo questa battaglia legale" racconta Ladisa.

"La giustizia in Italia diciamo che va un po' a riletto, è anche per questo che io mi sono deciso a fa venire fuori questa cosa - afferma - adesso nel 2027 ci sarà la nuova udienza e io spero che si riesca un po' a smuovere le acque e a capire se si riescono a accorciare i tempi".

Ladisa chiede una perizia tecnica fra le due parti. La sua è stata fatta da Marcello Massa, maestro in composizione e arrangiamento, che ha confermato l'identità melodica e armonica. Per un plagio servono 8 battute uguali spiega. "Ci sono ben più di otto battute e quindi noi ci siamo voluti affidare tecnicamente a un compositore maestro di arrangiamento e di armonia per andare sul sicuro. Lui ha prodotto sedici pagine di perizia e la parte opposta ne ha prodotte solo due perché loro sostengono che non c'è plagio; in realtà a noi sembrano così simili ... . Certo, è un po' Davide contro Golia" dice. "Però non mi sembra nemmeno giusto non provare comunque a combattere... anche perché lui ha vinto un premio Oscar con quella colonna sonora" conclude.

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