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Forte sisma a largo delle Kamchatka, allerte tsunami nel Pacifico

di TMNews mercoledì 30 luglio 2025
1' di lettura

Roma, 30 lug. (askanews) - Forte sisma di magnitudo 8.8 sulla scala Richter al largo della penisola di Kamchatka, nell'estremo oriente della Russia. Si è trattato del terremoto più forte nella regione dal 1952, con possibili scosse di assestamento fino a una magnitudo di 7.5, ha dichiarato il servizio regionale di monitoraggio sismico.

Diverse persone sono rimaste ferite nella penisola; nelle immagini i soccorritori ispezionano i danni a un asilo.

Allerte tsunami sono scattate in tutto il Pacifico. In corso evacuazioni in Giappone, alle Hawaii e in alcune zone della costa occidentale degli Stati Uniti. Onde alte fino a 3-4 metri sono state segnalate a Kamchatka, mentre onde di 30 centimetri hanno colpito una città della regione dell'Hokkaido, nel Nord del Giappone.

Il governatore delle Hawaii, Josh Green, ha chiesto alla popolazione di seguire le ordinanze di evacuazione e di cercare mantenere la calma, mentre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha consigliato agli americani di restare vigili per gli allarmi tsunami.

Allarmi tsunami di vario livello sono stati emessi anche in alcune zone della Cina, delle Filippine, dell'Indonesia, di Guam, del Perù e delle isole Galapagos al largo dell'Ecuador.

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Il video di Oppelli: "Costretta a morire in Svizzera, fate una legge"

Roma, 31 lug. (askanews) - Martina Oppelli, 50enne triestina, affetta da sclerosi multipla da oltre 20 anni, è morta questa mattina (31 luglio) in Svizzera, dove ha avuto accesso al suicidio medicalmente assistito. È stata accompagnata da Claudio Stellari e Matteo D'Angelo, iscritti a Soccorso Civile, l'associazione che fornisce assistenza alle persone che hanno deciso di porre fine alle proprie sofferenze all'estero, e di cui è rappresentante legale Marco Cappato. Insieme a loro, hanno fornito aiuto logistico ed economico altre 31 persone, i cui nomi saranno resi pubblici.

Queste le ultime parole strazianti, ma dette col sorriso, di Martina Oppelli, affidate all'Associazione Luca Coscioni in un video registrato in Svizzera.

"Sono in Svizzera, sì, forse una fuga direte voi... no, no no, è un ultimo viaggio. Ormai due anni fa mi appellai alla sentenza Cappato per poter accedere al cosiddetto suicidio assistito presso l'azienda sanitaria della mia Regione. Per ben tre volte mi è stato negato, benché ne avessi il diritto. Sono qui e voglio restare qui e morire dignitosamente in svizzera. Ma perché dobbiamo andare all'estero, anche pagare, affrontare dei viaggi assurdi. Io oggi ho fatto un viaggio assurdo, dopo che non uscivo da casa da oltre un mese e non lasciavo la mia città da oltre 11 anni. È stato veramente uno sforzo titanico, ma l'ho fatto per avere una fine dignitosa alla mia sofferenza. Per piacere, non voglio che questo iter si ripeta per altre persone".

"Anche noi abbiamo fatto di tutto per vivere, credetemi - ha detto ancora - Sono 30 anni che mi arrampico sugli specchi pur di conservare questo sorriso che si sta lentamente spegnendo, rispettate ognuno di noi. Simone Weil, grande filosofa francese, scriveva 'ognuno ha il proprio Olocausto privato'. Il fine vita tocca a tutti prima o poi, può accadere a 120 anni, può accadere a 50, può accadere prima, ogni scelta va rispettata".

Poi l'appello finale: "Fate una legge che abbia un senso, una legge che tenga conto di ogni dolore possibile. In questi ultimi due anni il mio corpo si è disgregato, io non ho più forza, ma non ho più forza nemmeno di respirare delle volte, perfino i comandi vocali non mi capiscono più. Per piacere fate una legge che abbia un senso e che non discrimini nessuna situazione plausibile. Scusate il disturbo".

Lo scorso 4 giugno, Oppelli aveva ricevuto il terzo diniego da parte della azienda sanitaria ASUGI in merito alla verifica delle condizioni per accedere al suicidio medicalmente assistito: secondo l'azienda sanitaria non era sottoposta ad alcun trattamento di sostegno vitale, nonostante la completa dipendenza dall'assistenza continuativa dei caregivers e da presidi medici (farmaci, catetere e macchina della tosse).

Per questo motivo lo scorso 19 giugno - assistita dal team legale coordinato da Filomena Gallo, avvocata e Segretaria nazionale dell'Associazione Luca Coscioni - Oppelli ha presentato un'opposizione al diniego, accompagnata da una diffida e messa in mora nei confronti dell'azienda sanitaria. A seguito della diffida, è stata avviata una nuova procedura di valutazione da parte della commissione medica, ma Martina Oppelli ha deciso di andare in Svizzera per accedere all'aiuto alla morte volontaria perché era impossibile per lei attendere altro tempo per una risposta: le sofferenze non erano in alcun modo tollerabili.

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Ginevra Panzeri al Giffoni, la giovanissima promessa dell'automobilismo

Giffoni, 31 lug. (askanews) - Sedici anni appena, Ginevra Panzeri è la promessa dell'automobilismo italiano che sta lasciando il segno nel mondo delle monoposto. In febbraio 2025 ha partecipato al campionato F4 Winter Series, piste di prim'ordine e molto tecniche in Spagna; a Motorland Aragòn ha chiuso al 19° posto sotto la pioggia su 36 partenti, a Barcellona ha conquistato il suo primo Female Trophy, confermandosi come una delle giovani più in vista di una nuova generazione di donne che entrano in contesti tradizionalmente maschili, come il motorsport.

"Sono Ginevra, ho sedici anni, sono un pilota di Formula E4 e kart 125 monomarcia, ho cominciato da poco, da un anno circa con il team AKM, ho scelto la Formula4": Ginevra lo racconta dal Giffoni Film Festival: corre nella blasonata scuderia AKM Motorsport, realtà di riferimento guidata da Marco Antonelli, padre del pilota F1 Andrea Kimi Antonelli. Ha preso parte al primo appuntamento stagionale dell'E4 Championship al circuito Paul Ricard sarà nuovamente in pista con AKM Motorsport nelle gare del Mugello e Monza.

Ha accettato di esordire nelle competizioni in monoposto, nonostante la scarsa esperienza a livello kartistico professionale, categoria dove tutti i piloti iniziano giovanissimi. "Il simulatore aiuta tantissimo perché io non avendo esperienza nei kart con il simulatore a casa imparo tantissimo; si possono fare sempre nuove cose e arrivare in alto", spiega.

Al Giffoni, Ginevra è andata a presentare l'anteprima europea di "Grand Prix", film che uscirà in Italia l'11 settembre. Racconta la storia di una giovane donna che sogna di diventare pilota professionista e lotta per emergere. Praticamente la sua storia, esempio di quella determinazione femminile che il film vuole celebrare. Perché come dice lei, "Sento la responsabilità di rappresentare non solo me stessa, ma anche tutte le ragazze che vogliono avvicinarsi al motorsport. Ogni curva, ogni gara è un passo verso quel futuro che immagino da sempre, e sono pronta a lottare per conquistarlo".

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