Bologna, 1 ago. (askanews) - In occasione del quarantacinquesimo anniversario della strage alla Stazione di Bologna, l'Accademia di Belle Arti di Bologna propone ABABO HUMAN per 2 AGOSTO 1980, un grande progetto espositivo, realizzato in collaborazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, l'Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage della Stazione di Bologna del 2 Agosto 1980, il Comitato di Solidarietà alle Vittime delle Stragi e il Comune di Bologna. Composto da quattro distinti interventi artistici, è allestito nel passaggio pedonale della stazione sotterranea Alta Velocità di Bologna Centrale, sopra i binari dal 16 al 19, fino al 7 agosto 2025 e accompagnato da testi di Mili Romano e Carlo Branzaglia.
In occasione della presentazione, ne ha parlato ad Askanews il direttore dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, Enrico Fornaroli: "Il progetto che stiamo visitando e un progetto che in realtà nasce nel 2014 grazie a un'idea di Poster for the city del corso di Design grafico, ma quest'anno ha integrato tutta una serie di altri interventi legati all'illustrazione, all'installazione, con altri corsi in collaborazione ovviamente con il gruppo Ferrovie dello Stato. L'idea sostanzialmente è quella di far confrontare giovani artisti, i nostri studenti dei corsi che hanno partecipato, a questa, non solo commemorazione, ma momento importante di memoria e di ricostruzione storica: perché ovviamente parliamo di giovani artisti che hanno conosciuto solo attraverso il racconto quello che avvenne il 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna. Questa opportunità per noi è stata fondamentale: attraverso le illustrazioni dei ritratti di alcune delle vittime della strage, attraverso dei poster che ricordano l'accaduto e il momento, quella giornata drammatica per la città di Bologna, e poi l'installazione che abbiamo realizzato ricostruendo in scala uno a uno dal punto di vista fotografico l'autobus che trasportò i feriti".
Presente alla visita guidata anche il vicepresidente dell'Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage della Stazione di Bologna del 2 Agosto 1980, Paolo Lambertini: "Siamo in stazione che per me è un luogo di ricordo, un luogo importante: la stazione di Bologna è il luogo che ha segnato la mia vita. E oggi c'è un'emozione per fortuna diversa, un'emozione di ricordo, un'emozione profonda dove si stringono ancora una volta in una coralità di azioni a sostegno della memoria varie persone. In questo caso sento di dover ringraziare l'Accademia di Belle Arti di Bologna, sento di dover ringraziare RFI e Grandi Stazioni il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane perché hanno dato vita a un'iniziativa per me straordinaria. Questa iniziativa è straordinaria per dimensioni e per emozioni che suscita: dimensioni, si vede, perché ho alle mie spalle l'autobus 37 di 11 metri che per me ha un aggancio emotivo molto importante; emozioni perché ci sono dei ritratti che riguardano le vittime del 2 agosto che sono tutti nomi noti. Io mi sento di ringraziare anche per il modo in cui l'hanno fatto, cioè coinvolgendo i giovani, quindi passando un testimone di memoria che per noi é importante, dando la parola ai giovani e credo che non ci sia modalità migliore".
L'Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage della Stazione di Bologna del 2 Agosto 1980 porta ogni anno nelle scuole il racconto dell'attentato perché ricordare è un impegno verso il futuro.
Non è la prima volta che l'Accademia di Bologna si impegna a commemorare l'attentato di matrice neofascista che il 2 agosto 1980 causò la morte di 85 persone e il ferimento d oltre 200. Dal 1997 al 2005, ABABO è stata promotrice del progetto di public art Accademia di stazione, a cura di Mili Romano e Roberto Daolio. Dal 2014, inoltre, alla strage di Bologna sono dedicati una serie di manifesti sviluppati per il Comune di Bologna dal corso triennale di Design grafico dell'Accademia, nell'ambito del progetto Poster for the City, ideato da Danilo Danisi. Il primo intervento nell'area pedonale sotterranea della Stazione di Bologna è composto dai 12 poster 70x100 cm scelti per rappresentare il drammatico evento della strage di Bologna dal 2014 al 2025, oltre alle proposte non selezionate di questa edizione.
Venti ritratti per la memoria: 2 agosto 1980 del triennio di Fumetto e illustrazione e biennio di Linguaggi del fumetto, a cura di Sara Colaone e Gianluca Costantini, è il secondo intervento. Quattro gruppi di cinque ritratti delle vittime della strage restituiscono dignità e voce e portano le storie fuori dall'anonimato dei numeri. Significa trasformare il ricordo in presenza viva nella nostra società. Ogni storia diventa un passo verso una cittadinanza più consapevole e la memoria diventi ogni giorno un atto di giustizia.
Un caro amico, del biennio di Fotografia a cura di Paola Binante e Tommaso Bonaventura, è il terzo intervento. Il 2 agosto 1980, l'autobus 37 divenne veicolo di soccorso, ma soprattutto simbolo dell'unione dei cittadini, che in quel tragico giorno hanno deciso di non stare ai margini. L'opera è una stampa fotografica in bianco e nero in scala 1:1, del bus originale che ritorna ogni 2 agosto in Piazza Medaglie D'oro. Ai piedi della stampa fotografica sono riportate le parole, tratte da un'intervista, dell'uomo che quel giorno ne prese il volante, Agide Melloni, colui che oggi ricorda il 37 come un caro amico". Si ringrazia TPER per aver messo a disposizione l'autobus matricola 4030 diventato per tutti Autobus37.
Voglio un paese, del triennio di Scenografia e del biennio di Scenografia del teatro dell'opera e spettacolo musicale a cura di Nicola Bruschi e Marco Cesare Consumi è il quarto intervento che si tiene sabato 2 agosto alle ore 16 e alle ore 18: quattro studentesse della Scuola di Scenografia interpreteranno una lettura sonorizzata da Marco Cesare Consumi, tratta dal testo Voglio un paese scritto nel 2013 da Andreas Flourakis, poeta e drammaturgo greco contemporaneo.